Percorsi letterari – Francesco Martillotto

Titolo: Francesco Martillotto
Autore: Francesco Martillotto
Data di pubbl.: 2017
Casa Editrice: Poetikanten edizioni
Genere: saggio divulgativo
Pagine: 98
Prezzo: 10 €

Parliamo di un saggio di critica letteraria, quindi, di qualcosa che per sua natura si presenta come anti-commerciale. Un valore aggiunto, secondo me, perché tutto ciò che si pone aldilà della sfera merceologica dona al lettore dei sentimenti e delle emozioni. È questo il caso del libro di Francesco Martillotto, studioso calabrese, ma soprattutto cultore delle scienze umanistiche.

Senza queste premesse, non ci si può calare nelle pagine di Percorsi letterari; breve ma intenso saggio anti-moderno, legato a una tradizione umanistica che, con amore, spinge il lettore alla ricerca e all’approfondimento. Il messaggio non scritto di Martillotto, ma percepibile fin dalle prime pagine, è chiaro: la cultura è prima di tutto trasmissione disinteressata del sapere. Disinteressata, perché non si pone fini edonistici o commerciali, ma è testimonianza che grida la sua verità nel deserto dell’ignoranza. Ignoranza, che qui assume il suo vero significato, ossia, ciò che volutamente si ignora; che per colpevole distrazione non si tiene in considerazione.

Nel nostro mondo tecnocratico e capitalistico, nel quale le lettere e le arti devono rispettare rigidi standard merceologici, senza i quali non si potrebbe arrivare al profitto, l’opera di Martillotto è la prova tangibile che ancora esiste chi vive senza il bisogno di affermare la sua volontà di potenza. Infatti, queste pagine si donano con gratuità, con quella ancestrale e mistica forza che solo la passione sa contenere.

Lo scrittore calabrese parte dalla Gerusalemme liberata di Tasso per giungere a Elsa Morante, autrice italiana che in molti hanno dimenticato. Attraversa cinquecento anni, dimostrando che la forza della letteratura e della poesia è e rimarrà sempre la parola. E se qualcuno leggendo questa affermazione penserà che io abbia detto una banalità, posso rispondere che oggi, prima del libro, la fabbrica culturale crea il personaggio, senza il quale non potrebbe esserci il tormentone. E sebbene questo tormentone sia solo di passaggio, è pur vero che tutto ciò mortifica chi pone al centro della sua attività la ricerca.

La letteratura e la poesia non sono mai frivoli passatempi, e ogni opera è prima di tutto qualcosa che si consegna volontariamente al giudizio dell’eternità. Non è un caso che Martillotto, parlando di Ugo Foscolo, tenga in considerazione il fatto che per il poeta la letteratura e la poesia, siano esse in prosa o in versi, sono i sepolcri del pensiero e delle emozioni; ossia, custodi di un qualcosa che può essere contemplato per l’eternità.

E di questa verità, che scavalca ogni urgenza capitalistica e consumistica, Martillotto riempie il suo saggio. Verità che si ripete anche in Hesse, Palazzeschi, Montale, Pasolini e anche negli altri scrittori che l’autore calabrese ha inserito nel suo Percorsi letterari.

Un libro da leggere con il cuore.

 

 

 

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Martino Ciano

Classe 1982, vive a Tortora, comune della provincia di Cosenza. Promesso ragioniere, lascia la partita doppia per la letteratura, la poesia, la musica e il giornalismo. Si laurea in Scienze Storiche all’Università La Sapienza di Roma. Attualmente è corrispondente per l’emettente televisiva Rete 3 Digiesse. Nel 2011, l’incontro con Gli amanti dei libri, per cui cura la rubrica Amabili letture. Collabora anche con le riviste letterarie Euterpe, Satisfiction e Zona di Disagio di Nicola Vacca. Ama scrivere racconti, alcuni dei quali sono stati pubblicati su siti e riviste on-line. Tra questi, La logica del difetto è nel catalogo dalla Bla - Bookmark Literary Agency di Paolo Melissi. La sua pagina personale facebook è Dispersioni 82. AMABILI LETTURE: I libri che mi piacciono, i classici che mi hanno formato, il profumo delle parole che mi hanno riempito l’anima. Sono un lettore anarchico, che si sposta da un genere all’altro con il solo obiettivo di saziare le mie curiosità. Voglio condividere con voi le mie impressioni sulle opere che mi hanno reso un divoratore di parole. In questo spazio verrà data voce agli esordienti, agli autori dimenticati, ai poeti, ai sognatori, agli irregolari. La letteratura è arte e scrivere d’arte è il mestiere più bello del mondo.

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