Novità in uscita nella settimana dal 12 al 17 Marzo 2012

ROMANZI

Otto storie inedite di Camilleri, otto racconti perfetti che, come sempre, riescono a stupire, commuovere, emozionare, far ridere. Straordinari perché straordinarie sono «le persone, anche le più normali, che ho osservato, notato, conosciuto». Attingono al serbatoio della memoria, vastissima, dell’autore, ma anche al suo senso del teatro e della storia, al suo sguardo ironico e divertito. «Storie inventate, ma altrettanto possibili», pensate per comporre quel grande romanzo di Vigàta che Camilleri ha progettato. Questa volta al centro delle narrazioni ci sono balli in maschera e presepi viventi, contrabbando di volpini e commerci di salgemma, testamenti con azzardati codicilli e matrimoni che non si possono fare, fuitine maldestre, sfide tra gourmet del gelato. Teatro di questa umanità variegata sono spesso circoli e tavoli da gioco, salotti con tavolini a tre gambe pronti a richiamare gli spiriti, piazze e spiagge del sud della Sicilia. Accanto al riso, all’ironia pungente, allo scherzo, c’è spazio in queste storie pure per la riflessione amara, il momento di pietà, lo sguardo solidale. Perché Vigàta è popolata anche di poveracci costretti ad arrangiarsi, tutti però pieni di dignità e qualche volta baciati da una fortuna che ha qualcosa di magico.

“La regina di Pomerania” di Andrea Camilleri. Dal 15 marzo in libreria. Sellerio editore.

Un Nord che in realtà è un Occidente, una porta verso la libertà e il benessere: questo, una volta, era il confine tra Estonia e Finlandia. Ben lo sanno Katariina e Anna, madre e figlia. La prima ha rinunciato a successo e ambizioni per seguire oltre frontiera il suo amore finlandese e una volta giunta in quell’agognata terra ha cercato in ogni modo di cancellare qualunque indizio del suo passato estone, ossessionata dal terrore di essere spiata, scoperta e denunciata. La figlia riversa su di sé la medesima ansia di controllo totale e si autoimpone l’obiettivo della perfezione fisica attraverso una dieta folle, in cui a colossali abbuffate di zuccheri seguono lo straziante godimento del vomito e l’affannoso tentativo di eliminare qualsiasi traccia dei propri sforzi. Un regime spietato, una fissazione che la assorbe completamente, che domina la sua vita come un despota assoluto e le impedisce di avere un lavoro, amicizie, relazioni normali. Dall’Estonia in lotta contro l’invasione russa alle deportazioni nei campi siberiani, dal cupo dominio sovietico degli anni Settanta fino al crollo del comunismo e ai nostri giorni, Sofi Oksanen costruisce, frammento dopo frammento, con uno stile crudo ed efficace, due figure femminili uniche e affascinanti e insieme indaga il dramma universale dello sradicamento, di vedersi sottrarre o di non riuscire a trovare la propria identità, la propria lingua, il proprio mondo.

“Le vacche di Stalin” di Oksanen Sofi. Dal 15 marzo in libreria. Guanda editore.

Una riflessione tutta al femminile sui diversi modi di porsi di fronte agli amori e ai dolori che la vita ci riserva, una narrazione fuori dagli schemi abituali: le vite di quattro donne, ognuna con i suoi segreti e i suoi silenzi, si rispecchiano l’una dentro l’altra. Due amiche non più giovani, Giuseppina e Lucia, si ritrovano insieme a una stazione termale per farsi più belle o per sfuggire alla solitudine. Un’altra coppia soggiorna nello stesso albergo, Lucy, una bambina, con la zia Emma. È quasi sempre Lucy a raccontare: dell’albergo e della zia che è gentile e bella e anche triste e inquieta con le sue lacrime soffocate e le sue lettere lasciate a metà; delle due donne, così amiche e così diverse, Giuseppina esuberante e curiosa, Lucia ripiegata su se stessa, solo attenta alla bambina la cui infanzia le pare così simile alla sua. Nel corso della narrazione i rapporti tra Giuseppina, Lucia, Emma e Lucy si modificano e, come in uno spartito musicale, le coppie nascono e si intrecciano di volta in volta in maniera diversa. Attraverso le voci e i punti di vista alternati delle protagoniste affiora poco a poco il passato, si scoprono i segreti, inconfessati o rimossi, sottesi alla trama delle quattro vite, si illuminano caratteri, emozioni, modi diversi di affrontare i drammi o più semplicemente la fatica di vivere che il dolore ed il passare degli anni portano con sé.

