Solo Dio è innocente- Michele Navarra

Titolo: Solo Dio è innocente
Autore: michele navarra
Data di pubbl.: 2020
Casa Editrice: Fazi
Pagine: 215
Prezzo: 16.00

L’odio a volte è qualcosa di più di una semplice parola. La vediamo scritta su i muri, simbolo di qualche writer scontroso pronto a dimostrare il suo sentimento contro il mondo, la pronunciamo spesso come sinonimo di “fastidio” e a volte arriviamo a provarla verso alcune persone. Odio, l’altra faccia dell’Amore. E come il secondo ci spinge a compiere gesti impressionanti ed esaltanti così la prima può portare un individuo a desiderare la distruzione di un altro essere umano. È quello che accade ai Rutzu e ai Serra, due famiglie in conflitto da troppi anni, la cui storia è un lungo intreccio di vendette, insulti, rancori e sangue versato. Da qualche tempo, tra le due famiglie, sembra regnare una sorta di tregua. In realtà si sta solo aspettando il momento opportuno per portare a termine una nuova rappresaglia.

Il momento sembra arrivare quando, un giorno qualsiasi, il diciannovenne Davide Rutzu attacca lite con Mario Serra, arrivando ad offenderlo per dimostrare il proprio valore. Sebbene Davide abbia capito subito di aver fatto un errore, il sasso è stato lanciato e l’onta richiede una adeguata vendetta. Pochi giorni dopo il fratello minore di Davide, Gregorio, viene ucciso brutalmente in campagna. Sembra che non ci siano dubbi su chi possa essere il colpevole di un tale misfatto. Serra viene imprigionato e accusato dell’omicidio di un ragazzino.  Ma sarà stato davvero lui a stroncare, in modo cosi brutale, la vita del giovane Gregorio? L’avvocato Gordiani, che dubbiosamente ha accettato di seguire la difesa di Serra, è sempre più propenso a credere che l’uomo sia innocente. O meglio, che non sia il vero colpevole di questo crimine.

Ma come provare l’innocenza di Serra quando ogni indizio punta contro di lui? Chi ha ucciso Gregorio e perché?  Una sola cosa è certa: Solo Dio è innocente e a volte nemmeno lui.

 

Un thriller non è mai un libro facile da leggere e (penso) nemmeno da scrivere. Basta un istante di distrazione, un personaggio un po’ debole, una sbavatura della trama e si rovina tutto. Qualcuno obietterà che questo discorso si può applicare a tutti i romanzi in generale. Vero. Ma nel thriller si sente molto di più proprio perché, a differenza di altri generi, si sforza di essere quanto più simile a qualcosa di davvero accaduto. È nella buona riuscita di questi romanzi, nella abilità narratoria e nella trama pulita che si vede la bravura di uno scrittore.

Tra tutti i giallisti che ho potuto leggere, Michele Navarra è, senza alcun dubbio, una scoperta inaspettata e piacevole. Lo “stress test” del thriller lo supera alla grande con il suo romanzo Solo Dio è innocente , un libro duro ma affascinante che cattura da subito il lettore per lo stile semplice ma scorrevole e per i personaggi molto ben costruiti. Una delle caratteristiche più interessanti di Navarra è stata la sua abilità nel riuscire a scrivere un  ottimo thriller senza dover utilizzare l’elemento del macabro per affascinare i lettori. Scordatevi lunghe descrizioni di cadaveri fatti a pezzi, organi spappolati e morbose descrizioni di scene cruente. Qui ci si muove su un livello più alto dove è la storia che cattura, non il dettaglio e dove la compelssa natura dei personaggi ci dimostra che (davvero) forse solo Dio è innocente (a volte, nemmeno lui)

Ho amato il personaggio dell’avvocato Alessandro Gordiani, un avvocato che non è spregevole, non è sicuro di sé e non ha troppe risposte pronte ma che è un uomo semplice, un professionista che si alza al mattino come tanti altri anonimi per fare il suo lavoro e che segue una sua ferra etica (“esistono i mostri che non si possono difendere). Le avventure di un personaggio così, che non ha la pretesa di essere un super eroe, sono molto piacevoli da leggere e ci ricordano che tutti possiamo essere degli eroi.

Un libro che vale proprio la pena di leggere.

 

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Gabriele Scandolaro

Mi chiamo Gabriele e sono un lettore. Ho iniziato a leggere quando ero molto piccolo, complice una nonna molto speciale che invece delle classiche favole riempiva le mie giornate raccontandomi i capolavori teatrali di Shakespeare e di Manzoni. Erano talmente avvincenti le sue narrazioni che, appena mi è stato possibile, ho iniziato a leggere per conto mio. Ma terminato il mio primo libro ne ho iniziato subito un altro. Poi un altro. Da allora non riesco più a smettere di leggere. Quando non leggo o studio, lavoro come Educatore e suono il violino.

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