Il problema del caro-libri sta riempiendo in questi giorni le pagine dei giornali e dei siti web, a pochi giorni dal rientro a scuola degli studenti italiani.
Le cifre si rincorrono e si parla di spese che possono andare dai 500 agli 800 euro per alunno.
I dati dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori dicono che quest’anno mediamente per i libri + 2 dizionari si spenderanno 521,00 € per ogni ragazzo, il +2,8% rispetto allo scorso anno (calcolo effettuato prendendo in considerazione scuole medie inferiori, licei ed istituti tecnici). Per alcune classi gli aumenti sono però più alti, per esempio per gli alunni della prima media e della prima liceo, i quali, per l’acquisto dei libri, dovranno far fronte ad aumenti del 5-6%. Secondo i dati dell’osservatorio un ragazzo di un liceo spenderà per i libri di testo + 4 dizionari 787,05 € (il 6% in più rispetto allo scorso anno) +499,50 € per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.286,55 €.
Si comprende bene quindi come per gli italiani sia in atto un vero e proprio salasso a cui le famiglie cercano di porre rimedio come possono.
Innanzitutto si cerca ovviamente di accaparrarsi libri usati, il più possibile in buono stato, ricorrendo ad acquisti sul web o nei classici mercatini. Poi le grandi catene di supermercati propongono offerte che a seconda delle zone possono risultare certamente interessanti.
E con l’occasione si torna a parlare della digitalizzazione dei libri.
L’e-book può essere una soluzione? Il problema è davvero complesso: se da una parte si rivelerebbe senza dubbio pratico e comodo (evitando anche di portare zaini pesantissimi sulle spalle) non è un oggetto semplice da gestire, specialmente per alunni molto giovani. Vi sono poi notevoli riserve sulle difficoltà che comporta studiare su un supporto del genere, per non parlare delle materie con esercizi scritti da svolgere sul libro. Insomma, gli ostacoli per ora sono ancora tanti, ma certamente l’emergenza prezzi dei libri scolastici è una dura realtà.
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