Il successo del libro elettronico sta creando non poche difficoltà alle librerie fisiche anche negli Stati Uniti: dopo la bancarotta di Borders, i tempi sono diventati bui anche per Barnes & Noble, che nel periodo natalizio ha registrato un calo dell’11% nelle vendite. Secondo il Wall Street Journal la catena libreria ha visto la chiusura di una media di 15 librerie all’anno, anche se fino al 2009 è stata compensata da 30 nuove aperture, per arrivare ad un totale oggi di 689 punti vendita (più 674 nei campus universitari). Tuttavia Mitchell Klipper, amministatore delegato di B&N, rimane ottimista «Il modello aziendale è buono, dobbiamo fare degli aggiustamenti e agire in modo intelligente, le cose sono cambiate ma il business evolve». In effetti B&N si è sempre distinta nel restare in prima linea anche con l’avvento del digitale, in quanto i suoi punti vendita sono stati i primi ad offrire assistenza tramite personale specializzato per quanto riguarda e-reader, e-ink ed e-book, senza contare il lancio di un proprio e-book, il Nook. La catena molto probabilmente quindi non chiuderà, ma avrà al massimo un ridimensionamento dei punti vendita: Klipper ha dichiarato infatti che l’obiettivo è quello arrivare ad avere tra 10 anni ancora tra le 450 e 500 librerie.
Usa: la catena Barnes & Noble è in difficoltà
30 Gennaio 2013