Autore: La Plante Lynda
Genere: Giallo & Thriller
Traduttore: Maura Parolini e Matteo Curtoni
Pagine: 453
Prezzo: 19.60 €
Anna Travis è un ispettore capo alle prese con un difficile caso: è stato rinvenuto il cadavere di una donna ai margini di una autostrada inglese, ma nonostante varie ricerche e appelli non si riesce a scoprirne l’identità, nessuno sembra sapere di chi si tratti. La situazione degenera quando avvengono altri ritrovamenti sulla medesima strada e anche casi passati sembrano avvalersi dello stesso modus operandi. E’ chiaro ad Anna e alla sua squadra che si trovano di fronte un serial killer, metodico e scrupoloso, che non lascia tracce. In apparenza le donne non hanno nulla in comune ed inoltre non si riescono ad identificare. Per compiere dei passi avanti la squadra dovrà lavorare intensamente con il rischio di imbattersi in vicoli ciechi.
E’ a questo punto che entra in scena una vecchia conoscenza di Anna, Cameron Welsh, uno spietato assassino rinchiuso nel carcere di sicurezza di Barfield. Un uomo perverso ma molto intelligente che Anna conosce per aver preso parte al suo arresto molti anni prima, quando era ancora un’ agente di polizia. Il killer dichiara di avere informazioni utili per catturare il loro uomo e propone una collaborazione esclusiva ad Anna. E’ chiaro che il prigioniero è mosso da un desiderio verso la detective, ma lei sotto la spinta dei suoi superiori decide di collaborarci. Questo la porterà a grandi turbamenti interiori, ma capisce che Cameron riesce davvero a dare utili consigli perché pensa come l’assassino e sa dove bisogna concentrare gli sforzi.
Anna passo dopo passo riesce a ricomporre l’intrigato puzzle e a centrare il profilo del killer. Ora si tratterà solo di incastrarlo.
“Coincidenze… Ricordi la mia regola? Le coincidenze non esistono.”
Il libro risulta essere inizialmente piacevole e basato su una buona idea. Il connubbio psicologico tra detective e serial killer se ben sviluppato può essere interessante. In realtà ai fini dell’indagine è meno fondamentale di quanto mi sarei auspicato potesse essere. Inoltre i contatti sono abbastanza sporadici e la storia avanza anche senza la presenza costante del carcerato. Il killer viene individuato presto, senza instillare troppi dubbi al lettore. Da quel punto in avanti sarà una ricerca delle prove atte ad incastrare il loro sospettato principale, parte che comunque rimane molto viva e ben strutturata, dove ogni dettaglio fa compiere un piccolo passo avanti alla squadra e ricompone il quadro della situazione.
Ben sviluppato è il racconto della vita di Anna, una lavoratrice instancabile senza altro in mente oltre alla sua occupazione e che verrà turbata dai vari avvenimenti narrati in questo libro. Tra piacevoli novità e tragedie si formerà il suo carattere.
“No, non avrebbe avuto tempo per nessun altro. L’ambizione aveva ripreso le redini della sua vita.”