Biblioteca 3.0: nel Texas si passa al digitale puro

Avrà la conoscenza di generazioni, ma sarà vuoto; sarà una biblioteca, ma senza un libro.

Non si tratta di qualche strano indovinello, ma di una vera rivoluzione, la prima così definitiva: il prossimo autunno vedrà nascere nella contea di Bexar, Texas, la prima biblioteca interamente digitale. Non un solo testo su carta, nemmeno gli archivi, ma un enorme database (per ora con diecimila titoli) che consentirà agli utenti di scaricare i libri desiderati o di avere in prestito per quindici giorni uno dei centocinquanta e-reader messi a disposizione dei frequentatori, con sopra i libri desiderati. L’ideatore e promotore del progetto, Nelson Wolff, ha dichiarato di essersi ispirato alla bibliografia di Steve Jobs e, nonostante sia un noto bibliofilo, si è convinto che investire in edizioni di carta non sia proficuo spingendo così la comunità di Bexar, ad aprire una luogo di lettura «su schermo». È un tentativo ottimistico quanto azzardato: nessuna biblioteca (a parte l’ateneo di Philadelphia) finora aveva osato più che qualche forma ibrida, pur ben organizzata e proiettata al futuro.

Che questa sia la spinta ce mancava al definitivo rinnovamento degli spazi di lettura e condivisione? Non ci resta che scoprirlo.

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