
Autore: Lomanto Rosella, Maccario Cristina
Data di pubbl.: 2011
Casa Editrice: Miraggi
Genere: Bambini e ragazzi
Pagine: 36
Prezzo: 12
Ciccio Tuttapancia è il titolo di questo libro per bambini, ma anche il fantasioso e reale nome del protagonista ideato da Cristina Maccario e Rosella Lomanto.
Ciccio è un bambino golosissimo, e un po’ rotondetto, che ama passare il suo tempo libero davanti alla tv ingurgitando dolciumi e schifezze ipercaloriche di ogni tipo, anziché dividere il suo tempo libero tra giochi e salutari corse nei prati. Il richiamo della scatola televisiva è dato da bambini Tuttabocca che ammiccano invitando gli sprovveduti, che li stanno a guardare, a fare come loro. Così Ciccio ed i suoi compagni Tuttapancia si prodigano in corse ai vari supermercati per rifornirsi delle agognate merendine.
In questo libro non si cita nessun ingrediente né personaggio caratteristico delle fiabe classiche, eppure ad un certo punto del racconto arriva la magia. Infatti in un vortice di dolciumi vari compare una non ben definita vecchina che lascia a Ciccio una magica ricetta capace di trasformare i bambini Tuttapancia in bimbi sani e allegri. In realtà la storia presenta tutti connotati della fiaba: con un’audace analogia “l’orco” è la televisione con i suoi attributi di mostruosa crudeltà tentatrice, la cui finalità psichica si rintraccia nel gusto infantile di soggiacere a quella frenesia al fondo della quale trova la gioia. Il ruolo dalla “fata” è rivestito dalla vecchina “potrebbe essere una strega, ma anche semplicemente la bis-bis-bisnonna” la cui bellezza non sta nell’aspetto fisico ma nella bontà meravigliosa. Così intessuto di fantasia, scintillante di ingenui colori, Ciccio Tuttapancia fruisce di una logica tutta interna i cui personaggi obbediscono a uno schema strutturale.
E’ una storia molto semplice che tocca dei problemi veramente attuali come la dipendenza dalla televisione e, ancor più, dal cibo-spazzatura, responsabile di notevoli casi di obesità nella popolazione infantile. Molto piacevole da sfogliare, abbina ad un contenuto semplice e non particolarmente ricercato nel linguaggio una notevole ricchezza illustrativa. E se l’intento riscontrato dai pedagogisti è quello di assegnare al libro soltanto una finalità educativa, sia l’autrice sia l’illustratrice hanno senz’ altro voluto stimolare con le parole e con le immagini la fantasia infantile perché i piccoli lettori possano raggiungere il vero scopo.
Consigliato a bambini che già sanno leggere, ma anche a mamme e nonne che intendono raccontare una storia divertente ma che sia comunque lezione di vita.