Il futuro della cultura digitale al Salone del Libro di Torino

In che modo il digitale sta cambiando il nostro modo di concepire la lettura, l’informazione e la didattica? Come cambia la didattica negli spazi virtuali della Biblioteca digitale? In quale modo le intelligenze artificiali possono cambiare le regole che guidano la conoscenza del mondo? Il Salone Internazionale del Libro cercherà di dare risposte a questi quesiti nell’area Book to the future, il progetto speciale che da 5 anni è il palcoscenico di innovazione, tecnologie e modelli di business futuri della cultura. Un luogo di aggiornamento e sperimentazione, contaminazione e tecnologia, dove scoprire nuove tendenze, nuovi strumenti e nuove applicazioni, che creano innovative forme di espressione culturale e di fruizione di contenuti. Il programma di eventi – circa 80 appuntamenti – si articola in due spazi, la Sala Book to the Future e il Future Lab, dedicato a worskhop e ad attività esperienziali. Numerosissimi gli ospiti quest’anno, molti di caratura internazionale, a dimostrazione di come l’area digitale del Salone stia acquisendo sempre più importanza, sia per il grande pubblico sia per gli addetti ai lavori, che al Lingotto possono scoprire davvero quali saranno le tendenze future della cultura e dell’editoria.

Grande attenzione è dedicata al tema della didattica, con 5 incontri in programma, tra cui spicca, domenica 15 alle 15, Da “luogo fisico” a “spazio virtuale”: la Biblioteca digitale per la scuola. Le biblioteche digitali offrono uno spazio virtuale per la didattica che ha caratteristiche uniche: hanno la tecnologia che serve per usarle, organizzano collezioni accessibili in modo aperto, consentono in alcune esperienze la condivisione e creazione di nuove risorse. Vengono presentate alcune esperienze innovative in Italia ed Europa, come il Museo Galileo, la Biblioteca digitale Europeana e Librare. Sul palco dei relatori Laura Carletti (European Council – University of Nottingham), Stefano Casati (Direttore del Museo Galileo), Eleonora Panto (CSP_ Dschola) e Paola Tomè (University of Oxford), moderati da Anna Maria Tammaro, Chair della Sezione IFLA Library Theory.
Venerdì 13 si affronta il tema, assai dibattuto, delle University Press nel panorama dell’editoria scientifica italiana. Il panel mira a contribuire al dibattito tra conoscenza e divulgazione scientifica aperta e accessibile.
Di innovazione e di nuovi scenari per la didattica, l’editoria e l’informazione parlano sabato 14 alle ore 13 l’ex ministro Massimo Bray, Iacopo Gori, Andrea Angiolini, Cinzia Monteverdi, moderati dal filosofo Gino Roncaglia, il quale è al tavolo dei relatori anche per l’incontro Digicult. Scenari digitali oltre i luoghi comuni.

In arrivo a Torino anche il sociologo belga naturalizzato canadese Derrick De Kerckove, docente di Sociologia della cultura digitale e di Marketing e nuovi media presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che affronta, insieme all’editorialista e informatico Juan Carlos De Martin, le tematiche relative alla mente connettiva e le modalità tramite cui i media modificano noi stessi e il nostro ambiente.
Book to the future è anche l’occasione per esplorare come media digitali e web abbiano influenzato il mondo dell’audiovisivo negli ultimi 10 anni, trasformandone le dinamiche. Giovedì 12 maggio alle 14 il ricercatore Simone Arcagni e il Condirettore de La Stampa Massimo Russo, nell’incontro Non solo youtube, spiegano come quelle forme che normalmente individuiamo come cinema, televisione, giornalismo, editoria, e che quindi situiamo in campi specifici, ora non solo tendano a coesistere nello stesso ambiente mediale, ma si incrocino, si intersechino vicendevolmente e si ibridino le une con le altre, in maniere varie, inedite e profonde.

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