Novità in uscita dal 4 al 10 ottobre

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Atlante di un uomo irrequieto di Christoph Ransmayr

Feltrinelli

Ho visto…”: così iniziano tutti i settanta episodi di questa narrazione; lo sguardo partecipe e al tempo stesso distaccato di Ransmayr guida il lettore attraverso continenti, epoche, paesaggi del nostro pianeta vicini e lontanissimi, dai vulcani di Giava ai ghiacci del Polo Nord, dalle rapide del Mekong alla corrente del Danubio, dai passi dell’Himalaya all’isola degli ammutinati del Bounty. La concatenazione dei racconti crea una nuova geografia mentale del mondo, che in un susseguirsi di immagini vertiginose fotografa la vita, la morte e il destino dell’uomo sotto tutte le latitudini. 
La potenza poetica della lingua, l’esattezza, l’attenzione estrema al dettaglio, lo sguardo imperturbabile fanno di questo libro un gioiello della letteratura e un imperdibile invito al viaggio.
Uno dei più grandi autori in lingua tedesca è anche un grande viaggiatore e con Atlante di un uomo irrequieto ci regala un meraviglioso giro del mondo in settanta racconti brevi.

Ognuno potrebbe di Michele Serra9788807031618
Feltrinelli

Perché la parola “io” è diventata un’ossessione?
Perché fare spettacolo di ogni istante del proprio vivacchiare? Giulio non lo sopporta, e soprattutto non lo capisce. Si sente fuori posto e fuori tempo. 
Ma di questa sua estraneità non si compiace: sospetta di essere un “rompiballe stabile”, come lo definisce la fidanzata Agnese. 
In un’imprecisata pianura che fu industriale e non è quasi più niente, Giulio si aggira in attesa che qualcosa accada. Per esempio che qualcuno gli spieghi a cosa servono, se non a perdersi meglio, le rotonde stradali; o che qualcuno compri il capannone di suo padre, che fu un grande ebanista. Una bottega un tempo florida e adesso silenziosa e immobile, come un grande orologio fermo. 
Scritto quasi solo al presente, come se passato e futuro fossero temporaneamente sospesi, Ognuno potrebbe è il rimuginare sconsolato e comico di un vero e proprio eroe dell’insofferenza. 
Un viaggio senza partenza e senza arrivo che tocca molte delle stazioni di una società in piena crisi. Nella quale la morte del lavoro e della sua potenza materiale ha lasciato una voragine che il narcisismo digitale non basta a riempire.
Mi sono perso a pochi chilometri da casa, lungo le strade che percorro da una vita.

81HoGkLbFwL._SL1500_9 giorni di Gilly Macmillan
Newton Compton Editori
Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio Ben, di soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi della stampa e le telecamere delle TV che seguono lo sviluppo del caso e le stanno con il fiato sul collo. È vero, ha commesso una leggerezza: ha perso per un attimo di vista Ben e lui è sparito e ora tutto il Paese pensa che lei sia una madre sprovveduta e vada condannata. Ma cosa è successo veramente in quel tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso il figlio, le sempre più serrate indagini della polizia e la pubblica gogna dei media, Rachel deve affrontare un’altra agghiacciante realtà: tutto quello che sa di sé e dei suoi cari si rivela una gigantesca bugia. E non c’è più nessuno, nemmeno nella sua famiglia, di cui la donna possa fidarsi. Il tempo stringe e forse il piccolo Ben potrebbe essere ancora salvato, ma l’opinione pubblica ha già deciso. E tu, da che parte starai?

I cavalieri della tavola zoppa di Marie Phillips91f4rNi8BRL._SL1500_
Guanda editori

Dopo il grande successo del romanzo d’esordio Per l’amor di un Dio, torna la brillante scrittrice inglese e trasforma il ciclo arturiano in un romanzo esilarante.
Cosa succede se, giunta a tarda sera alla corte di Re Artù per chiedere aiuto, una damigella in difficoltà, Lady Elaine du Mont, si deve accontentare dell’unico cavaliere ancora disponibile? E se questo cavaliere, oltre a essere un po’ in là con gli anni, con i capelli grigi e le ginocchia scricchiolanti, non è nemmeno uno dei famosi cavalieri della Tavola Rotonda, ma solo uno di quelli relegati alla Tavola Zoppa, la tavola mai raccontata da poeti e cantastorie, quella rettangolare, posta nell’angolo più buio della Sala Grande di Camelot? Be’, ci si accontenta, appunto, tanto non c’è alternativa, e Sir Humphrey, dal canto suo, è ben felice di rimettersi in sella.
Nel frattempo un’altra damigella, Martha di Puddock, è in fuga: scappa dal matrimonio che le è stato imposto con l’odioso principe Edwin di Tuft. L’incontro con la Sostituta del lago (la Signora del Lago, quella vera, manco a dirlo, se n’è andata da qualche parte con Merlino) la obbliga a impegnarsi però in un’altra impresa: ritrovare il fratello a lungo creduto morto.
Tra unicorni, spade magiche, elefanti, un insolito gigante nano e un fantomatico Cavaliere Nero, le due storie si intrecciano creando equivoci e situazioni esilaranti, nel segno della migliore tradizione inglese, con echi che vanno dalla Commedia degli errori shakespeariana ai Monty Python…

81Qhhi2cCZL._SL1500_Lola Bensky di Lily Brett
Edizioni e/o

Basato sulla vera esperienza dell’autrice da giovane come giornalista rock e figlia di sopravvissuti dell’Olocausto, Lola Bensky è un romanzo di straordinaria vivacità e anche una ricostruzione di un’epoca e di personaggi che hanno cambiato il nostro modo di vivere. Lola Bensky è una diciannovenne australiana che uno scherzo del destino precipita a Londra nel mezzo del momento più creativo della storia del rock e del cambiamento dei costumi. È il 1967 e Lola, inviata di un giornale rock australiano, si trova a intervistare i mostri sacri di quella rivoluzione, mentre è alle prese con continue stravaganti diete per combattere il sovrappeso che l’accompagnerà tutta la vita. Così prende il tè a casa di Mick Jagger (anche lui allora ventenne), presta le ciglia false a Cher, poi si sposta in California dove fa amicizia con un gentilissimo Jimi Hendrix, scambia confidenze sul sesso con Janis Joplin e odia Jim Morrison che se la tira. Ma Lola è anche la ragazzina provinciale di Melbourne con i genitori ebrei sopravvissuti alla fame e ai maltrattamenti nei campi nazisti e fissati con il peso della figlia. Questo senso di colpa ereditato dai genitori sopravvissuti e “trasformato” in bulimia e sovrappeso s’incontra stranamente con la vita sregolata e totalmente nuova che condivide con gli eroi della rivoluzione degli anni Sessanta. Ma sarà proprio la sua posizione “eccentrica” all’interno di un mondo anch’esso eccentrico, a darle la possibilità di uno sguardo particolarmente acuto su quello che sta succedendo e a trasformare la sua vita in un’incredibile avventura.

