Vedove di Camus – Elena Rui

Titolo: Vedove di Camus
Data di pubbl.: 2025
Pagine: 168
Prezzo: € 18,00

Il 4 gennaio 1960 muore insieme all’editore Michel Gallimard in un inspiegabile e assurdo incidente stradale lo scrittore Albert Camus.

La Facel Vega che si schianta contro un platano getta il mondo intellettuale nello sconforto. Il grande scrittore, uno dei più grandi intellettuali del suo tempo, muore sul colpo, lasciando tutti, e soprattutto le persone vicine che lo amano, increduli e senza parole.

Tra queste ci sono prima di tutte le donne che amava e che lo amano di un amore incondizionato.

Nella vita di Camus ci furono quattro donne importanti: oltre alla moglie Francine, Catherine Sellers, Mette Ivers e Maria Casarès.

Elena Rui a loro e allo stato di vedovanza dedica un romanzo che è un’indagine introspettiva nella coscienza e nei sentimenti.

Vedove di Camus è il titolo del libro della scrittrice padovana.

Rui dà voce alle quattro donne e ognuna di loro di fronte alla morte improvvisa dell’uomo amato mostra le proprie debolezze, si avventura nel dolore della perdita, si mostra nuda di fronte alla disgrazia.

Francine Faure, sua moglie che vorrebbe che tutto intorno tacesse per occuparsi del proprio dolore e di quello dei figli. La donna fragile e sensibile, sempre fedele a Albert, il loro rapporto libero e tormentato, gli alti e bassi di una storia d’amore. La donna che dopi la morte improvvisa di Albert si trova a fare i conti con la sua figura, perdendosi tra le pagine del manoscritto inedito che lo scrittore aveva con sé quando si è schiantato: «Procede senza un piano, motivata, ma a tratti sopraffatta dal bisogno e dall’impossibilità di capire».

Catherine Sellers, una vita di attrice densa di successi teatrali e soddisfazioni. Anche lei racconta, dando sfogo a una dimensione intimista, la sua relazione amorosa con Albert Camus.

Catherine che annota sul suo quadernino a spirale tutto quello che riguarda Albert e dove registra anche i suoi umori dal giorno dell’incidente, una specie di diario della vedovanza.

Camus ha lasciato un vuoto incolmabile nella sua vita e lei non smette per tutta la vita di raccontarlo: «Le piace il modo pacifico in cui Albert abita i suoi pensieri da quando è la donna di un altro».

Poi c’è Mette Ivers, la giovane pittrice di origine danese che ricorda i suoi vent’anni quando incontra al Flore per la prima volta lo scrittore. Ed è proprio lui che la invita al tavolo e poi passano la serata a ballare nei locali notturni del Quartiere Latino.

Maria Casarès è stata una grande interprete del teatro francese, per Camus lei era l’Unica.

Quella di Maria con Albert Camus è una relazione che conosce diverse fasi, tutte intense e divoranti, destinate a lasciare un segno indelebile: «Le aveva scritto che un giorno alla fine della sua vita, avrebbe capito che nessuno l’aveva amata come lui».

Elena Rui per scrivere Vedove di Camus attinge a diari privati, interviste, biografie, memoir e con una intensa e creativa dose di immaginazione coniuga finzione e realtà, porta alla luce, attraverso le quattro donne che Camus ha amato, le vicende private di un grande scrittore, che con il suo spessore culturale profondamente libertario è stato prima di tutto un uomo di coscienza che si è schierato sempre dalla parte della rivolta e della libertà, nel rifiuto di approdi ideologici e porti dogmatici.

Ti potrebbero interessare...

Per continuare a navigare su questo sito, accetta l'informativa sui cookies maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi