Autore: Giovanni Bernuzzi
Casa editrice: Happy Hour edizioni
Genere: diario di viaggio
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo di copertina: 15,00 €
“Nella vita non si prendono quasi mai grandi decisioni, ma qualche volta sì, e allora vengono da sole”.
Ci sono viaggi che non si dimenticano, che segnano la vita e che danno ad essa tanti significati che non si possono tenere solo per se stessi. Con Diario di Santiago Giovanni Bernuzzi viene a dirci proprio questo. L’autore, che abbiamo già conosciuto con “Solo ma vero”, in queste pagine veste i panni del divulgatore, di colui che vuole raccontare per il gusto di farlo, senza nessuna presunzione di imporre il proprio punto di vista, ma dando al lettore una semplice versione dei fatti.
Bernuzzi compone il diario del suo pellegrinaggio a Santiago de Compostela. Ottocento chilometri quasi per giungere alla mitica Cattedrale dove è sepolto Giacomo il Maggiore. Un viaggio fatto rigorosamente a piedi, durato trentuno giorni. Ogni sosta viene raccontata dall’autore con una certa enfasi, mettendo in luce pro e contro ma senza perdere di vista la finalità di questa avventura: lasciare che il pellegrinaggio ci cambi.
“Cambiare” per Bernuzzi non significa convertirsi o purificarsi, è un’azione limitata al momento che si sta vivendo. Il pellegrinaggio che l’autore ci presenta è un intimo bisogno in cui ci si incontra di nuovo con la propria anima, con il proprio pensiero. L’autore non ci dice se alla fine del viaggio c’è stato o meno un cambiamento, ma dà al lettore i segni di questo processo di trasformazione e poco importa se questo è permanente, illusorio o momentaneo.
La forza di questo libro sta nella sua neutralità. Il viaggiatore, in questo caso il pellegrino, è colui che guarda con stupore ciò che non conosceva. Non ha paura della novità o dell’altro, si adatta a ciò che incontra perché il suo unico scopo è quello di contemplare e cristallizzare in sé l’esperienza. Secondo voi, già questo non indica un cambiamento?
Un libro da leggere. Consigliato soprattutto a chi ama viaggiare e a chi ama meditare.