Data di pubbl.: 2024
Traduttore: Sara Marzullo
Pagine: 480
Prezzo: € 19,00
Singolare intreccio far giallo e fantasy, I Cartografi di Peng Shepherd è basato su una premessa vera – consigliamo di leggere le note finali – per svilupparsi in una trama insolita ma estremamente accattivante.
Nell Young è una cartografa. Per anni ha frequentato e poi lavorato alla New York Public Library al fianco del padre Daniel al Fondo cartografico. Da quando lei aveva tre anni sono rimasti soli. La sua mamma, Tamara Jasper-Young, bravissima cartografa anche lei, è morta nel 1990 in un incendio divampato nella casa nei pressi di Rockland, nella parte nord dello stato di New York, dove, insieme al marito e ad altri giovani colleghi nella medesima disciplina, trascorrevano l’anno sabbatico dopo la laurea alla Wisconsin University. Lo scopo era di sviluppare il progetto di un Atlante del Sognatore. Un progetto che doveva unire arte e scienza delle mappe trasformando luoghi veri in luoghi immaginari. E proprio a Rockland, poco dopo il loro arrivo, Tamara e il collega e amico d’infanzia Wally, comprano da un rigattiere una mappa delle stazioni di servizio autostradali del 1930 prodotta dalla General Drafting Corporation. Sembra un oggetto senza importanza, il suo acquisto è dettato puramente dalla curiosità dei due giovani per la cosa in sé e dalla loro passione per la cartografia. Eppure, quella banale mappa cambierà le loro vite, e non solo le loro, in modo drammatico.
Sette anni dopo aver interrotto i contatti con il padre Daniel, Nell viene informata dal direttore del Fondo cartografico, Swann, che il dottor Young è stato trovato cadavere nel suo studio. I loro rapporti si erano interrotti a seguito del famoso ‘incidente della scatola di cianfrusaglie’. Nel desiderio di fare nuove scoperte negli archivi del fondo, Nell aveva trovato una vecchia scatola piena di mappe. Fra queste, quella della General Drafting, causa di un colossale litigio con suo padre che l’aveva costretta a dimettersi insieme al suo allora compagno Felix Kimberly. Ora Nell viene convocata dal tenente Cabe sulla scena della morte, ritenuta naturale, ma le sembra che qualcosa non quadri: troppo disordine, troppa confusione. Lasciata sola nello studio, fruga d’istinto in un cassetto segreto della scrivania e trova una cartellina porta documenti con le iniziali della madre. E dentro, la vecchia mappa della General Drafting per colpa della quale aveva litigato con suo padre e perso il posto alla Public Library. Nell, curiosa, cocciuta, determinata e, come i suoi genitori, grande amante della cartografia decide di risolvere l’enigma: suo padre è morto davvero per un infarto? E perché, se riteneva che quella mappa non valesse nulla, l’ha conservata così gelosamente e in un posto che solo loro due conoscevano? Cos’ha di tanto speciale? Una ricerca che le permetterà di conoscere gli altri cartografi, i compagni dei suoi genitori a Rockland nel lontano 1990: Eve, Ramona, Francis, Orso, che invece di lei si ricordano bene per averla accudita e coccolata piccolissima. Un’indagine che la rimetterà in contatto con il suo ex, Felix, ora impiegato alla Haberson Global, colosso della high tech, creatore di mappe universali e servizi di sicurezza. Quello che Nell scoprirà poco alla volta, e che quasi le costerà la vita – mentre altri moriranno -, sarà qualcosa di assolutamente inaudito.
“Una mappa perfetta può essere sviluppata solo in un mondo perfetto? O la mappa perfetta rende perfetto il mondo che contiene?” (pag. 389)
E a cosa servono davvero le mappe? A trovare luoghi reali o quelli che sogniamo per noi? Nei quali vorremmo vivere per sempre? Un libro che ci conduce nel mondo ricco di fascino e mistero delle vecchie mappe cartacee. Un giallo diverso da ogni altro e di piacevolissima lettura.