Frankestein a Baghdad di Ahmed Saadawicopertina_1521
Edizioni e/o
Vincitore del Prize for Arabic Fiction (il Booker arabo) nel 2014, tra 180 candidati provenienti da 15 diversi paesi arabi. L’autore a ottobre parteciperà a Ferrara al Festival di Internazionale. Il romanzo è ambientato a Baghdad durante l’occupazione americana nel 2005-2006. La città è costellata di esplosioni kamikaze, percorsa da violenze settarie tra sciiti e sunniti e altri gruppi, priva di un ordine statale e civile vero e proprio, immersa nella precarietà economica. In altre parole un caos in cui si muovono decine di personaggi: dal rigattiere alcolizzato allo speculatore immobiliare, dal giornalista spregiudicato agli affaristi dei mercati neri, dalle vecchiette agli esponenti di varie religioni. C’è quindi una descrizione dettagliata e realistica della vita della città, ma c’è anche un element surreale: qualcuno raccoglie e mette insieme i pezzi di cadaveri prodotti dalle esplosioni e crea un Frankenstein, un mostro che comincia a vivere e a vendicare le vittime. Un po’ alla volta questo mostro, su cui indagano inutilmente polizia e giornali, terrorizza la popolazione di Baghdad, passando a colpire anche innocenti. Il romanzo si muove a cavallo fra il romanzo sociale e le più cupe atmosphere dei classici dell’horror, raccontando la guerra e la violenza con lucidità e ferocia.

cop-low-eco-lontana-delle-onde-del-nord-64F4VC8AL’eco lontana delle onde del nord di Corina Bomann
Giunti Editore
Dopo la dolorosa separazione dal marito, Annabel si trasferisce con la figlia Leonie sull’isola di Rügen, nel Mar Baltico. In una magnifica casa sulla costa, circondata da scogliere di gesso e lunghe spiagge incontaminate, con un nuovo lavoro in un hotel del posto, Annabel è certa di poter ritrovare la serenità. Finché un giorno, nel porto di Sassnitz, scorge una vecchia barca a vela con una scritta sbiadita sul fianco: La Rosa delle Tempeste. Un nome che suscita in lei un’attrazione immediata e irresistibile. Accarezzando il sogno di comprare la barca, per restaurarla e trasformarla in un caffè sull’acqua, Annabel si imbatte nell’affascinante Christian Merten, anche lui interessato all’acquisto. La scoperta di una lettera nascosta nella stiva mette ben presto Annabel e Christian sulle tracce di una donna che, oltre trent’anni prima, proprio su quella barca, era fuggita dalla Germania Est. La barca nasconde un oscuro segreto, prima della caduta del muro di Berlino, veniva usata per trasportare i fuggitivi della DDR. Ma Annabel non può immaginare che nella Rosa delle Tempeste sia sepolto un segreto che ha segnato tragicamente anche la sua infanzia. E che potrebbe cambiare per sempre il suo futuro.

Dormiremo da vecchi di Pino Corrias narrativa9788861907911
Edizioni Chiarelettere

Oscar Martello, il produttore della Incudine Film, viene dalla strada e ha scalato il Supermondo sino in cima. Ha la faccia da bandito scavata dall’insonnia.
Vive di corsa, pensa di corsa. Per salvare il suo film ha un piano. Per salvarsi da Roma no.
Andrea Serrano, il suo migliore amico, sceneggia amori e omicidi per vivere. Sa come trasformarli in
cibo per gli spettatori. Conosce i tre tempi del cinema, ma ha imparato che nulla vale quello luminoso
dell’intervallo.
Jacaranda Rizzi è l’attrice. Ha gli occhi color miele e un vuoto da riempire. Il vuoto è il suo segreto che da molti anni la tormenta. Vorrebbe un destino da governare e ha una vendetta da compiere. Ma non ha un posto al mondo dove guarire. Radiografia della nuova dolce vita romana, più amara di sempre. Cronaca di un’amicizia avvelenata dal tradimento. Di un amore che diventa cinema. Di costose solitudini senza rimedio. Di personaggi senza scampo. Il Tevere che sempre scorre è la didascalia che li accompagna.

capelli harold roux lightI capelli di Harold Roux di Thomas Williams
Fazi Editore

Aaron Benham insegna letteratura inglese in un’università del New England. Ha una bella casa nei sobborghi residenziali della città, una moglie e due figli che stanno diventando grandi – ed è nel pieno di una crisi di mezza età. Ha preso un anno sabbatico e sta cercando di scrivere un romanzo che non riesce a scrivere, continuamente distratto dalle persone che ama e che hanno bisogno di lui e dai ricordi che continuano ad affiorargli alla mente, dalla nostalgia, dai rimpianti. Il suo romanzo, I capelli di Harold Roux, è «una semplice storia di seduzione, stupro, follia e omicidio», come lo definisce lui stesso. Allard, il protagonista, ha poco più di vent’anni ed è appena tornato dalla seconda guerra mondiale. Non ha dubbi sulla bestialità dell’uomo, non crede nella violenza ma è spaventato dalla gioia che a volte il pensiero della violenza gli procura. Vuole diventare uno scrittore, sogno che condivide con Harold Roux, suo compagno di università e rivale intellettuale, che ha perso i capelli durante la guerra e indossa un terribile parrucchino; entrambi corteggiano Mary, una ragazza bellissima e naïve – l’innocente, onesta, dolce America, la ragazza della porta accanto –, ma Allard è anche attratto da Noemi, la sua compagna di stanza, una militante comunista di buona famiglia che, come ogni ragazza borghese, conosce il linguaggio preciso del contatto fisico. Più Aaron mescola passato e presente e il romanzo prende forma, più appaiono in controluce I suoi stessi anni al college, le sue inquietudini di allora, i ricordi di un gruppo di amici abbastanza giovani da ricordare la cacciata dal paradiso. Vincitore nel 1975 del National Book Award, il Massimo riconoscimento letterario americano, I capelli di Harold Roux è uno straordinario esperimento di romanzo nel romanzo, ma soprattutto una potente riflessione sul potere della narrazione, su come le storie e il processo creativo con cui le raccontiamo ricostruiscono il passato e la memoria e contribuiscono a definire chi siamo.

Nonostante tutto di Francesca Vignali Albergottinonostante tutto
Fazi Editore

Dodici personaggi per dodici storie: una più appassionante dell’altra, una più cruda dell’altra. Così si apre questo potente romanzo d’esordio in cui, come in un girotondo, Susy (intrepida ragazza di una certa età) è la moglie di Carlo (un playboy disarmato), che è padre di Leonardo (un uomo che sembra triste, e infatti lo è), che è in cura da Paola (un’abile psicologa, purtroppo innamorata di lui), madre di Camilla (la ragazzina alla quale non manca niente) e di Gianmaria (la promessa del calcio) nonchè moglie di Edoardo (un ingegnere che funziona) che, a sua volta, ha un’amante, Rebecca (la donna sola), ex fidanzata di Andrea (un uomo pentito), convivente di Irina (una gran bella ragazza), ex amica di Peppe (un uomo ricco che suda tanto), sposato da anni con Gloria (la brava moglie). Un libro vero e amaro che, con occhio lucido e senza pregiudizi, descrive vite apparentemente slegate ma in realtà vicine. Dalle vicende dei protagonisti, il cui ritratto è sempre completato e a volte addirittura ribaltato da quello successivo, a sottolineare l’incomunicabilità e la solitudine del tempo presente, emerge una visione cupa e quasi cinica della vita, anche se a venir fuori, alla fine, è l’idea che “nonostante tutto” ci possa ancora essere speranza e addirittura amore. Nella seconda parte, che corre verso un’imprevista risoluzione, il finale tragico avvicinerà i personaggi di questo romanzo bruciante attraverso una scrittura calda, emozionante, che finirà per capovolgere lo stile volutamente secco, freddo e un po’ asettico dei racconti iniziali, proprio a dimostrare che, non appena si liberano le emozioni, la visione delle cose, a volte, cambia completamente.

