Autore: Rumiz Paolo
Casa Editrice: Feltrinelli editore
Genere: Narrativa
Pagine: 184
Prezzo: 16
Questo libro non è una semplice storia di un amore trovato e poi perduto; è una ballata come quelle che si scrivevano un tempo… ha un ritmo, una cadenza studiata, ma soprattutto è un modo per tenere in vita il ricordo, per rendere immortale la storia di Maša, occhio tartaro e femori lunghi, e dei suoi tre uomini.
Max, ingegnere austriaco è innamorato dei Balcani, terra difficile e malinconica in cui riesce a ritrovare i sapori e gli odori della vita vera. Passeggiando per le vie di un freddo inverno a Sarajevo, un amico presenta a Max una donna particolare, misteriosa e selvaggia. Maša ha alle spalle una storia fatta di sofferenze causate dalla guerra, ma, allo stesso tempo Maša porta con sé il ricordo di un amore potente, stroncato da una morte improvvisa quanto assurda e di un altro amore, tranquillo e sicuro che ha però deciso di lasciare. Dopo tre anni dal primo incontro, Max e Maša si lasciano trasportare da un vortice di impetuosa passione scaturito da una vecchia canzone che canta la struggente tristezza dei distacchi:
Fu l’amore fra due giovani
Per un mese per un anno,
quando chieser di sposarsi,
di sposarsi aman aman,
i nemici disser no.
S’ammalò Fatma la bella
Figlia unica di madre:
per guarir mi porterai,
lei gli disse aman aman,
la cotogna d’Istanbul.
La cotogna andò a cercare
Fin nella città imperiale
Per tre anni aman aman
Per tre anni niente più.
Tornò alfine con la mela
Ma trovò il suo funerale.
Gridò a tutti di fermarsi:
vi darò tutto il mio oro
se baciare la potrò.
Rumiz appoggia le parole una dietro l’altra con immensa attenzione e profondo rispetto per il protagonista e la sua storia, nulla è lasciato al caso: gli accenti e le sillabe sono esattamente dove devono stare per ricordare le antiche ballate cinquecentesche. Attraverso questo particolare modo di scrivere, l’autore ci riporta alle ambientazioni e ai temi del periodo dell’amor cortese. La cotogna, vera protagonista della storia, fa da perno intorno a cui ruotano le vite di tutti i personaggi; vite che si snodano, si incrociano e si perdono per le vie di Vienna, Sarajevo e Istánbul, accompagnate costantemente dalle ombre della morte, della “saudade” e dell’amore.
Sicuramente interessante, il libro è adatto a chi ama farsi trasportare dalle emozioni per luoghi sconosciuti di cui a volte si dimentica l’esistenza. Feltrinelli dispone anche della versione audiolibro del romanzo, letto e interpretato dall’autore in collaborazione con Moni Ovadia.