Nonostante il pessimismo con cui si è avviata la 25° edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, il più importante appuntamento fieristico del settore in Italia, i dati raccolti dagli editori ci dicono che “qualcosa si muove”. Nei primi mesi di questo 2012 gli acquisti di libri erano in forte calo, ma Torino pare essere un’isola davvero felice. Sono infatti gli stessi editori a segnalare un aumento dei visitatori e delle vendite durante questa edizione del Salone rispetto ai dati raccolti l’anno scorso.
«Non me ne sarei certo stupito» dice Lorenzo Fazio, l’editore di Chiarelettere che pure anche quest’anno aveva schierato i suoi pezzi da novanta, Marco Travaglio in testa. E invece… «E invece è andata benissimo». La casa editrice è collegata al Gruppo Gems, che considera nei primi calcoli tutte le sigle radunate nel suo vasto padiglione. Il direttore generale Marco Tarò non ha dubbi: «Nell’insieme siamo andati come l’anno scorso in termini di valore, e probabilmente meglio per copie vendute, posto che i nostri due bestseller di quest’anno, e cioè i libri di Gramellini e Carrisi, hanno un prezzo di copertina inferiore a quelli del 2011». La considerazione vale per tutti. Einaudi si spinge a ipotizzare fino a un 12 per cento in più nella giornata di sabato, Laterza e Sellerio danno una valutazione che si aggira sulle cifre dello scorso anno, Rcs è più analitica: risultati simili giovedì e venerdì, un incremento del 10 per cento sabato. Che è stata la giornata decisiva, quella per certi versi della svolta.
Fonte: La Stampa
Una notizia positiva per l’editoria ci voleva proprio.