“La stazione termale” di Ginevra Bompiani. Dal 15 marzo in libreria. Sellerio editore.

Un portiere notturno d’albergo, che ha scelto quel mestiere per soddisfare in solitudine la propria passione per i libri, è impegnato con la moglie in un tentativo di procreazione assistita. La faccenda diventa ben presto un assillo, soprattutto per la donna, mentre lui si rifugia in letture che, prendendo spunto dalla riflessione medico scientifica e filosofica sulla generazione umana, finiscono con l’imbastire una fitta trama di rimandi dove teorie e personaggi si confondono in echi e assonanze imprevedibili eppure sempre coerenti. La vita famigliare, si rende conto, è molto diversa da quella che da bambino aveva trovato descritta in un manuale domestico cui aveva creduto come a una bibbia. Romanzo al contempo drammatico e divertente – organizzato intorno alla massima di Ippocrate posta in apertura, «La vita è breve, l’arte è lunga, l’occasione fuggevole, l’esperimento pericoloso, il giudizio difficile» – La generazione interroga il lettore sul desiderio di avere figli per come questo si declina al maschile e al femminile, proponendo con discrezione una via di uscita all’ossessione, una seconda chance che i protagonisti daranno a se stessi per tornare a vivere. Una cura oltre la medicina.

“La generazione” di Simone Lenzi. Dal 13 marzo in libreria. Dalai editore.

Primi anni Cinquanta, in un piccolo paesino del Meridione d’Italia. Maria e Nicola sono due fratelli appena ventenni: troppo giovani per rimanere soli al mondo, e giovanissimi per attraversare l’oceano fino al Nuovo Mondo. Eppure è proprio quello che la vita dà loro in sorte. Rimasti improvvisamente orfani, vengono affidati a uno zio che ha fatto fortuna in America. Ed è già durante il lungo viaggio sul transatlantico che la loro diversa indole si manifesta: Maria è una sognatrice, legge in ogni spruzzo d’acqua dorato dal sole una promessa, ma è di fatto indifferente al continente misterioso che le si spalanca davanti. Nicola, invece, è teso, febbrile, inquieto, avido di vita e di esperienze, e impiega poco per venire a patti con le sue origini e lanciare la sua sfida a New York, come Lucien de Rubempré la lanciò a Parigi nelle Illusioni perdute di Balzac. Siamo nel momento euforico del grande risveglio artistico e culturale, dopo la Guerra, ma già con le ombre del maccartismo che si allungano sui grattacieli sfavillanti di Manhattan. Siamo nel momento in cui tutto sta accadendo – da Jerome D. Salinger a Tennessee Williams, da Jackson Pollock a Mark Rothko, da Elia Kazan ad Arthur Miller, da Jersey Joe Walcott a Rocky Marciano… tutti sono sul ring che cambierà il Novecento –, e tutto può rivelare all’improvviso il suo volto più oscuro. Confinata nel palazzo di Brooklyn che ha l’incarico di gestire e da cui raramente si allontana, Maria vivrà una storia d’amore travolgente e segreta con Nathan, un giovane ebreo, attore fallito, che “aveva abbandonato la sua gente e la sua religione per vivere come voleva”. Nicola, invece, ha lo spirito del conquistatore: se quella è la terra delle opportunità, lui vuole prendersele, le sue opportunità. A Brooklyn preferisce Manhattan, “il cuore del mondo”, “il posto dove tutto, prima o poi, accade”, e dopo aver frequentato il mondo della boxe e aver lavorato per il manager di Rocky Marciano, incontra Tess, figlia di un facoltoso uomo d’affari. Con lei scoprirà lo scintillante mondo dell’arte moderna e, col sostegno economico di suo padre, si lancerà in una brillante carriera di gallerista. Nella ricerca del proprio ruolo nel Nuovo Mondo, i due fratelli sceglieranno strade opposte, e nei loro destini incrociati è racchiuso il senso segreto di una città favolosa. Antonio Monda ci regala una storia sinuosa e avvincente, pervasa da un’intensa spiritualità. Un romanzo sull’America, i suoi miti e le sue ombre, il suo sogno, la sua realtà.

