Autore: Carrisi Donato
Data di pubbl.: 2012
Casa Editrice: Longanesi
Genere: Noir
Pagine: 176
Prezzo: 11.60
Pensando di leggere un thriller, come quelli a cui Carrisi ci ha abituato fino ad oggi, ci si avvicina a questo libro e si rimane spiazzati. Come da sua stessa ammissione non ci troviamo infatti di fronte ad un thriller, ma ad un noir. Riportando uno stralcio di definizione di questo genere, data da Wikipedia, si può dire che l’autore abbia centrato in pieno l’obiettivo:
Alla fine del romanzo il lettore deve riflettere, rispetto a ciò che ha letto, sulla realtà che gli sta intorno, deve analizzare il mondo che lo circonda in base alle informazioni che riesce a raccogliere dalla storia. La soluzione del crimine passa quasi in secondo piano.[…] si avverte sempre più il bisogno della ricerca della verità.
“Chi è Guzman? Chi sono io? E chi era l’uomo che fumava sul Titanic?”
In questa frase è racchiuso il mistero che sta alla base di questo romanzo. Tre domande che conducono il lettore in un intreccio di storie dentro le storie.
Una vicenda magica, d’altri tempi, in equilibrio sul sottile filo che separa leggenda e realtà. Un romanzo che inizia nel tetro teatro della Prima Guerra Mondiale, sulle montagne tra Italia ed Austria, grazie al dialogo tra un dottore e un misterioso prigioniero. Porta il lettore in svariati luoghi, persone e personalità diverse, affascinanti, tutte con una incredibile storia da raccontare e tramandare, senza però praticamente mai muoversi dalle viscere di quei monti.
La ricerca della verità invoglierà chi legge a cercare di dare pace alla sua sete di curiosità, ma ciò che realmente cattura in questo libro sono proprio le sue molteplici storie forse non entusiasmanti che sapranno però cullare il lettore verso il progressivo svolgersi degli eventi fino a dare senso e risposta ai quesiti iniziali.
Sembra di trovarsi di fronte alla classica narrazione che si tramanda per generazioni e che acquisisce pian piano sempre più particolari ed influenze.
In fondo è una storia d’amore, d’amore vero e sincero. Amore per le esperienze di una vita. Amore, naturalmente, per una donna.
“Quante donne avrebbero meritato un posto nella Storia umana e sono sparite da essa perché un mondo di maschi ha deciso di non concedere loro pari dignità? Un vero genocidio, se ci pensate.”
Un cumulo di esistenze lontane, che riescono ad intrecciarsi nei modi più inconsueti e intriganti.
Al termine del libro ci si sente arricchiti, come dei sognatori ben ancorati alla realtà, consapevoli che ognuno ha, grazie alla sua e alle vite di chi lo ha circondato e anche solo sfiorato, una fantastica storia da raccontare.
“La storia che leggerete in queste pagine è vera. Tutto il resto, inevitabilmente, è inventato.”
“«La verità non fa per me», le disse Jacob Roumann, serenamente. «Però mi piace immaginarla.»”