
Centro Internazionale di Ricerca per le Storie Locali e le Diversità Culturali dell’Università
dell’Insubria; Angelo Stella Vice Presidente dell’Istituto Lombardo diScienze e Lettere; Accademico della Crusca e dell’Arcadia, Presidente del Centro Nazionale
Studi Manzoniani dal 2006; Matteo M. Vecchio, dottore di ricerca a
Firenze, Parigi e Bonn; e saremo intrattenuti anche dalle letture di Silvia Giacomini, attrice di teatro e scrittrice.
Nonostante Gaspari, Stella, Vecchio e la Giacomini, non bisogna dimenticarsi i veri protagonisti del caffè:
Nonostante Gaspari, Stella, Vecchio e la Giacomini, non bisogna dimenticarsi i veri protagonisti del caffè:
Gianfranco Vigorelli fu una personalità caleidoscopica: da giornalista a scrittore, saggista e critico letterario italiano, riesce a sviluppare un meticoloso studio delle opere manzoniane tanto da diventare uno dei principali conoscitori di Manzoni. Oltre ad aver fondato e diretto la rivista L’Europa letteraria e diventare vicepresidente dell’Istituto Luce, collabora negli anni con la Stampa, Frontespizio, Tempo e gli viene conferito nel 1960 il premio Saint Vincent per il giornalismo e successivamente il Premio Nazionale Letterario Pisa alla carriera.
Oltre a Vigorelli, Vittorio Sereni, il più rappresentativo poeta italiano del secolo passato Prima insegnante di liceo, poi ufficiale dell’esercito italiano, Vittorio Sereni è per vent’anni direttore editoriale della Mondadori.Già nel 1952 Luciano Anceschi lo designa come caposcuola dei poeti di “Linea Lombarda”, tuttavia la sua fama deriva dai suoi quattro fondamentali libri di poesia: Frontiera 1941, Diario di Algeria 1947, Gli strumenti umani 1965 e Stella variabile del 1982.