“L’America non esiste” Antonio Monda. Dal 14 marzo in libreria. Mondadori editore.

SAGGI

Di certo gli indignati di Occupy Wall Street sanno cosa non vogliono. Ovvero il perdurare di questa insostenibile diseguaglianza economica dove l’1 per cento della popolazione controlla il 40 per cento della ricchezza. Loro sono il restante 99 per cento. Quelli lasciati cadere nel tritacarne del capitalismo finanziario. Che si sono stancati di veder privatizzare i guadagni e socializzare le perdite.

Riccardo Staglianò è entrato dentro al movimento. Nel libro ne racconta in presa diretta la genesi. Le storie dei protagonisti e la loro visione del mondo. Ha partecipato ai loro gruppi di lavoro. Prove tecniche di democrazia diretta, dove ogni decisione si prende all’unanimità. Niente leader («Il potere corrompe»). Niente richieste specifiche («Non chiediamo permesso al sistema; ci riprendiamo ciò che ci appartiene»). Con i riferimenti culturali più diversi, da Gandhi a Gene Sharp. Una cocente delusione per Obama. E il sostegno di intellettuali da tutto il mondo, dal premio Nobel Stiglitz a Naomi Klein, Slavoj Zizek e Roberto Saviano.

Alla domanda «Quanto resisterete?» rispondono: «Anche tutta la vita. Non avendo un futuro, siamo qui per inventarcelo». Li hanno chiamati ingenui, ma nella dittatura del cinismo potrebbero essere un antidoto. Se anche otterranno poco, sarà comunque tutto guadagnato. Con la passione che ci mettono, poi, nessun esito è da escludere. Come dicono in America, only the sky is the limit, non c’è limite a dove potrebbero arrivare.

Occupy Wall Street” di Riccardo Staglianò. Dal 15 marzo in libreria. Chiarelettere editore.

Il libro rievoca gli anni dell’emergenza causata dal terrorismo politico, la drammatica situazione nelle carceri e l’applicazione dell’articolo 90 o.p. Ricorda poi la dissociazione politica dalla lotta armata, il superamento dell’emergenza e la costruzione del “carcere della speranza”, Parla delle stragi di mafia, del loro devastante impatto sul sistema giudiziario e penitenziario, della nuova più drammatica emergenza e del regime del carcere duro, il famoso 41 bis o.p., per i detenuti di mafia.

I giorni del dolore la notte della ragione” di Nicolò Amato. Dal 12 marzo in libreria. Armando editore. 

Wikipedia recita: “Steven Gilchrist Glover, meglio noto come Steve-O, nome tratto dal film Fuori di cresta, è un attore statunitense, famoso soprattutto per il suo ruolo nella serie TV Jackass”.

Tutto qui eppure, se si fa un giro sulla rete, i siti dedicati a Steve-O sono migliaia, anche in Italia, così i fan club, i seguaci, gli emuli e gli imitatori. Personaggio di punta della trasmissione di MTV Jackass, Steve-O è presto diventato l’eroe dei telespettatori. Riduttivo chiamarlo stuntman, riduttivo chiamarlo attore, riduttivo anche chiamarlo folle, perché Steve-O è sì tutto ciò, ma è an- che altro: è l’uomo dei gesti assurdi e impossibili, delle gag più irresistibili e delle idiozie più clamorose. Tipo? Farsi tatuare un cuore sulla spalla all’interno di una jeep che a grande velocit, saltella sulle dune, oppure fingere il rapimento di Brad Pitt (con tanto di fuga in furgone) in una trafficata strada di Los Angeles, giocare molto da vicino con il fuoco, buttarsi da ogni mezzo in movimen- to, da qualsiasi altezza tanto per provare il brivido…

Al motto di “Non fatelo a casa” Steve O ha aperto la strada a una nuova idea di reality show e ha immedia- tamente conquistato uno sterminato (e insospettabile) numero di fan. In Italia Jackass è stata a lungo a trasmis- sione di punta di MTV e ancora oggi forum e blog di fa- natici amici di Steve-O si occupano quotidianamente di lui. In questo libro Steve-O spiega perché fa tutto ciò..,

“Professione idiota” di Steven Steve O’Glover. Dal 13 marzo in libreria. Add editore.

