Legno verde – Cosimo Argentina

Titolo: Legno verde. Educazione sentimentale di un adolescente
Autore: Cosimo Argentina
Casa Editrice: Oligo
Genere: Narrativa
Pagine: 354
Prezzo: € 18,00

Cosimo Argentina è uno scrittore che ha la sua Taranto nel cuore. Già da Il cadetto, il libro d’ esordio, è forte il legame con le sue origini.

Dopo Cuore di cuoio, che racconta le vicende di un quindicenne che sognava di diventare un calciatore, Argentina torna nella sua città che ha lasciato da molti anni con Legno verde, un romanzo amarcord in cui lo scrittore attraverso gli occhi di Umberto Babilonia, un dodicenne che vive nei quartieri popolari, racconta in un romanzo di formazione la Taranto degli anni settanta.

È l’educazione sentimentale di un adolescente quella che Argentina narra con tutte le sfumature di un mondo che non esiste più. La lingua è diretta, Umberto parla con lo slang dei sui posti e con esso attraversa la vita di tutti i giorni: la scuola dei salesiani, la sa passione erotica per le donne mature, i difficili rapporti con il padre, la passione per il calcio.

Sullo sfondo una Taranto, la stessa vissuta da Argentina, su cui aleggiano   le promesse di benessere del polo siderurgico, e dove il giovane cinico Umberto Babilonia vive le durezze della strada e sogna a occhi aperti con un disincanto scanzonato la sua adolescenza.

Non è incline all’educazione dei salesiani. Umberto, da simpatica canaglia, vive il proprio tempo della crescita alla scoperta dell’amore.

Argentina ci racconta tutto di Umberto e fa di lui un personaggio di cui noi lettori subiamo il fascino.

Questo ragazzo insofferente alle regole si muove nel suo ambiente con una strafottenza divertente.

È talmente simpatico e originale che è davvero difficile non provare simpatia per tutte le marachelle di cui è protagonista.

Cosimo Argentina scrive di quello che conosce, la Taranto di Umberto è la stessa che ha vissuto anche lui.

Umberto come Cosimo lascerà Taranto per andare al Nord. Anche Umberto come Cosimo diventerà uno scrittore e quando dopo quaranta anni tornerà nella città che ha sempre portato nel cuore, nei suoi romanzi si accorgerà che la memoria non lascia spazio tra la realtà e sogno e il tempo vissuto non viene più restituito.

Umberto guardando la città vecchia viene assalito da uno smarrimento fatale. Taranto è il posto in cui è nato, ma il tempo ha cambiato le cose adesso che i legami non ci sono più, quello che resta è un forte senso di spaesamento in cui è davvero impossibile trovare le tracce di un mondo che è andato completamente perduto.

Umberto e Cosimo sanno entrambi che nella propria esistenza un paese ci vuole per poterlo sempre raccontare con la malinconia nel cuore.

Legno verde è un libro della memoria e Cosimo Argentina si conferma scrittore che non tradisce la sua vocazione di narratore di un vissuto che gli appartiene.

«L’odore di dimenticanza è quell’odore di cose messe in un cassetto foderato di carta di giornale e lasciate là per un secolo o giù di lì. Gli adulti spesso odorano di sigaretta senza filtro, di pane vecchio, di sudore e di dimenticanza».

Come ne Il cadetto e in Cuore di cuoio, Cosimo Argentina con la sua vena ironica e leggera ci conduce, attraverso lo sguardo disincantato di Umberto, in un passato in cui la sua Taranto è la città dei sogni che non tornano più.

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