Titolo: Banchieri & compari
Autore: Gianni Dragoni
Editore: Chiarelettere
Pagine: 160
Anno di pubblicazione: 2012
Prezzo: 15.00 €
“Con la crisi, le quotazioni delle banche sono crollate. Chi all’inizio del 2011 ha investito 100 euro nell’Unicredit se ne ritrova solo la metà il 9 novembre 2011, il giorno del grande balzo dello spread.” pag.15
Se si dovesse stilare una classifica delle parole più nominate degli ultimi tempi di sicuro “crisi” avrebbe la meglio. Non è di certo una parola nuova, tutti abbiamo studiato la storia, ma quello che caratterizza questo fenomeno che ci vede coinvolti a livello globale è l’origine che esso ha avuto. Quei famosi mutui subprime che hanno sconvolto il mondo occidentale sono stati solo il timido inizio di una partita a domino, non ancora conclusa, che sta sconvolgendo la finanza e, di conseguenza, le nostre povere tasche malconce.
“Banchieri & compari” si propone di approfondire tematiche che ci riguardano da vicino e che hanno continue ripercussioni sul nostro quotidiano. Dragoni spiega accuratamente, in un saggio di facile lettura e comprensione, quali siano le risposte a domande che risuonano nella testa di tutti noi, come per esempio dove finiscono i nostri soldi, o che uso ne fanno i nostri governanti. Ampio spazio è dedicato a personaggi come Monti o Tremonti, che in tutto questo hanno avuto un ruolo. Curioso il pezzo dedicato ai “Paperoni d’Italia”, irritante quello sull’Europa e sulla tassazione dei nostri portafogli e quindi le ripercussioni che decisioni a tavolino hanno sulla collettività.
Dragoni spiega come il denaro proveniente da Francoforte venga utilizzato in modo discutibile, per esempio: le banche acquistano per cifre fuori misura titoli di Stato che il nostro sistema Stato non sa come rivendere, ma alla fine chi paga le conseguenze di queste scelte speculative? Gli Stati stessi, cioè i cittadini. Ecco spiegato il motivo di nuovi e continui tributi. Dragoni è molto bravo nel ricostruire storie e casi esemplari, ci ricorda che quasi sempre a farne le spese siamo noi, i risparmiatori, mentre c’è sempre qualche ometto in giacca e cravatta pronto che se la passa meglio. Questa è una guerra, finanziaria, ma pur sempre una guerra, e come tutte le guerre è decisa da pochi che si conoscono bene ma combattuta da molti che non si conoscono affatto. Queste duecento pagine aiutano a capire cosa ci sta succedendo: da leggere.
“Dopo le leggi ad personam di Berlusconi, ecco quella ad bancam di Monti” p.33
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