Senza chiedere il permesso – Lorella Zanardo

Autore: Lorella Zanardo
Titolo: Senza chiedere il permesso
Editore: Feltrinelli
Genere: Saggio
Pagine: 240
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo: 16,00 €

Dopo il grande successo del documentario “Il corpo delle donne”, Lorella Zanardo, chiamata da insegnanti di scuole medie e superiori, comincia a girare l’Italia per parlare ai ragazzi dei mezzi di comunicazione: ecco come nasce il suo nuovo libro “Senza chiedere il permesso”.

Con questo libro l’autrice insegna a guardare i programmi trasmessi in televisione in modo consapevole e non più passivo. Come ci tiene a ribadire più volte, infatti, non bisogna dire: “Non guardare la televisione”, ma bisogna piuttosto spingere i ragazzi a guardarla con occhi consapevoli, cioè con quelli che la Zanardo definisce “occhi nuovi”.

Il libro si articola in due parti: nella prima la scrittrice denuncia il modo di fare televisione, i vari programmi e le reti televisive, mettendo in luce come un mezzo così potente, costantemente presente e sempre acceso spesso in più stanze, debba avere come obiettivo la formazione dei giovani, debba cioè essere anche strumento educativo. Al contrario invece la programmazione trasmessa è “centrata sullo svago più becero, il cui ultimo scopo sappiamo non è intrattenere ma vendere. Il corpo delle donne al centro di molte trasmissioni, proposto come oggetto e spesso deumanizzato, reso orpello. L’informazione sempre più manipolata e di parte, l’infotainment, cioè l’informazione-spettacolo, proposto come fosse reale informazione[…]”.

Secondo l’autrice la televisione ha un suo linguaggio e ciò che quindi si prefigge di fare con il suo libro è proprio quello di fornire ai ragazzi, futuri cittadini attivi, strumenti utili per decodificare i messaggi sottintesi o i modelli malati che si trasformano in realtà: “Voglio che mia figlia esista, ci ha detto una madre con figlia in tv alla fine di un dibattito: perché insieme alle immagini televisive è passato qualcosa di molto subdolo e grave, è passata l’idea che: se non appari non esisti”.

La seconda parte del libro, intitolata “Nuovi occhi per i media”, è scritta da Cesare Cantù, docente di media, regista e montatore televisivo. Cantù spinge chi legge ad avere un atteggiamento attivo nei confronti della televisione, a non essere più anestetizzati davanti allo schermo con il telecomando in mano, passando da un canale all’altro, senza meravigliarsi dei programmi che vengono trasmessi. Lo fa fornendo strumenti che svelano in che modo vengono date le notizie e che spiegano come viene usata la telecamera, perché si sceglie di inquadrare una persona piuttosto che un’altra e perché la si inquadra in un determinato modo.

In un momento in cui la scuola è volutamente impoverita e indebolita dai tagli ai finanziamenti (perché è più facile governare degli ignoranti), tutti gli insegnanti dovrebbero leggere il libro della Zanardo e dovrebbero usarlo per potersi porre come strumento in grado di contrastare gli effetti negativi della televisione, aiutando così i propri studenti a crescere e “ad avere nuovi occhi” per cominciare a guardare le cose con consapevolezza smettendo di subire le immagini.

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