Si è svolta ieri, presso la storica sede del Circolo dei Lettori di Torino, la XXVIII edizione del Premio Italo Calvino. Il Premio è nato proprio a Torino nel 1985 poco dopo la morte di Italo Calvino per iniziativa di un gruppo di suoi amici, fra cui Norberto Bobbio, Natalia Ginzburg, Cesare Segre. Con il supporto della rivista “L’Indice dei libri del mese” il Premio è diventato sempre più rinomato nelle vesti di talent scout di nuovi autori, rivolgendosi agli aspiranti scrittori.
La giuria di quest’anno era composta da nomi di primo piano: Dacia Maraini, Paolo Giordano, Fabio Stassi, Chiara Valerio e Francesco Permunian. Fra le 603 opere concorrenti, Il premio è stato assegnato ex-aequo a Valerio Callieri con “Teorema dell’Incompletezza” ed a Cristian Mannu con “Maria di Isili”.
Il libro di Callieri é un romanzo stratificato, impervio, denso, che affronta in modo inconsueto gli anni che, in Italia, hanno condotto alla stagione del terrorismo; il giovane autore affronta la storia italiana dell’ultimo cinquantennio intrecciandola con una vicenda privata che si svolge prevalentemente ai nostri giorni. “C’è grande polimorfismo nel romanzo di Callieri ed anche parti molto commoventi” ha commentato Giordano.
Il romanzo di Mannu è invece un coro polifonico che racconta, attraverso narrazioni in prima persona di dieci diversi personaggi, un tragico intreccio di vite in una Sardegna remota, prevalentemente rurale. “Storia di donne che si ribellano, mi ha colpito molto la lingua, di coraggioso lirismo, in certe parti una lingua da ballata di De André” queste le parole di Stassi sul libro di Mannu. Menzioni speciali della Giuria a Daniel Di Schuler con “Alberto Kappa, Note di un Risveglio” ed alla giovanissima Yasmin Incretolli con ” Ultrantropo(rno)morfismo”.
Ora, tutti i bravi nove autori esordienti che hanno partecipato alla fase finale attendono la chiamata di qualche coraggioso editore per la pubblicazione delle loro fatiche.
Premio Calvino: ex-aequo Callieri, Mannu
27 Maggio 2015