Barnes & Noble investe sui libri di carta

Barnes & Noble è la più grande catena di librerie d’America; il proprietario Leonard Riggio, nel 2009, aveva messo a capo dell’azienda William Lynch, un manager delle tecnologie digitali, per guidare «l’impero di carta» nell’era di Internet. Lynch si è dedicato intensamente a sviluppare i nuovi business digitali; a cominciare dal “Nook”, il lettore che Barnes & Noble vende ai suoi clienti come alternativa al “Kindle” di Amazon. Dopo quattro anni, nel 2013, Riggio vuole ricomprarsi l’azienda di cui oggi controlla il 30 per cento, ma non vuole ricomprare tutto: solo le librerie «fisiche» e la rete di vendite online. Potrebbe essere un’inattesa rivincita della carta sul digitale. La carta, per quanto business declinante (meno 9% l’anno scorso), va curata, perché è quella che continua a tenere in piedi l’azienda: la liquidità dell’azienda è generata, infatti, dalle 689 librerie e non dal “Nook”. Con questa operazione, Riggio, pensa di poter fare meglio di Lynch.

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