Titolo: Sa Reina (La Regina)
Editore: Ponte alle Grazie
Genere: romanzo
Anno di pubblicazione: 2013
Pagine: 173
Prezzo: € 13,00
Sa Reina, in Sardegna, è un ulivo millenario, considerato il più antico del Mediterraneo. Magico, quasi mistico, un albero eterno che “tocca il cielo, lo tiene su di sé come un pilastro immenso. Sono i suoi rami che reggono il cielo. E le radici sono il tetto del mondo di sotto, il mondo dei morti” (pag.51).
E’ proprio da sotto le sue fronde che parte il viaggio del protagonista Davide e dei suoi amici Leo, un giovane che ha da poco perso il primo amore, e Lucien, rocker cinquantenne un po’ sciamano e un po’ archeologo, alla ricerca di materiali per un libro sulle antiche civiltà sarde.
Bloccati sull’isola, nella valle del Sulcis, vivranno esperienze incredibili: amicizie, nuovi amori, rivolte sociali dei pastori, ma soprattutto un profondo confronto con se stessi, con le proprie paure e i propri desideri. Un viaggio alla scoperta del proprio io e, per Davide, un viaggio alla scoperta delle origini familiari, un confronto con la storia del padre e del nonno.
Un racconto intenso che, partendo dal classico viaggio on the road, affronta i temi della vita e della morte grazie al misterioso folklore sardo: la Tomba dei Giganti, le Janas, ovvero le fate del Monte Oro e il maestoso ulivo Sa Reina, una porta che collega il mondo reale e quello onirico e che permette a Davide di interrogarsi sui rapporti familiari. Perché il padre ha abbandonato quella terra? Perché è così in pensiero per lui ora che ha intrapreso il viaggio in Sardegna?
Complice l’erba sardonia e il misticismo del luogo, Davide capirà molte cose sul padre, arrivando ad accettare le loro differenze e ad amare ciò che, inevitabilmente, li accomuna: “La forma del viso e l’attaccatura dei capelli sono quelle del mio viso e dei miei capelli quando questa mattina mi sono guardato allo specchio. Allora sapevo soltanto che da grande volevo essere diverso da lui. Ora invece non ne sono più tanto sicuro” (pag.36).
Spirituale, magica, antica è la Sardegna di Caltabellota: la terra delle Domus de Janas, le case magiche di pietra, popolate dalle fate e delle Tombe dei Giganti, ovvero gli eroi, dove anticamente si andava a dormire per più d’una notte per ereditarne la grandezza e la nobiltà d’animo.
Una storia commovente, onirica, visionaria, a tratti addirittura allucinata. Personale e popolare al contempo, questo romanzo è capace di raccontare lo spirito dell’isola più misteriosa del Mediterraneo: viene una gran voglia di partire alla sua scoperta…Eja!