
Autore: Stedman M. L.
Data di pubbl.: 2012
Casa Editrice: Garzanti
Genere: Romanzo
Traduttore: Alba Mantovani
Pagine: 368
Prezzo: 17.60
Nell’Australia del primo dopoguerra, nella sperduta e affascinante isola di Janus Rock, vive una giovane coppia.
Isabel ama la sua vita al faro, immersa nella natura, e ama il suo Tom, il guardiano del faro, silenzioso e solido. La vita ha dato loro il grande amore, ma li ha messi di fronte alla disperazione di non riuscire ad avere figli, piantando una croce dopo l’altra.
Ma un giorno, un vagito sembra provenire dal mare: è una bimba in fasce, in una barchetta incagliata tra le rocce di Janus Rock. Spesso crediamo di vedere negli accadimenti della vita dei segnali che il destino ci manda: ed è per questo che Isabel, ancora lacerata dal dolore dell’ultimo aborto, vede nella bimba un dono di Dio e implora Tom di tenerla. La bimba è salva, in salute, e sarà amata e accudita: nessuno sa dell’ultimo aborto, e tutti crederanno che sia figlia loro, la figlia tanto desiderata.
Dal momento in cui Tom, uomo di grandi e saldi principi, esaudisce il desiderio della moglie, la vita della coppia cambierà radicalmente: la piccola Lucy scalderà i loro cuori e diventerà la luce dei loro occhi, ma l’esistenza stessa di questa famiglia poggia su bugie che hanno un fragile equilibrio.
A riva, infatti, c’è una madre che non ha smesso di cercare la sua piccolina: è una donna disperata, distrutta dal dolore, ma fortemente determinata a voler ritrovare la bimba, perché sente, sa, che è ancora viva. L’apparente idillio di Isabel e Tom crollerà sotto il peso della menzogna, mutando per sempre la vita dei protagonisti e delle persone a loro care.
Sono molti gli ingredienti del romanzo e a mio avviso ben miscelati: c’è lo scenario dell’Australia e della sperduta Janus Rock, affascinante e solitaria. Ci sono dei protagonisti complessi e ben dettagliati, abilmente tratteggiati: Isabel, appassionata, materna, forte e Tom, un uomo che vuole fare sempre la cosa giusta perché ne ha viste troppe sbagliate, perché la guerra lo ha segnato per sempre. C’è la guerra, appunto, che ha cambiato le persone, ma c’è anche l’amore in tutte le sue forme.
Ma soprattutto, c’è la grande contrapposizione tra cosa è Giusto e cosa è Sbagliato: due assoluti che, nella realtà quotidiana, dimostrano di avere invece tantissime sfumature. “ A volte le regole rappresentavano il baluardo fra l’umanità e la barbarie, fra un uomo e il mostro” (p. 116) si dice Tom. A volte facciamo delle scelte credendo di non fare del male a nessuno. Altre volte le facciamo per egoismo, costruendo degli alibi per far tacere la nostra coscienza. Speriamo che nessuno lo verrà a sapere: spesso è il cuore a guidare le nostre azioni, e in questo caso è ancora più difficile capire di aver sbagliato. Ma per quanto potremo sopportare il senso di colpa?
Una storia coinvolgente, con uno stile scorrevole e avvincente: stupisce scoprire che è il primo romanzo di M. L. Stedman! L’ho trovato intenso, un vero “viaggio emotivo” che mi ha spinto a riflettere su grandi temi: possiamo essere d’accordo o meno con le scelte dei personaggi, ma credo che non ci possano lasciare indifferenti.