 

Tevis_Solo il mimoSolo il mimo canta al limitare del bosco di Walter Trevis
Minimum Fax
Siamo nel 2467 e da diverse generazioni sono i robot a prendere ogni decisione, mentre un individualismo esasperato regola la vita dell’uomo: la famiglia è abolita, la coabitazione vietata e ognuno assume quotidianamente un mix di psicofarmaci e antidepressivi. I suicidi sono in aumento, non nascono più bambini e la popolazione mondiale sta avviandosi all’estinzione. Simbolo e guardiano dello status quo è Spofforth, androide di ultima generazione che agogna un suicidio che gli è però impedito gli dalla sua programmazione. A lui si contrapporranno Paul Bentley, un professore universitario che, riscoperta casualmente la lettura dimenticata da tempo, grazie ai libri apprende l’esistenza di un passato e la possibilità di un cambiamento, e Mary Lou, che sin da piccola ha rifiutato di assumere droghe pur di tenere gli occhi aperti sulla realtà. Tevis si muove dall’incrocio di queste tre vite creando una distopia postmoderna sulle inquietudini dell’uomo, dove la tecnologia senza controllo si trasforma da risorsa a pericolo.

Quando all’alba saremo vicini di Kristin Harmel??????????????????????????????
Garzanti
È quasi sera, l’aria è tiepida e le sfavillanti luci della quarantottesima strada si stanno accendendo una per una. A Kate sembra quasi che stiano indicando il percorso del suo cammino. Non le manca proprio niente per essere felice: ama il suo lavoro di musicoterapeuta e, a casa, il suo compagno Dan la sta aspettando per portarla alla grande festa che ha organizzato per festeggiare il loro fidanzamento. Ma anche se non riesce a confessarlo nemmeno a se stessa, Kate non ha ancora superato il dolore che si nasconde nel suo passato. Perché dodici anni prima l’uomo che amava più di tutti al mondo, Patrick, suo marito se n’era andato all’improvviso, proprio prima di confidarle un segreto che avrebbe cambiato per sempre la loro vita. Kate non è mai riuscita a capire di cosa si trattasse. Eppure adesso, quando tutto sembra lontano, Patrick inizia ad apparirle in sogno. È insieme a una bambina, e stanno cercando di dirle qualcosa. All’inizio Kate crede sia solo un incubo. Ma quando durante una lezione di musicoterapia incontra una bambina, identica a quella del sogno, capisce di non potere più ignorare il passato. Perché negli occhi di quella bambina si nasconde una rivelazione sconvolgente, un segreto lontano, forse lo stesso che Patrick avrebbe voluto rivelarle anni prima. E che adesso forse può far guardare Kate al futuro con occhi nuovi. Occhi pieni di luce e gioia, come quelli che brillano di fronte a una nuova alba.

Harris-Il canto del ribelleIl canto del ribelle di Joanne Harris
Garzanti

Per Loki, il dio delle fiamme, intelligente, affascinante, ingannatore, spiritoso, l’accoglienza ad Asgard non è delle migliori. Nella città dorata che s’innalza nel cielo in fondo al Ponte dell’Arcobaleno, dove vivono le donne e gli uomini che si sono proclamati dèi, tutti diffidano di lui, che ha nelle vene il sangue dei demoni. Malgrado la protezione di Odino, Loki ad Asgard continua a non essere amato: quello è il regno della perfezione, dell’ordine, della legge imposta. Entrare definitivamente nella schiera delle divinità più importanti, per lui, è impossibile: non solo gli viene impedito, è la sua stessa natura ribelle a impedirglielo.
Ma arriva il momento della sua riscossa. Il mondo delle divinità è agli sgoccioli, una profezia ne ha proclamato la fine imminente. E Loki potrà mettere le sue capacità al servizio di Asgard e dei suoi abitanti. È lui che si adopera, con la sua astuzia, per trarre in salvo Thor e compagni. Ma gli dèi sono capricciosi, volubili e di certo non più leali di Loki. Adesso è giunta per lui l’ora di decidere da che parte stare, chi difendere e contro chi muovere battaglia. E di scoprire se i suoi poteri e la sua astuzia possono davvero salvarlo dalla fine che minaccia i Mondi e le creature, umane e divine, che li abitano.
Joanne Harris ci porta nelle atmosfere piene di fascino della mitologia nordica: le divinità buone e cattive, i popoli in lotta tra loro, le forze oscure, le città fantastiche e le battaglie sanguinose. Protagonista assoluto è Loki, il dio temuto ed esiliato da tutti che cerca il suo riscatto: è lui a raccontarci la sua versione dei fatti, secondo una prospettiva diversa da quella che abbiamo conosciuto sin qui. Preparatevi a scoprire Odino, Thor e le altre divinità norrene come non li avete mai conosciuti.

La casa di Parigi di Elizabeth Bowen4542601
Sonzogno

Siamo a Parigi, in inverno, la Grande guerra è finita da poco, aleggia sulla città un’atmosfera cupa e vischiosa. Alla Gare du Nord scende Henrietta, undici anni, con in mano la sua scimmietta di pezza. Viene a prenderla la signorina Fisher, un’amica di famiglia che la ospiterà per una intera giornata in un elegante appartamento, in attesa di farla ripartire per il Sud della Francia. In quella casa borghese, dal confortevole odore di pulito, Henrietta si imbatte in una gradita sorpresa: c’è un suo coetaneo, il fragile Leopold, avviato verso un futuro incerto. Tra i due bambini, estremamente sensibili e inquieti, dopo l’iniziale diffidenza, si accende la curiosità: di ciascuno nei confronti dell’altro, e di entrambi verso il misterioso mondo degli adulti. I due fanciulli, grazie agli indizi disseminati attorno a loro, rivivono, tra immaginazione e realtà, le tormentate storie d’amore dei grandi, in particolare quella scandalosa tra la madre di Leopold e il suo padre naturale. Acclamato come un classico al momento della pubblicazione (1935), La casa di Parigi, oltre a mettere in scena una rovente passione sentimentale, è un acuto studio psicologico e un esercizio di finezza letteraria sulla prima irruzione del dolore, sulla scoperta del sesso e sulla perdita dell’innocenza.

