
Pagine: 196
Prezzo: 16 euro
Cosa succede quando buttiamo un sasso in uno specchio d’acqua? Lo vediamo
sprofondare e molti cerchi o piccole onde si allargano intorno alla sua scomparsa:
“Si vedono tutte. Sono lì, chiunque può accorgersene. Solo pochi si rendono conto
che il sasso provoca anche altri cambiamenti più determinanti. Dal momento in cui
sprofonda, sconvolge l’equilibrio che nessuno vede…” (pag. 171).
Nel terzo romanzo con protagonista l’investigatore privato Marco Tobia, Matteo Severgnini, originario di
Omegna sul lago d’Orta parte proprio da questo semplice gesto per dare spazio al mistero. Anche Tobia, come il suo autore, vive sul lago, addirittura sull’incantevole isola di San Giulio dalla quale, se potesse, non si allontanerebbe mai. Come mai vorrebbe separarsi dalla sua compagna Clara Fournier, giovane,
bella e colta, ma costretta a fare la escort. Stavolta è proprio Clara a trovarsi in pericolo: un assassino pericoloso sembra braccarla, uccidendo prima la collega Fabiola Presciani nel suo appartamento milanese e poi minacciandola.
Nel frattempo, Marco Tobia deve occuparsi di un nuovo caso: ha ricevuto da tale Elisa Mariani l’incarico di scoprire se il marito, Diego Sarti, la tradisce. Lo stesso Diego Sarti fa da tramite fra un
società inglese e l’azienda GIO.CA di Fabrizio e Rosita Casellani, produttrice di giocattoli che versa in cattive acque.
Sembrano eventi senza alcuna relazione tra loro, ma naturalmente non è così e toccherà a
Marco Tobia scoprire cosa li lega con l’aiuto dell’anziano amico Anselmo e
dall’ex collega poliziotto Antonio Scuderi,
Severgnini muove con abilità e maestria i suoi personaggi fra l’Isola di San Giulio,
Milano e Parigi, senza dimenticare le bellezze dei luoghi e le specialità
gastronomiche. Bella e intrigante la trama gialla, ricca di suspence e mistero. Come
bello e commovente risulta il rapporto fra Clara e Marco Tobia perseguitato dalla
sindrome di Tourette e dai ricordi della sua infanzia infelice.