Come si affrontano i problemi matematici? O meglio, come si affronta la realtà in termini matematici? I problemi che abbiamo studiato a scuola, infatti, trovano una corrispondenza nelle situazioni di vita quotidiana, la sola differenza rispetto ai banchi di scuola è che qui non dobbiamo ricorrere alle sole formule. La soluzione, infatti, è in un certo senso dentro di noi, nelle capacità innate del nostro cervello di pensare naturalmente in modo logico. Scoprire e sfruttare al meglio queste capacità è una questione di allenamento e, quando a guidarci sono due maestri della divulgazione come Albrecht Beutelspacher e Marcus Wagner, può risultare meno faticoso di quanto si possa temere!
Oltre ottanta rompicapi e enigmi, che spaziano dalla geometria alla logica, dall’algebra al calcolo delle probabilità, senza dimenticare però i giochi e i trucchi magici, spiegati con la chiarezza che contraddistingue i due autori, per farci scoprire il lato divertente della matematica e arrivare finalmente a non averne più paura.

“Matematica senza paura” di Albrecht Beutelspacher e Marcus Wagner . Dal 15 marzo in libreria. Ponte alle grazie editore.

GIALLI, NOIR E THRILLER

Osserva le vite degli altri. Osserva la vita delle donne. Le osserva e finge di vivere al loro fianco. Conosce tutto di loro mentre fugge da se stesso. Da osservatore si innamora di Gillian Ward, donna in carriera, un matrimonio felice, una bellissima bambina. L’osservatore vive una perfetta e felice vita illusoria con lei, a distanza. Finché si accorge dell’inganno che egli stesso ha ordito, finché si accorge che niente è come sembra. Intanto Londra è sconvolta da una serie di efferati omicidi. Le vittime sono donne, uccise in modo sadico. La polizia cerca uno psicopatico, un uomo che odia le donne, uno che le osserva…

«È in grado di entrare nella psicologia dei personaggi, di introdursi nei contesti più aspri e di scavarne in profondità. Una primadonna nel panorama editoriale europeo» Panorama

“Oltre le apparenze” di Charlotte Link. Dal 15 marzo in libreria. Corbaccio editore.

Will Cochrane è un agente dell’MI6 che nessuno all’interno del servizio conosce, tranne il suo referente. Will è semplicemente l’agente segreto più letale del mondo. È un uomo tormentato: orfano di entrambi i genitori, ha visto morire la madre davanti ai suoi occhi quando era poco più che adolescente. Non è soltanto una macchina da guerra: è addestrato a valutare e sfruttare le persone. E deve dare la caccia a un pericolosissimo terrorista iraniano, in un gioco mortale nel quale la fiducia è un bene raro e prezioso, il tradimento è a buon mercato e il prezzo da pagare per chi sbaglia è la vita.

“Spykiller” di Mattew Dunn. Dal 15 marzo in libreria. Longanesi editore.

FANTASY

“Una lettura estremamente coinvolgente. Una scrittura vivace, ironica e sexy.” The Boston Globe

Bride McTierney ha chiuso con gli uomini. Egocentrici e vanitosi, si sono sempre dimostrati incapaci di amarla per ciò che è. L’ultimo ha avuto persino il coraggio di scaricarla con una lettera spedita all’indirizzo di lavoro. Ma anche se si vanta di essere forte e indipendente, Bride non ha mai smesso di sognare l’arrivo di un cavaliere in armatura scintillante. Mai avrebbe però immaginato che invece dell’armatura, il suo cavaliere avrebbe avuto un mantello di pelo fulgido. Vane Kattalakis, infatti, non è ciò che sembra. È un lupo. È uno spietato Cacciatore mannaro. In fuga dai suoi mortali nemici, l’ultima cosa che Vane vorrebbe è una compagna. Le Parche l’hanno però accoppiato a Bride, lasciandogli così appena tre settimane per convincerla che il sovrannaturale esiste e che le loro vite sono strettamente intrecciate. Per quanto rischino di essere brevi…

“Il gioco della notte” di Sherrylinn Keyon. Dal 15 marzo in libreria. Fanucci editore.

