Fuoco all’anima – Leonardo Sciascia

Titolo: Fuoco all'anima. Conversazioni con Domenico Porzio
Autore: Leonardo Sciascia
Data di pubbl.: 2021
Casa Editrice: Adelphi Editore
Genere: interviste e saggi
Pagine: 170
Prezzo: € 13,00

Leonardo Sciascia, come il suo maestro Borges, amava l’arte della conversazione.  Lo stesso Borges in merito a questo scrive: «Paradossalmente i dialoghi con un giornalista assomigliano più a una specie di introspezione che a un interrogatorio. Per chi interroga può essere un compito non esente da fatica e noia; per l’interrogato è come un’avventura in cui sono in agguato il segreto e l’imprevedibile».

Adelphi ripubblica Fuoco all’anima, un libro in cui lo scrittore siciliano conversa, dialoga e colloquia con l’amico Domenico Porzio. Il volume registra incontri avvenuti tra il 1988 e il 1989 e interrotti dalla morte dello scrittore.

La ristampa di questo libro viene riproposta a nel centenario della nascita di Leonardo Sciascia.

Nelle conversazioni il grande scrittore siciliano dava il meglio di sé.  Si sentiva ancora più libero e più eretico, chiacchierando senza remore con un amico.

Nelle pagine di Fuoco all’anima troviamo lo scrittore, il polemista, l’arguto osservatore delle cose italiche e siciliane che discute in maniera pungente di letteratura, di politica, di vita proponendo la propria questione morale che passa sempre per la coscienza.

Domenico Porzio e Leonardo Sciascia danno vita in questa conversazione serrata a una chiacchierata provocatoria.

Troviamo in queste pagine Sciascia con il suo pessimismo della ragione e con la sua lungimiranza profetica, che con il suo pensiero e con il suo agire è stato la coscienza critica del nostro paese.

Le considerazioni amare, disincantate e polemiche sulla sua amata Sicilia, il suo grande amore per i libri, gli sferzanti giudizi politici.

«È una cosa che è finita ovunque. Sono finiti i caffè letterari, il colloquio stesso. Eppure colloquiare significava non soltanto chiacchiera, ma un’esperienza, urbanità».

Così risponde Sciascia a Domenico Porzio che gli chiede di ricordare i tempi della civiltà letteraria del Novecento con i suoi fermenti culturali, le riviste e i dibattitti nei caffè e nelle strade.

Sciascia sostiene che tutto questo è finito perché è finito il colloquio ed è iniziato per gli intellettuali il tempo di parlarsi addosso.

Fuoco all’anima è un libro – testimonianza che rivela tutto il mondo di Leonardo Sciascia e soprattutto in queste pagine c’è la vita controcorrente di uno scrittore e di un uomo sempre politicamente scorretto che nei suoi libri e nelle sue invettive ha sempre preso posizioni coraggiose sui nodi rimasti drammaticamente irrisolti della vita pubblica e privata di questo Paese.

«La televisione ha ammazzato la conversazione, ha ammazzato la lettura serale. Ha ammazzato tante cose».

Sciascia era molto dispiaciuto dal cambiamento in atto nelle relazioni umane, viveva come un dramma la perdita dell’incontrarsi per parlarsi, vedeva davanti a sé l’avvento di un futuro disastroso e di anni dalle passioni fredde.

Come sempre ha avuto ragione. Quello che ci manca, rintanati dietro le tastiere, è il piacere della conversazione e il desiderio di dare fuoco all’anima per tornare a incontrarci, a vivere, a essere noi stessi nel confronto delle idee libere.

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