3172200La donna che volevo essere di Diane von Furstenberg
Marsilio

Una storia sorprendente che ripercorre l’infanzia a Bruxelles e i suoi giorni di bambina, le feste sfrenate allo Studio 54 di New York negli anni ’70 dove amava presentarsi da sola, con gli stivali da cowboy, il breve, appassionato e turbolento matrimonio col principe Egon von Furstenberg, fino allo straordinario successo come stilista con il suo wrap dress. Un abito semplice e geniale, facile da indossare, sexy ma non troppo vistoso, disegnato quarant’anni fa, che ha cambiato il modo di vestire delle donne e che sfida il tempo e l’evoluzione delle mode, visto che sono ancora in tante a portarlo, da Michelle Obama a Amy Adams nelle scene di American Hustle. Con estrema onestà e saggezza, Diane von Furstenberg indica il difficile percorso che bisogna intraprendere per diventare una donna, «una donna che sia indipendente e che non debba mai dipendere da un uomo per pagare le bollette». Lei ci è riuscita. Ha realizzato i suoi sogni, ha vissuto le sue fantasie, ha avuto quello che voleva. E non ha paura di raccontare la sua vita voltandosi indietro. Il ritratto coraggioso e affascinante di una persona determinata a ritagliarsi un’identità tutta sua e che, dopo aver raggiunto l’obiettivo, si dedica ad aiutare giovani donne affinché ognuna di loro sappia che può diventare la donna che vuole essere.

Affari d’oro di Madeleine Wickham3Dnn+9_2C_med_9788804655749-affari-d-oro_original
Mondadori

Liz e Jonathan Chambers sono in un momento difficile della loro vita. Entrambi insegnanti, non riescono a vendere la loro casa, hanno acquistato una scuola privata al cui interno hanno ricavato la loro nuova abitazione e così si ritrovano presi tra due mutui, con i debiti che aumentano e una figlia adolescente infelice, Alice, afflitta dai problemi della sua età, che tutto avrebbe voluto fare tranne che traslocare. Ma ecco che arriva Marcus Witherstone, un facoltoso agente immobiliare, che si offre di aiutarli. Marcus conosce gli affittuari che fanno al caso loro, la supermodaiola PR Ginny e il quasi-famoso attore Piers, che si trasferiranno a casa di Liz e Jonathan e tutto si aggiusterà. Ma ben presto tra Marcus e Liz scocca la scintilla, Jonathan è perso nel suo lavoro e nessuno si accorge che la giovane Alice ha una passione sconsiderata per Piers e Ginny… Quanti guai in arrivo!

All aria aperta_Sovra.inddAll’aria aperta di Hape Karkeling
Corbaccio

Quando muore una madre, il bambino che le sopravvive ha solo due possibilità: morire di dolore, di pena e di rabbia, oppure diventare un incorreggibile ottimista. Io ho scelto quest’ultima strada.

Potrebbe essere la storia di un’infanzia normale di un bambino degli anni sessanta. Con un po’ più di verde a disposizione di oggi, giochi in cortile anziché davanti alla PlayStation, merende dai nonni, il miracolo della televisione che diventa a colori, una famiglia allargata presente e variegata… E in parte lo è, anche se poi Hape Kerkeling è diventato un adulto un po’ «speciale», forse il più famoso attore comico tedesco. E in parte no, perché nella vita di Hape bambino c’è una cesura segnata da un evento «indicibile»: il suicidio della madre.
Kerkeling racconta questa storia, che è una storia terribile, ma anche lieta, perché le figure femminili che lo hanno accudito, le nonne e le zie, hanno saputo dargli quell’amore di cui aveva bisogno e quella normalità a cui aveva diritto, e perché fra le macerie del suo «personale dopoguerra» Kerkeling ha salvato, per salvarsi, la sua innata vena comica e l’ha trasformata, da infantile e spensierata, in virtuosismo d’attore.
All’aria aperta è un libro sincero, emozionante, che va dritto al cuore.

SAGGISTICA

La legge del contrario di Oliver Burkeman3Dnn+10_1B_pic_9788804656401-la-legge-del-contrario_original
Mondadori

La nostra cultura è ossessionata dalla ricerca della felicità, per raggiungere la quale basterebbe, secondo la maggior parte dei manuali di self-help, pensare positivo, allontanando dalla mente gli spettri della tristezza e dell’insuccesso. Tuttavia, ben pochi dei numerosi vantaggi della vita sembrano in grado di migliorare il nostro umore: la ricchezza – per chi ce l’ha – non è necessariamente sinonimo di felicità; amore, famiglia e lavoro sono spesso fonte di gioia ma anche di una notevole quantità di stress; non riusciamo nemmeno a metterci d’accordo sul significato della parola felicità.
Siamo dunque condannati a una ricerca infruttuosa? Oppure la affrontiamo nel modo sbagliato? E se fosse il nostro sforzo costante di essere felici a renderci così frustrati?
Secondo Oliver Burkeman, giornalista inglese ironico e irriverente, sono proprio i nostri continui tentativi di eliminare tutto quanto è negativo – l’incertezza, il fallimento, la malinconia – a farci sentire così insicuri, ansiosi, infelici. Al contrario, accettare l’insuccesso e aprire il nostro orizzonte all’idea della morte può aiutarci a stare bene e, soprattutto, a capire cosa intendiamo per felicità.
In queste pagine affascinanti, Burkeman ci presenta un insolito gruppo di persone – psicologi sperimentali e buddisti, esperti di terrorismo, maestri spirituali, consulenti aziendali, filosofi – che condividono un’unica e sorprendente prospettiva sulla vita: il «pensiero positivo» e l’ottimismo incrollabile non sono la soluzione, ma una parte del problema, ed esiste una «via negativa» alla felicità e al successo che comporta l’accettazione del fallimento, del pessimismo, del rischio e dell’insicurezza. Insomma, di ciò che passiamo la vita a cercare di evitare.
Provocatorio, controintuitivo e stimolante, La legge del contrario è un inno al potere del pensiero negativo.

 

3Dnn+9_2C_med_9788804656333-erano-ragazzi-in-barca_originalErano ragazzi in barca di Daniel James Brown
Mondadori