Okinawa, 25 luglio. Nessuno aveva mai creduto a suo padre. Invece adesso Karen Grace ha davanti a sé l’indiscutibile conferma delle sue teorie: due enormi piramidi di metallo, emerse dall’oceano in seguito a un violentissimo terremoto, e coperte di scritte in una lingua sconosciuta. Elettrizzata, Karen sfida il coprifuoco per recarsi a studiare quello straordinario reperto, ma un gruppo di uomini armati la sta aspettando…

Guam, 25 luglio. È un’emergenza nazionale quella che costringe Jack Kirkland, ex agente della US Navy, a rientrare in servizio: l’Air Force One è precipitato nel Pacifico, trascinando verso una morte orribile il presidente degli Stati Uniti. Tuttavia, quando giunge sul luogo dell’incidente, Jack non trova traccia né dei superstiti né delle scatole nere: c’è solo un gigantesco pilastro, coperto di scritte in un idioma incomprensibile, che ha attirato a sé i rottami dell’aereo, come se fosse un gigantesco magnete. Jack però capirà ben presto che svelare il mistero di quell’antica colonna è solo il primo passo per fermare la catena di catastrofi naturali che si è abbattuta sulla Terra e che rischia di sterminare l’intero genere umano.

“L’ultima eclissi” di James Rollins. Dal 15 marzo in libreria. Nord editrice.

RAGAZZI

SE ENTRERETE NEL FANTASTICO MONDO DELLA QUERCIA MILLENARIA, SENTIRETE CHE TUTTO È POSSIBILE, E ASCOLTERETE LA VOCE DI UN ALBERO SAGGIO E CORAGGIOSO COME NESSUN ALTRO. C’era una volta una grande quercia, con un fogliame così fitto da dare ospitalità a tantissimi animali del bosco: scoiattoli, uccellini, insetti e anche qualche topolino. La quercia amava tantissimo allietare le giornate di tutti i suoi amici animali raccontando delle storie, e quando arrivava il momento di andare a dormire cullava i suoi ospiti con le sue ammalianti parole. Un bel giorno due piccole bambine andarono a trovarla, e da allora il bosco non fu più lo stesso: la grande quercia misteriosamente si addormentò, adagiando a terra i suoi rami e creando scompiglio fra gli animali… Se la grande quercia non potrà più ospitarli, dove troveranno rifugio?

“La quercia addormentata” di Davide Morosinotto. Dal 15 marzo in libreria. Fanucci editore. 

VARI

Mamma, che buono! risponde a un’esigenza forte della società contemporanea: combattere i disturbi alimentari, in aumento in Italia anche tra i piccolissimi, con un bambino italiano su tre in sovrappeso e il 18% degli adolescenti a rischio anoressia. Il libro si collega idealmente a “Bringing up bébé” di Pamela Druckerman che, trattando gli stessi temi, si è rivelato in America un vero e proprio caso editoriale ed è attualmente in testa alle classifiche di vendita  inglesi e statunitensi. Secondo la tendenza lanciata dalle campagne del Ministero della Salute, della Società Italiana Pediatria e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, l’autrice offre ai genitori una guida ricca di ricette gustose e consigli pratici e salutari per riuscire finalmente a mettersi tutti insieme a tavola con piacere e in serenità. Suddiviso in 7 capitoli che seguono la crescita del bambino da 6 mesi a 14 anni, il libro contiene ricette in parte tradizionali, in parte elaborate secondo nuove tendenze nutrizionali. Semplici ma mai banali, allargano progressivamente l’esperienza del cibo nei bambini. Non mancano tanti suggerimenti su: uso delle mani e delle posate, testardaggine e buone maniere a tavola, coinvolgimento dei bambini nel fare la spesa e nel cucinare, cibo consumato fuori casa e cibo-spazzatura…

“Mamma, che buono!” di Rosita Ghidini Bosco. Dal 15 marzo in libreria. Vallardi editore.

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