Gli ultimi dati hanno dimostrato la crescita costante della pirateria online e la situazione più allarmante si sta verificando in Spagna, dove si è passati dal 51% di consumatori illegali nel 2013, al 58% nell’anno successivo. Ovviamente, alla crescita di tale fenomeno corrisponde l’aumento dei profitti che se ne ricava, fino a parlare di cifre come 1,700 milioni di euro. Da ciò capiamo perché questi siti, circa il 71%, sono finanziati da pubblicità ormai di ogni genere, che si serve dei dati che la maggior parte delle persone rilascia per accedere a contenuti illegali. La quotidianità della pirateria è dimostrata anche dall’uso crescente dei più noti motori di ricerca, Google fra tutti viene utilizzato nove volte su dieci.
Ma l’aspetto più paradossale e preoccupante è che tutto ciò contribuisce alla crisi occupazionale: se solo si prevedesse uno scenario senza pirateria arriveremmo a contare circa 29.360 nuovi posti di lavoro.
E il nostro caro libro? Non sfugge a questo mondo. Si contano 335 milioni di download illegali e di libri digitali, in particolare a novità con vita inferiore ad un anno.
Spagna: il paradiso della pirateria
25 Marzo 2015