Donne che non muoiono – Maristella Lippolis

Titolo: Donne che non muoiono
Data di pubbl.: 2024
Pagine: 308
Prezzo: € 18,00

Alice, Melania, Caterina, Diana, Olimpia, Cinzia, Amelia, Margherita, Marianna, Agnese, Romina, Lucia, Valentina. Ecco i nomi delle donne che popolano questo libro con la storia delle loro vite minuscole e tormentate, con il loro lavoro, la loro quotidianità. Chissà quante di loro ci è capitato d’incrociare per strada, in un supermercato, ovunque senza poter immaginare, neppure lontanamente, le ferite del corpo e dell’anima che si portavano addosso. Ci pensa Maristella Lippolis a raccontarcelo in questo perfetto libro di denuncia contro gli abusi fisici e morali che tante, troppe donne sono costrette a subire, sovente senza riuscire a liberarsi dei loro aguzzini, uomini che hanno sposato o con i quali hanno deciso di convivere sicure di aver scelto per il meglio. No. Non erano cieche o stupide quando hanno detto di sì. L’abilità manipolatoria di alcuni uomini – la Lippolis è molto brava a farcelo capire nei dialoghi fra le protagoniste e nei loro racconti – si associa quasi sempre in queste donne a esperienze infantili traumatiche: genitori fortemente litigiosi, madri che hanno dovuto subire abusi sotto i loro occhi di bambine, che le hanno allontanate per salvarle sacrificando il desiderio di dare amore e privandole così del medesimo. Per queste vittime di futuri abusi, credere di aver incontrato l’uomo giusto, diverso, amorevole è molto facile. Più difficile prendere coscienza dell’errore commesso e uscire da una spirale di sopraffazione che spesso, come leggiamo e sentiamo ogni giorno, sfocia in un femminicidio.

È la storia quasi banale di Romina: la bella segretaria che sposa il proprio capo e crede di toccare il cielo con un dito, salvo poi accorgersi che ha commesso un terribile sbaglio. O quella di Margherita, che dopo le botte riesce a cacciare di casa il convivente solo per ritrovarsi perseguitata, minacciata, insultata. Ambedue rischiano la vita o di vedersi deturpate dall’acido, ma c’è una cosa che i loro aguzzini non sanno e neppure immaginano: le donne, quando vogliono, sono capaci di fare rete. Ed è una rete a maglie molto strette, alla quale nessun aguzzino può sfuggire. Una rete più forte del Codice Rosso ora in vigore che però non sempre difende le donne che hanno il coraggio di denunciare gli abusi. È così che incontriamo Melania e le amiche della libreria, Alice in primo piano e tutte le altre, impegnate in un capillare e solidale lavoro di presa di coscienza che passa attraverso i racconti autobiografici e i libri:

“…e cosa cerchiamo nei libri? Specchi delle nostre vite, rimandi e conferme, ma anche vite che non somigliano alle nostre, luci che si accendono su realtà diverse, ali per la fantasia, per ricordare quello che abbiamo dimenticato, per riconoscerci ma anche per stupirci. Ognuno trova quello che cerca o quello che non sapeva di cercare.” ( pag. 69)

Libri che salvano ma raccontano anche storie di vendetta, perché talvolta la salvezza è costretta a sposarsi con la vendetta, perché talvolta si è costrette a farsi giustizia da sé visto che tale giustizia sarebbe difficile da ottenere. Perché quando una donna si è stancata di perdonare il tempo degli aguzzini è finito e qualcosa di nuovo e di bello sta per accadere.

Non sempre, come in questo libro, le storie di abusi hanno un lieto fine, ma finché le donne saranno capaci di comunicare fra loro, aiutarsi e combattere, la speranza che qualcosa cambi resterà viva e potente. Credo sia questo il messaggio che la Lippolis vuole offrirci e che fa sì che questo libro ci colpisca dritto al cuore.

Francesca Battistella

Francesca Battistella (Napoli, 1955) si è laureata in Antropologia Culturale nel 1979 alla Federico II di Napoli e ha conseguito un Master nella stessa materia presso la Auckland University, Nuova Zelanda, nel 1982. Ha lavorato come Lettrice d’Italiano e Storia Contemporanea nella stessa università nel 1983 e nel 1984. Tornata in Italia è stata traduttrice dal francese e dall’inglese per l’Istituto di Studi Filosofici di Napoli e in seguito per dieci anni segretaria di alta direzione, promoter, editor e organizzatrice di eventi presso la società INNOVARE, gruppo Banco di Napoli. Dal 2008 vive e lavora a Lugano, Svizzera. Negli anni ha pubblicato il romanzo storico Gli esuli (2004), un giallo Il parco delle meraviglie (2006), un noir Re di bastoni, in piedi, una trilogia gialla ambientata sul lago d’Orta che comprende La stretta del lupo (2012), Il messaggero dell’alba (2014), La bellezza non ti salverà (2016) e ancora un noir La verità dell’acqua (2019). Gli ultimi cinque libri per la casa editrice Scrittura&Scritture. Scrive recensioni per Gli amanti dei libri, la rivista Airone (Cairo editore) e Luoghi di libri.

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