Autore: Koontz Dean
Data di pubbl.: 2012
Casa Editrice: Sperling & Kupfer editore
Genere: Giallo & Thriller
Traduttore: Tullio Dobner
Pagine: 340
Prezzo: 12
E se il libro di Mary Shelley non fosse un semplice racconto, ma un fatto realmente accaduto le cui conseguenze si ripercuotono ancora nel mondo di oggi?
“Quando aveva preso una leggenda locale che si basava su fatti realmente avvenuti e ne aveva ricavato una storia romanzata, Mary Shelley aveva fatto di Victor una figura tragica e lo aveva ucciso. Lui capiva la necessità letteraria di quella scena di morte, ma non le perdonava di averlo ritratto come personaggio tragico e fallimentare.”
Dean Koontz, autore di numerosi bestseller e fra i dieci scrittori più venduti al mondo, esplora questa possibilità nel suo libro “Frankenstein. L’immortale”.
La storia inizia in Tibet, in un monastero fra le vette himalayane, ma quasi subito l’azione si sposta nella città di New Orleans: perfetta come sfondo per le avventure della creatura. Il romanzo racconta la sorte di due personaggi che hanno attraversato i secoli e che finalmente si rincontrano per concludere la loro sfida: da una parte il mostro che ha cercato di guadagnarsi un’ anima e dall’altra il suo creatore che l’ha definitivamente perduta.
“Se Deucalion era la leggendaria creatura di Victor Frankenstein, allora nei due secoli trascorsi, mentre il dottore umano era diventato un mostro, il mostro era diventato umano. Un uomo di straordinaria perspicacia e grande profondità di sentimenti.”
“«Ha la superbia di farsi chiamare come il dio greco del sole. Helios… donatore della vita. Non è il suo vero nome.» Senza enfasi, senza apparente ironia, disse: «Il suo vero nome è Frankenstein».
I presupposti per un ottimo thriller ci sono tutti in questo libro; i personaggi sono definiti magistralmente sia nella descrizione fisica che emotiva e l’ambientazione, soprattutto degli interni, ricorda le atmosfere quasi gotiche e insieme fantascientifiche del libro di Mary Shelley.
“Esaminò le manopole di regolazione e avanzò fino a spiare nell’occhio ciclopico del proiettore. Staccò un coperchio per guardare i meccanismi interni, ingranaggi e motori.
Sorvolando galleria, mezzanino e platea, il fascio proiettato da quella macchina disegnava sul grande schermo una luminosa illusione della vita”
L’avventura non si conclude in questo libro. “Frankenstein. L’immortale” è solo il primo capitolo di una serie che è già un cult in tutto il mondo.
Aspettiamo a breve l’uscita del secondo volume per vedere l’evoluzione della storia.