Nuovi dati sul mondo digitale. I web-lettori infatti diminuiscono la crisi, se alla parola “crisi” diamo l’accezione negativa che la contraddistingue, specificandone il concetto di “crisi dei valori”, il fatto che milioni di web-lettori semplicemente leggano è un dato in controtendenza.
Contribuiscono negativamente, invece, alla situazione dell’editoria: i dati riguardano principalmente i ricavi, che nel 2011 sono diminuiti del 2,2%, principalmente a causa degli introiti pubblicitari (-5,7%). I dati del rapporto della Federazione degli Editori per il 2009 – 2011, basato su rilevazioni Audiweb, dimostrano che i lettori dei quotidiani risultano aumentati a 24,2 milioni (+1,8%), di cui 46,2% adulti.
Come è possibile?
Il tutto è riconducibile all’incremento esponenziale degli utenti dei siti delle testate giornalistiche, aumentati da 4 a 6 milioni grazie alla risorsa-Internet. Proprio loro, i web-readers. Cresce dunque il numero degli italiani che legge i giornali, ma scelgono sempre di più la versione online dei quotidiani, unendo la comodità della presa visione dal supporto informatico al risparmio (in tempi di, ancora una volta, crisi) sull’acquisto.
Si pronostica che i dati del 2012 saranno ancor più sorprendenti del biennio appena trascorso: supereranno infatti il già raggiunto 50%.
Fonte: Controcampus.it