Il pomeriggio del 14 agosto 1936 a Berlino, sullo specchio d’acqua del Langer See, sotto gli occhi di Adolf Hitler e di una folla immensa si svolge la finale dell’otto maschile, la gara di canottaggio più attesa dell’XI Olimpiade. In sesta corsia, la meno favorevole, l’equipaggio statunitense si prepara a coronare un sogno incredibile, la conquista della medaglia d’oro, in uno dei più emozionanti e sorprendenti trionfi negli annali della specialità.
Solo pochi mesi prima, nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulle possibilità di vittoria della squadra dell’Università di Washington, formata da ragazzi di umili origini, figli di un’America messa in ginocchio da una spaventosa crisi economica. Eppure, spinti dall’insopprimibile desiderio di cambiare un destino apparentemente segnato, gli studenti della Washington sostengono senza battere ciglio allenamenti sfiancanti in condizioni climatiche proibitive e, grazie all’aiuto di tecnici esperti e inflessibili, ma ricchi di umanità, imparano a superare individualismi e gelosie, e a fidarsi ciecamente l’uno dell’altro, trasformandosi in una delle migliori squadre di canottaggio di tutti i tempi.
Tra questi ragazzi spicca Joe Rantz, entrato nell’equipaggio per guadagnare un po’ di autostima e trovare il proprio posto nel mondo insieme alla sua adorata Joyce. Per lui in particolare, con una dolorosa vicenda familiare alle spalle, la disciplina imposta dallo sport agonistico traccia il faticoso percorso verso la maturità, dandogli l’orgogliosa consapevolezza – ancora ben viva settant’anni dopo – di aver compiuto un’impresa memorabile.
Alla luce di una grande mole di documenti dell’epoca – quotidiani, giornali radio, notiziari cinematografici, diari privati – e di interviste e colloqui con i protagonisti e i loro parenti e amici, Daniel James Brown racconta con la passione e la leggerezza del romanziere una pagina di storia sportiva troppo a lungo ignorata, tracciando dapprima il fedele ritratto di un’America che tenta faticosamente di uscire dalla Grande Depressione, e poi, attraversato l’oceano, descrivendo la straordinaria avventura vissuta da nove ragazzi dello Stato di Washington in una ventosa giornata dell’estate 1936 nella Berlino nazista. Un raggio di luce alla vigilia di uno dei periodi più bui dell’umanità.

La notte di Sigonella di Bettino Craxi3Dnn+9_2C_med_9788804658634-la-notte-di-sigonella_original
Mondadori
È lunedì 7 ottobre 1985 quando, dal cuore del Mediterraneo, rimbalza fino a Göteborg, in Svezia, un SOS dalla nave da crociera italiana Achille Lauro: 545 persone sono state sequestrate da un gruppo di terroristi palestinesi.
La prima risposta del governo italiano è di carattere militare: prepararsi al peggio e attrezzarsi ad assaltare la nave. Ma il presidente del Consiglio Craxi, la cui prima preoccupazione è salvare gli ostaggi, vuole innanzitutto giocare le carte politiche e diplomatiche in suo possesso.
Dopo una lunga sequela di colpi di scena e di eventi drammatici, come l’uccisione di Leon Klinghoffer, un cittadino americano disabile, i terroristi vengono intercettati su un Boeing 737 dell’EgiptAyr da quattro caccia F-14 statunitensi e obbligati a dirigersi verso l’Italia. Ronald Reagan in persona chiede l’autorizzazione all’atterraggio nella base NATO di Sigonella, in Sicilia, e l’immediato trasferimento in America degli assassini.
L’atterraggio avviene alle 00.16 dell’11 ottobre: comincia così «la notte di Sigonella».
Sigonella è suolo italiano, così come italiana è la nave in cui è stato commesso il crimine: l’Italia ritiene pertanto che il caso sia soggetto ai poteri della sua giurisdizione. Gli USA sono di parere opposto, essendo americano il cittadino ucciso. Il veivolo con a bordo i terroristi e due mediatori dell’OLP ripartirà per Roma, seguito da aerei non identificati. Dopo ore di febbrili trattative i mediatori lasceranno l’Italia su un aereo di linea iugoslavo, all’insaputa però del ministro della Difesa Spadolini, provocando, oltre a uno strappo significativo tra Italia e Stati Uniti, una crisi di governo. I sequestratori saranno invece assicurati alla giustizia italiana.
In questo libro, il racconto di Craxi – costruito a partire dai suoi discorsi parlamentari, dalle conferenze stampa, dalle lettere, e anche da documenti e appunti inediti, come la documentazione del CESIS e del SISMI, i report delle conversazioni avute con l’Achille Lauro, fino alle intercettazioni del Mossad e ai dispacci del Dipartimento di Stato americano – ci consegna un affresco preciso e puntuale degli avvenimenti.
Craxi, con il suo diniego coraggioso, dimostrò che i vincoli dell’Alleanza atlantica e gli stretti legami di amicizia con gli Stati Uniti potevano e dovevano coesistere con principi di giustizia internazionale.
Egli attribuiva importanza vitale alla stabilità e alla pace nel Mediterraneo e nel Medio Oriente; per lui, infatti, lo sviluppo e la stessa esistenza dell’Europa erano indissolubilmente legati alla possibilità di perseguire nella regione uno sviluppo condiviso che favorisse l’integrazione delle economie e l’avvicinamento delle civiltà.
Le cose, poi, sono andate diversamente, sino alle tragedie dei nostri giorni.
«La notte di Sigonella» rimane comunque impressa in maniera indelebile come una storia di coraggio, di orgoglio nazionale ma anche di umanità, coerenza e lungimiranza politica.

 

il-cielo-sopra-linferno_7035_Il cielo sopra l’inferno di Sarah Helm
Newton Compton Editori

Maggio 1939. Centinaia di donne – casalinghe, dottoresse, cantanti d’opera, politiche, prostitute –, provenienti da un carcere comune, raggiunsero prima in treno e poi su camion un luogo nascosto nei boschi a nord di Berlino. Attraversarono, poi, gli enormi cancelli di ferro tra gli insulti, le urla, i latrati dei cani e le percosse delle guardie. Erano le prime prigioniere di Ravensbrück, il nuovo campo di concentramento femminile “modello” ideato da Heinrich Himmler. In sei anni vi furono rinchiuse 130.000 donne, provenienti da più di venti Paesi in tutta Europa. Erano di diversa estrazione, nazionalità, credo politico; solo poche tra loro erano ebree: Ravensbrück serviva ai nazisti per eliminare tutti “gli esseri inferiori”. Zingare, esponenti della Resistenza, nemiche politiche vere o presunte, disabili, “pazze” dovettero sopportare privazioni, sevizie, malattie, lavori forzati, esperimenti “medici” ed esecuzioni sommarie. Negli ultimi mesi di guerra il lager divenne un campo di sterminio, perché era necessario far sparire in fretta “le prove” della sua reale funzione ed entro l’aprile del 1945 vi vennero trucidate tra le 30.000 e le 90.000 donne, molte con i loro bambini. Per anni, fino alla fine della Guerra Fredda, la verità su Ravensbrück è rimasta nascosta. Grazie a interviste esclusive e documenti inediti, Sarah Helm ci offre una vivida ricostruzione e una testimonianza indimenticabile di uno dei capitoli più tristi della nostra Storia.

Jefferson e Mussolini di Ezra PoundCopertina_Pound_Jefferson e Mussolini_LD
Bietti

Scritto direttamente in italiano, questo pamphlet sancisce la definitiva e inequivocabile vicinanza intellettuale di Ezra
Pound al Regime mussoliniano. Nel Duce il poeta statunitense vide un continuatore dell’opera del Presidente Americano Thomas Jefferson, che – come l’autore – sempre si batté per la salvaguardia del potere politico dall’usura e dalla speculazione. Tra le righe di questo testo «maledetto» il lettore non troverà solo materiale
per ricostruire la sfaccettata personalità di uno dei fondatori del modernismo novecentesco, ma anche diversi spunti per comprendere la nostra attualità, dominata da nuovi signori dell’oro che giocano con i destini dei popoli.

