Scuola, soluzioni in tempi di crisi. E i librai?

Arrivano con il trolley, come all’aeroporto. Ma questa volta il viaggio è tutto intorno al mondo della scuola. La meta (sempre più agognata) è al risparmio, in questa estate caldissima e dominata dalla crisi. Il caro-libri, allora, lo si combatte così: accettando di acquistare i volumi già usati da un altro studente (con uno sconto che arriva anche alla metà del prezzo di copertina), oppure vendendo i propri (quelli dell’anno passato e che non servono più). Rimborsati in contanti. Sull’unghia. Le cifre parlano chiaro. A chi comincia la prima superiore servono circa 12 o 13 titoli diversi. I prezzi sono aumentati, («come ogni anno», dicono gli addetti ai lavori). Il carrello pieno supera i 300 euro. Il meccanismo è semplice. Si portano i libri che non servono più, l’addetto li valuta secondo diversi parametri e poi, mediamente, rifonde il 25% del prezzo di copertina. L’usato ‘mai sfogliato’, invece, vale il 30%. In contanti e subito. E per chi li compra? Il cartellino viene tagliato del 30, 40 o 50%. Dipende dalle condizioni.

C’è un’altra soluzione che non sfugge di certo a chi intende risparmiare pur buttandosi sul libro nuovo: è il supermercato. Offerte speciali da Carrefour, Esselunga, Ipercoop, Auchan. Sono solo alcune delle catene di ipermercati che in tutta Italia vendono testi scolastici. Da Auchan l’offerta è però limitata ai possessori della carta fedeltà. Inoltre lo sconto sale al 20 per cento se la prenotazione viene effettuata on line. Il rimborso o lo sconto però non sono immediati, ma le percentuali che si sono risparmiate generano dei buoni spesa utilizzabili presso l’ipermercato in cui ci si è riforniti. Questo e altri trucchi, giustamente fanno levare il monito dei librai del agli utenti, che avvertono: «Attenti ai prodotti civetta».
Un vantaggio per i cittadini o una bastonata per le librerie già fortemente provate dalla crisi? A sentire alcuni genitori, in fin dei conti comprare al supermercato conviene. Un recupero, in termini di spesa, comunque ci sarebbe. Eppure come sostituire l’esperienza nel settore che permette al librario di consigliare il cliente nella risoluzione dei consueti disguidi che si ripropongono ogni anno? Quest’anno più che mai utile e indispensabile, in quanto a causa della riforma parecchi sono i testi che sono stati cambiati nei programmi ministeriali e la confusione è tanta. Insomma, ad ognuno il suo lavoro.

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