Ogni giorno come fossi bambina – Michela Tilli

Titolo: Ogni giorno come fossi bambina
Autore: Michela Tilli
Data di pubbl.: 2015
Casa Editrice: Garzanti
Genere: Romanzo
Pagine: 254
Prezzo: 14,90

Arianna, sedicenne goffa e insicura, sta vivendo un momento difficile dell’adolescenza: una bocciatura a scuola, un corpo ingombrante, tanta timidezza e un rapporto complicato con i genitori. L’unico conforto sono i libri: accanita lettrice, gestisce un blog grazie al quale dispensa consigli letterari, coltivando amicizie in rete.

Stanchi di vederla rinchiusa in camera, i genitori la obbligano ad accettare un lavoretto: si prenderà cura di Argentina, una donna di ottant’anni ancora autonoma ma che ha bisogno di qualche aiuto in casa.

Argentina è una donna spigliata e diretta, capace di conservare lo spirito di una bambina e di perdersi nei sogni ad occhi aperti, ripercorrendo il passato nei suoi ricordi: le due donne non potrebbero essere più diverse e i primi incontri si rivelano difficili, alimentando l’insicurezza di Arianna.

Eppure…col passare dei giorni, nonostante il forte divario generazionale e le differenze che le separano, Arianna e Argentina diventeranno sempre più unite, trovando aiuto e conforto l’una nell’altra. Ad unirle c’è un segreto che Argentina coltiva all’insaputa della famiglia e che ha il potere di darle quella scintilla di vitalità che manca alla sua giovane amica: uno scambio epistolare con un vecchio amore che abita ancora nel piccolo paese da cui la donna è partita in gioventù, senza mai più farvi ritorno.
Sarà proprio la timida Arianna, sfoderando un’inaspettata dose di incoscienza, a dare ad Argentina il coraggio di fare quel viaggio tanto desiderato che permetterà ad entrambe di affrontare le proprie paure e di scoprire il valore dell’amicizia e della condivisione.

Una storia capace di commuovere e, nel contempo, divertire, il cui motore centrale è costituito dalle due protagoniste e dal loro rapporto, con tutta l’energia positiva che scaturisce dalla loro alleanza: una coppia inusuale che appare d’impatto male assortita, ma che è destinata a creare una piacevole armonia.

Argentina, donna anziana che desidera ancora l’amore passionale, si scontra con i limiti della sua età e con la paura della morte; Arianna, adolescente problematica, che non accetta il suo corpo e si nasconde dietro un blog. Per entrambe la sfida è quella di riuscire a superare i limiti che le allontanano dai desideri, ed è una battaglia che riescono a vincere insieme, unendo le forze.

Due figure femminili di grande spessore che ben rappresentano la generazione a cui appartengono: da un lato l’insicurezza e lo spaesamento degli adolescenti, capaci di grandi slanci di coraggio e purezza, dall’altro la saggezza e la tranquillità degli anziani, che hanno tuttavia bisogno di un po’di vivacità nel loro quotidiano. Quanti di noi nell’adolescenza hanno visto il mondo come un posto difficile in cui stare, preferendo la sicurezza della propria cameretta al confronto con le altre persone? Poi, finalmente, qualcuno, un amico, un fratello, un nonno, è riuscito a farci aprire gli occhi, aiutandoci a crescere e maturare come persone, regalandoci l’opportunità di imparare a camminare con le nostre gambe. E se Argentina ha il potere di motivare Arianna, la ragazza ha la capacità di riempire nuovamente le giornate della donna, dandole il coraggio che le manca per inseguire i propri sogni fino in fondo, con forza e determinazione. Una lezione che imparano entrambe, affinando la capacità di guardarsi dentro e dare ascolto alle proprie ambizioni: “anche se la grandezza dei miei desideri a volte mi fa paura, non voglio accontentarmi” (p. 242).

Una bella storia, intensa e di forte impatto emotivo, che insegna a non smettere di inseguire i propri sogni e a non fare dell’età, qualunque essa sia, un ostacolo alla nostra realizzazione personale; un romanzo che lascia una piacevole tensione positiva verso il domani, il nuovo, l’avventura, perché “il futuro è uno spazio vuoto e immenso, il cielo della notte è pieno di stelle che devono ancora cadere” (p.242).

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Chiara Barra

Se dovessi partire per un’isola deserta, e potessi portare con me soltanto un libro...sarebbe un’ardua impresa! Come immaginare la vita senza il mistero di Agatha Christie, la complessità di Milan Kundera, la passione di Irène Nemirovsky, l’amarezza di Gianrico Carofiglio, il calore di Gabriel Garcia Marquez, la leggerezza di Sophie Kinsella (eh sì, leggo proprio di tutto, io!). Ho iniziato con “Mi racconti una storia?” e così ho conosciuto le fiabe, sono cresciuta con i romanzi per ragazzi che mi tenevano compagnia, mi sono perdutamente innamorata dei classici...che ho tradito per i contemporanei (ma il primo amore non si scorda mai)!

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