Data di pubbl.: 2024
Pagine: 336
Prezzo: € 18,00
“Nell’intera città, periferie comprese, sono in corso attacchi contro vittime femminili: assalti fisici, stupri, aggressioni con acido, investimenti e chi più ne ha più ne metta, che in effetti hanno una similarità con il caso di Donata Seu: i crimini parrebbero essere opera di partner, ex fidanzati o ex mariti, amanti e così via, ma queste persone o sono irreperibili oppure hanno degli alibi inattaccabili. Sembra quasi che qualcuno dia la caccia a queste donne…” (pag. 76)
Ecco cosa sta vivendo la Squadra Mobile milanese guidata da Grazia Bonardo quando si rivolge a lei il capo del SIS (Sezione Indagini Speciali), il criminologo Vito Strega per chiedere il permesso di approfondire l’indagine proprio sulla morte di Maria Donata Seu avvenuta ben otto mesi prima a Milano. A dare il via alla nuova ricerca dell’assassino, mai trovato, della giovane nata in Sardegna, uccisa nel suo appartamento con una coltellata al petto e rinvenuta a piedi nudi con indosso uno splendido abito da sposa, è stato il padre Italo, legatissimo a quella figlia. L’anziano è andato a vivere a Milano per prendersi cura del nipotino di quasi tre anni, Pippo, e non intende tornare in Sardegna finché l’assassino di Maria Donata non verrà assicurato alla giustizia. Così, si è recato ancora una volta in Questura incontrando Bepi Pavan e commuovendolo con la sua storia. Pavan coinvolge Strega e poiché anche Eva Croce è a Milano per vendere la casa dove ha vissuto con il marito e dove è morta la figlia Maya, la squadra torna insieme. Unico elemento mancante Mara Rais, uscita dal SIS tempo prima per un insanabile contrasto proprio con Vito Strega, ma darà anche lei un determinante contributo all’indagine da Cagliari. Perché purtroppo, come pensa Strega:
“Per imprimersi nella memoria collettiva della nazione, l’omicidio doveva toccare le corde profonde dell’animo umano. Era la dura legge della cronaca nera, dove il sangue caldo richiamava più di quello freddo.” (pag. 185)
Tornano i personaggi già incontrati nei precedenti romanzi di Pulixi, ciascuno con le sue ansie, i suoi problemi fisici e mentali, le sue ossessioni. Bepi Pavan, determinato a perdere peso per non distruggere il proprio matrimonio; Mara Rais tormentata dall’ipertensione e come sempre dura e accanita contro i criminali; Eva Croce con il suo insanabile dolore per la morte della figlia, ma anche con una gran voglia di ricominciare; Vito Strega eternamente afflitto dal Canto degli innocenti che riesce a malapena a tenere sotto controllo. Senza dimenticare un cameo della gigantessa toscana Pontecorvo e, alla fine del libro, l’identità della stalker di Vito Strega.
Un romanzo duro, questo di Pulixi, ambientato in una Milano violenta e spietata popolata da odiatori di donne troppo vigliacchi per venire allo scoperto e che si coprono l’uno con l’altro, ma nondimeno pericolosi e crudeli. Un racconto puntuale che non risparmia nessuno, perché anche gli uomini e le donne delle forze dell’ordine cedono alla sopraffazione, a dimostrare che nessuno ne è immune. Una trama crime impeccabile con chiari riferimenti al Codice Rosso, alla violenza assistita, all’uso dei nuovi programmi informatici per le ricerche dei criminali. Infine un romanzo che parla di amore e di rispetto per la sofferenza altrui, come dimostrano i comportamenti di Bepi Pavan e Eva Croce verso Italo Seu e il piccolo Pippo. Un libro ricco, complesso e interessante al quale auguriamo ogni meritato successo.