E io lo nacqui di Massimiliano ScuriattiCopertina Totò_LD
Bietti

Chi era davvero Totò? Un comico improvvisato guidato dal solo istinto, come si è soliti immaginarlo, o forse un discendente di Pulcinella formatosi secondo la più rigorosa disciplina teatrale? Questo saggio, che ripercorre tutta la vita e la carriera di Antonio de Curtis – dai difficili esordi nei teatri napoletani al successo – si pone il fine di superare certe obsolete convinzioni sulla sua recitazione: attraverso le parole di attori e registi, che con l’artista hanno lavorato e che lo hanno conosciuto intimamente, e con frequenti rimandi al Varietà, alla Rivista, al Cinema e alle Avanguardie storiche, si delinea un ritratto ben lontano dai luoghi comuni. È così possibile conoscere il Totò più autentico, l’uomo dietro la Maschera e il professionista della comicità, e scoprire a cosa attingono le radici culturali che hanno portato il Principe della comicità italiana alla fama mondiale.

 

roccaINDIETROcoverNon si può tornare indietro di Christian Rocca
Marsilio

I trenta-quarantenni sembrano aver finalmente preso il potere in Italia. Non sono stati cooptati né omaggiati di «quote generazionali». Se lo sono conquistato da soli. Il problema adesso è: che cosa farsene. La rivista «IL», con gli interventi raccolti in questo libro dal direttore Christian Rocca, ha provato a dare una risposta senza demagogia né spirito pedagogico. Senza prendersi troppo sul serio, spesso parlando d’altro, con l’idea che la migliore fotografi a della società non sia l’analisi sociologica né il «pastone politico», ma il racconto brillante dei consumi, delle tendenze e delle passioni culturali contemporanee. Le diverse voci che danno vita a questo volume hanno molto da dire: si misurano con temi quali gli intellettuali del XXI secolo, il modo di vivere le diverse età dell’esistenza, la dimensione delle «città visibili», la narrazione politica, la famiglia moderna, il giornalismo. Così, ad esempio, Lorenzo Jovanotti compone un sonetto rap che invita ad abbracciare «la crescita gustosa», senza lasciarsi irretire dalla retorica della decrescita felice; Giuliano da Empoli e Andrea Romano tracciano il percorso per «uscire dal ventennio perduto» e voltare pagina; Annalena Benini racconta la «dissoluzione dell’età adulta»; Arianna Giorgia Bonazzi e Arnaldo Greco la realtà di un matrimonio di oggi; Andrea Minuz il diffuso tic di attribuire qualsiasi colpa al liberismo; Alberto Mingardi l’«ideologia del chilometro zero»; Camilla Baresani il «popolo di spadellatori» che siamo diventati; Claudio Cerasa la sua visione del «Backstage Chigi»; Mattia Feltri il 1993, «anno formidabile»; Guido Vitiello gli eroi del «Citazionismo Sublime che si esercitano sui giornali»; Alessandro Piperno l’abitudine in voga tra gli intellettuali di firmare appelli su qualsiasi cosa; Mario Fillioley il suo personale «viaggio al termine della scuola»; Luca Sofri l’idea che gli italiani hanno di se stessi. Questo e molto altro per descrivere la rivoluzione in corso nel nostro paese, dalla quale «non si può tornare indietro».

GIALLI E THRILLER

Uccidete Pulcinella di Massimo TorreCOP Uccidete pulcinella
Edizioni e/o

Non solo il rione Sanità, ma tutta la città di Napoli respira aria nuova da quando gli Sparaco sono stati sconfitti. E decide, centinaia di persone vengono a vedere il luogo dove il bene ha combattuto e trionfato, il luogo dove l’uomo che ha deciso di combattere il crimine inossando la maschera di Pulcinella ha fatto giustizia. Ma che ne è stato di lui? Perché Pulcinella non si è più fatto vedere? Sparito, quasi non fosse mai esistito. Forse non c’è più bisogno di lui. Forse la Camorra è stata estirpata dal cuore di Napoli, forse il male è stato sconfitto per sempre. Ma chi potrebbe essere tanto ingenuo da crederlo? Niente è finito, e Pulcinella lo sa. I suoi nemici stanno solo affilando le armi in attesa del momento propizio. “Uccidete Pulcinella!” è questa la parola d’ordine nei vicoli più oscuri di Napoli, l’urlo animalesco delle consorterie camorriste unite per annientare il nemico comune. Tutti ormai sono pronti per una nuova battaglia.

 

L’inganno di Charlotte LinkL inganno_Sovra.indd
Corbaccio

Kate si strofinò gli occhi. Tutto era cominciato in maniera così innocua, tranquilla, anonima. Secondo la sua esperienza era tipico delle tragedie più grandi: all’inizio erano sempre invisibili. Solo con il senno di poi ci si rendeva conto che, prestando maggiore attenzione, sarebbe stato possibile cogliere molto prima indizi allarmanti. Quando Jonas e Stella Crane ricevono la visita della madre biologica del loro bambino, Sammy, capiscono che stanno per precipitare in un incubo. Il nuovo compagno di Terry è un uomo violento, un manipolatore e di sicuro non è mosso dall’impulso di appagare il desiderio della giovane donna di rivedere il figlio dato in adozione appena nato. Dentro un incubo, invece, si trova già Kate Linville, poliziotta di Scotland Yard, da quando il padre, ispettore di polizia in pensione, è stato trovato brutalmente assassinato a casa sua nello Yorkshire. Kate non si fida degli agenti che si occupano del caso, sa che suo padre nel corso di un’integerrima carriera si è fatto molti nemici fra i delinquenti che ha contribuito ad arrestare, ma tutte le indagini in quella direzione sembrano portare a un punto morto. E nel frattempo una donna viene uccisa nello stesso identico modo. Una donna apparentemente estranea alla vita di Richard Linville… Si tratta di famiglie, di persone che nulla hanno in comune se non il disperato bisogno di nascondere i lati oscuri della propria vita, finché un assassino che da anni cova un odio feroce non tenterà di unire il loro destino in un mortale disegno di vendetta.

 

Il tempo dell’inquietudine di Jesper Stein3172060
Marsilio

Axel Steen, ispettore della sezione omicidi noto tra colleghi e criminali per la sua durezza e il carattere inquieto, vive a Nørrebro, il quartiere alternativo e multiculturale di Copenaghen, un posto dove artisti e spacciatori sono di casa e l’odore della benzina si mescola al profumo della cannella e del cumino. È da lì che, nel marzo del 2007, parte una delle rivolte di piazza più devastanti della storia moderna della Danimarca. Dopo lo sgombero della storica Ungdomshuset, il centro sociale punto di raccolta per attivisti militanti e autonomi, violenti disordini infiammano l’intera città. Ma la tensione, già insostenibile, è destinata a salire quando nel cimitero di Assistens, il cuore verde di Nørrebro, viene ritrovato il corpo di un uomo: è stato picchiato e ucciso, e tutto fa pensare che la polizia sia coinvolta nell’omicidio. Mentre la stampa soffi a sul fuoco, Axel cerca di far luce su un caso dalle mille piste che sembra stare molto a cuore ai servizi segreti e che i suoi capi vogliono coprire. L’agitazione che scuote le strade avvolte dalla nebbia di roghi e lacrimogeni diventa così lo specchio dell’inquietudine di un poliziotto di trentotto anni, divorziato con una fi glia, che fuma hashish per combattere l’insonnia e deve fare i conti ogni giorno con la sua folle paura di morire. Un poliziotto che, più di ogni altra cosa, vuole giustizia.

