Autore: Simoni Gianni
Data di pubbl.: 2012
Casa Editrice: TEA
Genere: Giallo & Thriller
Pagine: 238
Prezzo: 12
INTERVISTA ALL'AUTORE
Atipico e vincente. Riassumo così “Piazza San Sepolcro”, ultima opera di Gianni Simoni. Ad un anno di distanza da “Pesca con la mosca”, libro recensito su queste pagine, l’autore abbandona la coppia Petri – Miceli e introduce un nuovo ispettore di polizia: Andrea Lucchesi.
Atipici sono il suo metodo investigativo, il comportamento con il gentil sesso, il suo modo di relazionarsi con gli altri e il suo aspetto. Lucchesi è infatti un poliziotto di colore, divorziato, stressato e frustrato. Combatte contro la criminalità e contro se stesso. Vive in una casa – porcile, è un solitario e gironzola per Milano, luogo in cui si svolge la storia, come se fosse un cane bastonato.
Non aspettatevi il solito libro pieno di scene cruente, psicologismi di ultima generazione, insospettabili che si trasformano in serial killer. Simoni il colpevole ce lo mette davanti fin dalle prime pagine. Infatti, l’intento dell’autore non è quello di presentarci un nuovo ispettore – supereroe, ma una persona normale, calata in un mondo reale.
Gli elementi del noir ci sono e non manca la suspance, anche se non c’è nessun enigma da risolvere. Simoni, infatti, ha il merito di creare dei personaggi netti, che nel lettore lasceranno molti interrogativi. Altro punto importante del libro è che Lucchesi è impegnato in due indagini diverse, che però, e qui c’è la maestria dell’autore, confluiscono l’una nell’altra.
Il neo del libro: Lucchesi è un nero, che deve difendersi dai continui attacchi di un mondo razzista. Una visione secondo me esagerata, che esaspera e ridicolizza il problema. Ma questa è una lettura personale che non toglie nulla alla qualità dell’opera.
Per il resto, un bel romanzo che lascerà un po’ di stucco gli amanti del genere, mentre affascinerà chi ama libri più costruiti.