Autore: Pierre Lemaitre
Data di pubbl.: 2022
Casa Editrice: Mondadori
Genere: giallo, storico
Traduttore: Elena Cappellini
Pagine: 624
Prezzo: € 21,85
Che famiglia intrigante questi Pelletier! Siamo nel 1948 a Beirut e Luis Pelletier, dal carattere gioviale, fiducioso e accomodante è proprietario di un grande e famoso saponificio che fa ottimi affari in giro per il mondo. Ha una moglie, Angèle, legatissima ai figli. Ecco, i figli, appunto. Luis avrebbe voluto che il suo primo, Jean, gli succedesse ‘sul trono’, ma il ragazzo – grassoccio, impacciato e introverso – non si è dimostrato all’altezza del compito. Ha sposato l’insignificante e perfida Geneviève, figlia di Cholet direttore delle poste cittadine, e con lei è andato a vivere a Parigi in un minuscolo alloggio e a sbarcare l’esiguo lunario come viaggiatore di commercio. E a Parigi, di lì a poco, fugge anche il secondo figlio, François dichiarando di voler studiare in una prestigiosa École, ma con il reale intento di diventare giornalista. Persino Étienne, il terzo rampollo, omosessuale dichiarato e noto per il suo umorismo, non resiste alla vita in famiglia e sceglie di raggiungere Raymond, il suo amore, diventato legionario nel Corpo di spedizione a Saigon per combattere contro i Viet-Minh. Rimane la piccola di casa, la diciottenne Hélène, bellissima e indomita, la quale, dopo una sordida avventura con il suo insegnante di matematica, scappa anche lei a Parigi convinta, a torto, che Jean e François si prenderanno cura di lei. Affranti, i genitori non possono che assistere a questo volo dal nido e tentare, comunque e da lontano, di vegliare sui figli.
Ma, è il caso di dirlo, le cose precipitano. Mentre i tre parigini si arrabattano a cercare la loro strada fra non poche difficoltà e straordinari colpi di scena, a Saigon Étienne scopre che Raymond è stato ucciso in combattimento, ma non solo. Poiché ha trovato lavoro all’Agenzia monetaria si accorge che dietro la maggior parte dei trasferimenti piastra/franco si cela una colossale truffa ai danni della Francia e che la Francia stessa copre, a causa dei propri interessi nella guerra in Indocina.
Pierre Lemaitre ha un formidabile talento nel costruire storie indimenticabili e nello spaziare dal thriller al romanzo storico venato di giallo, come in questo caso, senza mancare un colpo. Per chi ha letto il precedente Ci rivediamo lassù (Premio Goncourt, 2013) questo Il gran mondo riserva una bella sorpresa. Infatti sarà facile scoprire chi si cela dietro Luis Pelletier e sua moglie. Ma ciò che rende questo romanzo interessante e di gradevolissima lettura sono le ambientazioni perfette, la ricostruzione storica del periodo e, naturalmente, i personaggi principali e i comprimari, ciascuno ricco di quelle mille e incredibili sfumature, delicatezze, sorprese e perversioni così tipiche degli esseri umani e così difficili da evidenziare in un racconto. Anche nei passaggi drammatici la scrittura di Lemaitre conserva un tono ironico e distaccato tale da renderli accettabili, mentre si fa affrettata e secca, ricorrendo al tempo presente, nei momenti di suspense che non sono pochi. Come non mancano le sorprese: quelle legate alla storia in sé, certo, ma soprattutto quelle legate al carattere dei personaggi tanto da far dire a chi legge: ma va’? Chi l’avrebbe mai detto! Eppure è così anche nella vita reale: ciascuno di noi ha un lato nascosto che si manifesta nei momenti più impensati. Qualcosa che neppure noi conosciamo e di cui non ci credevamo capaci.