YOUNG ADULTS E FANTASY

9788807922602_quartaCarta forbice sasso di Ines Garland
Feltrinelli

Alma ha quindici anni, vive a Buenos Aires e passa tutte le vacanze in un luogo meraviglioso: un’isola del delta del Paraná. Lì ha conosciuto Carmen e suo fratello Marito, che vivono con la nonna una vita semplice e selvaggia. Anche se molto diversi tra loro, Alma, Carmen e Marito condividono tutto: giochi, confidenze, turbamenti; con Carmen è amicizia profonda, con Marito è amore. I ragazzi crescono insieme ma, a un certo punto, le vite dei tre prendono strade diverse per poi ricongiungersi drammaticamente negli anni della dittatura. La paura e i desaparecidos, in una Buenos Aires attraversata dal terrore, prendono il posto del magico mondo dell’isola. 
Ovunque portino le strade di Alma, Carmen e Marito, l’importante è testimoniare e trasmettere le esperienze vissute.
Sullo sfondo della dittatura argentina, un romanzo di crescita, impegno e amore. Vincitore del Deutscher Jugendliteraturpreis, il più importante premio tedesco di letteratura per ragazzi.

 

Pallavolo, che passione! di Lia Celiceli_volley 1_cover
Piemme junior

Se c’è una cosa che Eva non sopporta è dover giocare a pallavolo con la sua classe, per fortuna c’è la danza. Ma quando la Urban Dancer deve chiudere per lavori, Eva non può rimanere senza fare movimento. Per questo si mette alla ricerca di una nuova palestra vicino a casa e trova quella dove si allenano le Wild Swans… Con un nome così, i cigni selvatici non possono che essere ballerine fenomenali. O no?

 

 

 

 

Volley Star – Fuoriclasse in campo di Lia Celi
Piemme juniorceli_volley 2_cover

Eva ormai sente di far parte a tutti gli effetti delle Wild Swans ma, vinta la prima partita di volley, tutta la squadra si sta montando la testa e pensa che sia facile passare di vittoria in vittoria. Per fortuna ci sono i due allenatori Tank e Stella che non vedono l’ora di iniziare a insegnare alle ragazze i fondamentali della pallavolo! E non saranno gli unici maestri delle Wild Swans: le aspetta una “azzurra” dalle gambe lunghissime…

 

 

 

 

VARIA

Il bello di uscire dagli schemi di Olga Chiaia9788807090691_quarta
Feltrinelli

Perché la parola “io” è diventata un’ossessione?
Perché fare spettacolo di ogni istante del proprio vivacchiare? Giulio non lo sopporta, e soprattutto non lo capisce. Si sente fuori posto e fuori tempo. 
Ma di questa sua estraneità non si compiace: sospetta di essere un “rompiballe stabile”, come lo definisce la fidanzata Agnese. 
In un’imprecisata pianura che fu industriale e non è quasi più niente, Giulio si aggira in attesa che qualcosa accada. Per esempio che qualcuno gli spieghi a cosa servono, se non a perdersi meglio, le rotonde stradali; o che qualcuno compri il capannone di suo padre, che fu un grande ebanista. Una bottega un tempo florida e adesso silenziosa e immobile, come un grande orologio fermo. 
Scritto quasi solo al presente, come se passato e futuro fossero temporaneamente sospesi, Ognuno potrebbe è il rimuginare sconsolato e comico di un vero e proprio eroe dell’insofferenza. 
Un viaggio senza partenza e senza arrivo che tocca molte delle stazioni di una società in piena crisi. Nella quale la morte del lavoro e della sua potenza materiale ha lasciato una voragine che il narcisismo digitale non basta a riempire.
Mi sono perso a pochi chilometri da casa, lungo le strade che percorro da una vita.

 

9788852068317-il-codice-del-piero_copertina_piatta_foIl codice Del Piero di Roberto Piga
Mondadori

“Quando chiedo a Roberto Piga ‘Come va?’ risponde ‘Terribilmente bene’. Anche nei momenti peggiori. Collaborando da lungo tempo, non sempre ci è toccato affrontare giorni facili. Alle volte ribatte secco ‘All’86 per cento’. Ecco una sua caratteristica speciale, l’assillo per i dati matematici, la traduzione delle impressioni in numeri. Piga trasforma ogni cosa in misura scientifica, interpretandola con l’impeto caratteriale che gli è proprio. Il professore è un uomo massiccio, barbuto, ottimista, ex atleta da sempre impegnato con campioni dello sport sui quali proietta, insieme alle profonde conoscenze fisiopatologiche, un tipo di energia positiva che esalta e produce stimoli continui. Mi ha sempre colpito il contrasto tra il suo temperamento sanguigno e il controllo razionale che riesce subito a ristabilire. Trasmette forza animale attraverso grafici e programmi ferocemente rigorosi. Il nostro rapporto è maturato quotidianamente in verifiche meticolose sulla condizione della mia macchina anatomica. I metodi di Piga sono frutto di un percorso ‘terribilmente’ determinato e modificato in corso d’opera dal pungolo ossessivo della sua necessità di perfezione. Questo libro dà un’idea chiara di come si arriva a certi risultati, dell’attività che sta dietro alle prestazioni finali.” (dall’introduzione di Alessandro Del Piero)

 

Ogni albero è un poeta di Tiziano Fratus3Dnn+9_2B_pic_9788804657408-ogni-albero-e-un-poeta_original
Mondadori

“Quando vaghi ramingo nel bosco, il tempo svanisce.
Si compatta ed esce completamente dal tuo orizzonte esistenziale. Non sei più un animale che conta il tempo, un Homo Sapiens Sapiens Contabilis, e di questo, alla fine della giornata, sarai immensamente grato.” C’è un poeta che conosce gli alberi. Li cerca per i boschi e le foreste di tutto il mondo, li studia, li ascolta. E poi scrive libri bellissimi, come questo.
A chi gli chiede come sta risponde sempre la stessa cosa: «Mi distendo nel paesaggio». È un uomo raffinato e autentico, malinconico come forse lo sono alcuni alberi.
Dopo aver scritto libri per cercatori d’alberi secolari e raccolte di poesie, Tiziano Fratus coniuga per la prima volta la sua competenza naturalistica e la sua potenza letteraria in un libro unico e prezioso. Il suo alter ego Silvano, che ha maturato in vita quattrocento milioni di respiri e un miliardo e mezzo di battiti del cuore, accompagna il lettore in una camminata dentro un bosco, quello che lui chiama “il Magistero del Disordine”. Incontra qualche rara persona: «Abitanti di una vita diversa, gente che spezza il pane senza dire una parola». E poi castagni, cervi volanti, foglie, ruscelli. Da ciascuno di loro trae spunto per una meditazione, una visione, un volo del pensiero.
Ogni albero è un poeta è un libro in cui addentrarsi come in un bosco. Nel quale camminare con lo spirito in pace, ma pronti a ogni passo a farsi sopraffare dalla meraviglia. Pronti a sentirsi affondare le radici dentro la terra, a innalzare le fronde al cielo.

