Sara Simoni è la vincitrice del Premio Chiara Giovani 2014

Schermata 2014-10-20 alle 12.10.11Ieri alle 15 a  Varese in Villa Recalcati si è tenuta la finale del Premio Chiara Giovani 201 alla presenza del nuovo Presidente della Provincia, Gunnar Vincenzi.

Come ogni anno la giuria popolare è stata chiamata a pronunciarsi sui 23 racconti finalisti e alla fine sette sono risultati i vincitori tra cui ha trionfato Sara Simoni di Samarate (VA) con “Ogni piccola cosa”. Ecco la sinossi del suo racconto:

“Un uomo anziano, ricoverato in casa di riposo, insiste per tornare a casa. Sa di essere un peso per la figlia, una giovane donna con un lavoro e una famiglia, ma, adesso che sente avvicinarsi la morte, per lui conta solo tornare nella casa dove ha vissuto. Non sono solo i capricci di un vecchio; perché a volte tutte le piccole cose che costruiscono una vita restano in quel profumo che non se ne va da casa. Quel profumo che è bello sentire prima di dormire, anche per l’ultima volta”.

I giovani narratori hanno saputo raccontare stimolati da una traccia “Quel profumo” apparentemente generica, ma in realtà fortemente evocativa. Storie diverse, dai toni drammatici o ironici, malinconici o romantici e  profumi rassicuranti o inquietanti, dolci o violenti ma tutti depositati nella memoria dei protagonisti, alla ricerca spesso di sentimenti e autenticità. 

Qui di seguito gli altri racconti vincitori:

2° Classificato Glenda Giussani di Sumirago (VA) con “C’è profumo di riscatto, cara Amalia”

Amalia è sopravvissuta all’ennesima violenza subìta da parte del suo ragazzo Miguel che, questa volta, è stato particolarmente brutale. Gli odori che accompagnano la dolorosa guarigione sono l’occasione per Amalia di riflettere e combattere con sé stessa tra il desiderio di riscatto e la paura del pregiudizio. Ed è proprio in sé stessa che la protagonista trova la forza e il coraggio di raccogliere le prove, denunciare il suo aguzzino e assaporare finalmente il profumo della libertà.

3° Classificato Mattia De Rinaldis di Varese con “Profumi dal passato”

Quanti momenti del nostro passato sono indissolubilmente legati a particolari profumi che restano nel tempo, nitidi ed indimenticabili? Un’anziana nonna, nella sua camera, riporta alla luce tre antichi aromi, ai quali si intrecciano ricordi preziosi. Gli odori contrastanti di un forno dell’infanzia, l’amalgama di sapori di una trascorsa festa paesana, l’essenza da uomo di un marito scomparso. Vecchie memorie, che un giovane nipote prova a far rivivere tra le righe di un racconto.

4° Classificato Alessandro VITA di  Porto Ceresio (VA) con “Il profumo degli ulivi”

Un giorno al valico di Erez che sfocia nella tragedia. Un uomo che non vede più. Che ricorda grazie ai suoni che lo circondano. Ricorda delle settimane passate a Gaza, a lavorare come medico negli accampamenti. Ricorda frammenti di vita a Gerusalemme. Ma non vede più, e ne ha un disperato bisogno. È un voler vedere che rima con un voler credere. Aver fede. Sperare. Quando finalmente ricorda un profumo. E in quel profumo, vede.

5° Classificato ex aequo Rita Colombo di Cadegliano Viconago (VA)con “Quando il profumo manca”.

Ahmad è un ragazzo emigrato in Italia dal Pakistan. In una mattina d’inverno solo apparentemente come tutte le altre, si sveglia nel minuscolo monolocale che condivide con altri tre connazionali per recarsi nel cantiere dove lavora. La sera, mentre torna a casa in treno, una telefonata inaspettata gli ricorda la sua famiglia, il luogo dal quale proviene e un profumo del quale ha sentito inconsciamente la mancanza durante tutta la giornata.

5° Classificato ex aequo Susanna Marsiglia di Binago (CO) con “Il verbo avere”

Un impiegato di mezza età e una studentessa straniera si incontrano ogni mattina su un vecchio autobus. Le loro abissali differenze di vedute si annullano nello spazio di poche parole, nell’aroma di un profumo al mughetto e in una spiegazione grammaticale che sa sconvolgere nella sua semplicità.

6° Classificato Chiara Mazzetti, Solbiate Arno (VA) con “La visita della vecchia zia”

Si tratta di una breve storia ironica e romanzata che racconta un particolare episodio dell’infanzia di una bambina di cinque anni. L’episodio in questione è la visita di una vecchia zia piemontese, che tutti i bisnipoti evitano a causa del suo pungente odore. L’unica ad avere il coraggio di affrontare la zia Assunta Apollonia è proprio la piccola protagonista senza nome, che al termine della simpatica vicenda farà una scoperta a dir poco scioccante e sorprendente.

 

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