Autore: Hilton Lisa
Casa Editrice: Longanesi
Genere: Romanzo
Traduttore: Sara Caraffini
Pagine: 410
Prezzo: 16,90
Il secondo capitolo della trilogia della scrittrice inglese Lisa Hilton, Domina, ci ripropone il personaggio di un’antieroina dal fascino irresistibile, decisa e senza scrupoli, Judith Rashleigh sotto un diverso nome, Elisabeth.
In Domina il lettore torna a scoprire i retroscena più oscuri e pericolosi del mondo dell’arte che l’autrice ben conosce essendo essa stessa storica della materia. La protagonista realizza il sogno di avere una galleria d’arte tutta sua a Venezia, città dal fascino ambiguo e misterioso. Qui vive e lavora sotto falso nome, sperando di allontanarsi dai crimini commessi in passato. Ma Judith è un’assassina seriale e così Lisa Hilton non può che metterla nuovamente nei guai e un omicidio, al quale non sembra collegata, la riporta nel mondo che pensava di essersi lasciata alle spalle. Personaggio tanto negativo quanto affascinante, donna spietata e dotata di carica sensuale, non esita a usare gli uomini come oggetti e il sesso per farsi strada nel mondo dell’arte dominato ancora in larga parte dai maschi. L’autrice ci fa entrare nella vita di Judith/Elisabeth facendocela conoscere in tutta la sua spregiudicatezza e disinibizione.
E’ l’arte l’altra grande protagonista della storia e Domina è una passerella per la vita e le opere del Caravaggio. Se nel precedente romanzo Maestra Lisa Hilton aveva fatto luce sull’esistenza di Artemisia Gentileschi, ora il grande maestro della pittura di ogni tempo la fa da padrone. Per l’autrice proprio attraverso la personalità del Caravaggio si costruisce un parallelismo con la natura ribelle di Judith, cosa in realtà già emersa anche nella figura della Gentileschi, altra artista ribelle.
Traffico di opere d’arte e criminalità organizzata internazionale, Domina è un thriller nel quale spionaggio, azione, omicidi e intrighi sono gli elementi cardini che sorreggono la trama. Con una narrazione dai toni cupi e dal ritmo tagliente Lisa Hilton cuce un vestito a questa storia che si rivela una lettura anche divertente con fughe rocambolesche e scene di sesso disinibito volte ad indagare la psicologia della protagonista. Ambientato buona parte in Italia – a Venezia sede della galleria e in Calabria – ma anche in altre città europee, a Ibizia, Belgrado, Parigi, il viaggio tocca più località e sicuramente è stato creato in funzione dell’intreccio per una logica narrativa. E in chiusura l’autrice, presente al festival A tutto volume – Libri in festa a Ragusa, così sintetizza la sua opera: “E’ una vicenda dal ritmo serrato, vigorosa, fosca e a tratti dai risvolti non privi di humour, che spesso continuerà a stupire i lettori fino alla fine”. Sinceramente, una lettura che per certi versi lascia senza parole.