 

3Dnn+9_8B_med_9788804658702-yoga-l-energia-che-trasforma_originalYoga, l’energia che trasforma di Osho
Mondadori

Lo Yoga non è qualcosa di metafisico, non si preoccupa di interrogativi distanti: domande remote sulle vite passate e su quelle future, sul paradiso e l’inferno, su Dio e l’aldilà. Lo Yoga si interessa agli interrogativi vicini a casa: più la domanda è vicina, più è possibile che abbia una soluzione. Se riesci a porre la domanda più vicina a te, è più che probabile che il semplice farla porti con sé la sua risoluzione. E una volta che hai risolto l’interrogativo, hai fatto il primo passo; a quel punto ha inizio il pellegrinaggio. Poco per volta cominci a risolvere le domande distanti; in ogni caso, però, l’intera indagine dello Yoga tende a portarti vicino a casa.

 

Elis Island di Silvio Ramat3Dnn+9_8B_pic_9788804655060-elis-island_original
Mondadori
Un raffinatissimo romanzo epistolare, condotto su un doppio registro: quello in versi del poeta che scrive per lunghi mesi da una casa di cura, e quello in prosa della dolce amica che gli risponde, Elisabetta, Elis, con cui il dialogo si infittisce tra ricordi, riflessioni, e il muoversi con discrezione estrema del sentimento. Così si realizza questo nuovo libro di Silvio Ramat, Elis Island, dove la corrispondente diviene un ideale punto di approdo, un’isola sognata verso cui il poeta apre lo sguardo. E lo riapre anche, o soprattutto, condividendo le sue emozioni con Elis, sui mille rivoli e i molti territori di un passato anche remoto, poiché «la memoria aduna / i luoghi del mondo visitati». E infatti, lettera dopo lettera, si viene disegnando una geografia vastissima che va dalla Lombardia alla California da New York alla Cina o al lago di Garda, mentre in questo intenso scambio epistolare fra il poeta e l’amica letterata si affacciano i nomi e le opere di numerosi poeti e scrittori, come Stendhal o Virginia Woolf, come Carducci, Pascoli, Montale, magari intrecciati a ricordi di film celebri, come quelli di Hitchcock, o al suono di belle canzoni d’amore di un’epoca ormai lontana. Recluso, eppure attivissimo nella sua mente, il poeta che si avvia a divenire l’amico risanato è come un grande viaggiatore che recupera il passato assorbendolo nel suo incerto presente, e che ne accresce la sostanza attraverso la meditazione e gli stimoli prodotti in lui da una impareggiabile corrispondente. Ne viene un insieme di sorprendente novità poetica, con un elegantissimo tono volutamente e vagamente rétro, che conferisce all’intero poemetto un carattere di affascinante originalità espressiva.

 

Copertina Méliès_LDLa bottega delle illusioni di Enrico Giacovelli
Bietti Heterotopia

Ci sono immagini impresse nella memoria di tutti, anche se non tutti sanno da dove arrivino: tra queste c’è quella della luna con un razzo nell’occhio. Il film è Le voyage dans la Lune, l’autore quel Georges Méliès passato alla storia come il regista del fantastico (in opposizione al realismo dei fratelli Lumière), tornato agli altari della cronaca dopo l’omaggio di Martin Scorsese con Hugo Cabret. L’autore parte dalla storia (gloria e declino) di questo padre della settima arte: indaga retroscena, invenzioni, eredità, per allargare lo sguardo ad accogliere epigoni, avversari e coloro che ne hanno raccolto il testimone per superarlo. Da Cretinetti a Ridolini, passando per Gaumont e Pathé, una piccola storia di cinema muto che sa di poesia.

 

Audrey mia madre di Luca DottiZOM
Mondadori Helecta

“Non ho mai conosciuto Audrey Hepburn”. Esordisce così il figlio Luca nel libro dedicato a sua madre. Per lui ragazzino, infatti, Audrey non era la diva, era solo sua mamma. Figlio del secondo marito di Audrey, lo psichiatra italiano Andrea Dotti, Luca vive accanto alla madre che si era allontanata dallo star system di Hollywood, abitava in Italia e si dedicava prevalentemente alla famiglia. L’aura mitica di Audrey non trapelava quasi mai tra le mura domestiche, per Luca lei era innanzi tutto una mamma immersa nella vita familiare, brava cuoca e ospite conviviale. Quando Luca invitava gli amici a casa per la prima volta questi erano incuriositi e vagamente diffidenti, con la testa piena delle raccomandazioni dei genitori che conoscevano Audrey solo attraverso i film e le riviste; il disagio però spariva non appena la conoscevano e durante le proiezioni casalinghe di My Fair Lady nessuno dei bambini presenti, neanche Luca stesso, riuscivano davvero a riconoscere in Eliza Doolittle la donna che gli riempiva il piatto di pizzette o di pasta al forno. Oggi Luca decide di scrivere un ritratto privato della “sua” Audrey, grazie al ritrovamento di un quaderno sfilacciato sul quale sua mamma trascriveva le sue ricette, fil rouge del racconto. Più dell’aspic di uova – decantato dai suoi biografi – a ritrarre con fedeltà Audrey sono la pasta che si portava in valigia quando viaggiava, i gelati che divorava nei pomeriggi trascorsi con le sue migliori amiche e tutto ciò che di commestibile riusciva a ricavare dal suo adorato orto. Dagli anni di guerra, vissuti tra il Belgio, l’Olanda e l’Inghilterra, alla scoperta di Hollywood, dagli anni romani alla sua amata La Paisible in Svizzera, quando oramai si era del tutto ritirata dalle scene, nel libro il racconto si snoda tra le storie di casa in una vivace alternanza di ricordi, aneddoti e ricette, illustrati con gli appunti autografi di Audrey e 250 fotografie in gran parte inedite.

 CUCINA

CoverPiattoVegIl PiattoVeg di Luciana Baroni
Edizioni Sonda

Le Edizioni Sonda presentano il PiattoVeg, evoluzione ricca di aggiornamenti e nuove informazioni di uno dei grandi classici sull’alimentazione vegetariana, La VegPyramid. Uno sviluppo doveroso e utilissimo, alla luce di conoscenze che si sono affinate e dell’adeguamento agli aggiornamenti scientifici: l’autrice spiega e presenta in modo chiaro i diversi cibi e gruppi alimentari fornendo tutte le informazioni pratiche utili per una dieta ottimale a base vegetale, personalizzata in base al proprio fabbisogno calorico.

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