La British Library, la biblioteca londinese considerata tra le più importanti del mondo, ha caricato sul web più di un milione di immagini e foto, che saranno disponibili per tutti senza vincoli di copyright.
È questa una notizia straordinaria. La cultura e il sapere racchiusi nella biblioteca inglese sono ora aperti e a disposizione di tutti. Le immagini sono state rese pubbliche su Flickr, esenti da copyright, quindi ognuno potrà scaricarle, ripubblicarle e farne ciò che vuole. Ma non solo. Ciascun utente potrà contribuire alla decifrazione e all’interpretazione per meglio comprenderle, partecipando ad una grande operazione collettiva per la creazione di cultura.
Le immagini provengono da circa 65 mila volumi pubblicati dal XVII pubblicati fino al XIX secolo e trattano gli argomenti più vari. Ci sono diagrammi, mappe, disegni, illustrazioni di paesaggi e monumenti, ma anche scene e volti provenienti dalle colonie dell’Impero britannico e da tutto il mondo, anche dal nostro Paese, e manoscritti, come il manoscritto di Alice nel Paese delle Meraviglie.
E ancora, vignette umoristiche, ritratti di principi e regine, selvaggi africani, animali e pesci esotici, battaglie, scene di vita quotidiana, avventure ed esplorazioni, come le immagini della nave Resolute, abbandonata nel 1854 nell’Artico e recuperata due anni dopo da un baleniere statunitense il quale la restituì alla regina Vittoria. Per ricompensarlo, la regina fece costruire con il suo legno una scrivania per il presidente degli Stati Uniti, la stessa Resolution desk usata ancora oggi da Barack Obama.
L’obietivo del progetto è quello di rendere disponibile in versione digitale questa enorme quantità di immagini e informazioni allo scopo di migliorarne la conoscenza grazie alla partecipazione degli utenti. Per questo motivo a partire dal 2014 sarà disponibile un’applicazione per poter dare il proprio contributo ad una delle più importanti operazioni di creazione e diffusione di cultura dopo Wikipedia.
Le immagini sono apparse venerdì scorso e da allora già un milione e mezzo di persone hanno sfogliato i disegni e aperto blog per commentarli, confermando così il successo dell’iniziativa.
Nora McGregor, curatrice del digital research team della British Library, si dice entusiasta “Come bibliotecaria sono i giorni più belli della mia vita. Non ci può essere di meglio, per chi desidera che la conoscenza esca da queste mura”.
La British Library venne creata nel 1973 con il British Library Act 1972. La maggior parte dei volumi presenti provengono dal British Museum e da varie organizzazioni minori riunite ed assorbite dalla nuova biblioteca. L’edificio in mattoni rossi, situato al 96 in Euston Road vicino alla stazione ferroviaria di St. Pancras, è stato progettato dall’architetto Colin St. John Wilson.
Al suo interno sono custoditi 13,6 milioni di libri e oltre 150 milioni di oggetti, stampe, mappe, disegni, francobolli e manoscritti, una enorme collezione che si arricchisce ogni anno di 3 milioni di libri, significando un ampliamento dello spazio necessario sugli scaffali di circa 9,6 km quadrati.
È un patrimonio immenso, a livello culturale e non solo. Nella Sir John Ritblat Gallery per esempio sono esposte le prime edizioni di Rudyard Kipling, Virginia Woolf e Charles Dickens o, in luoghi ben custoditi, si trovano il Diamond Sutra dell’868, tra i più antichi libri stampati, alcune Bibbie di Gutenberg e il manoscritto autografo di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll.
L’accesso alle sale della biblioteca è gratuito ed aperto a «chiunque abbia necessità di farlo», nonostante si sia spesso discusso per esempio, se permettere o meno agli studenti universitari dei cercare al suo interno informazioni che avrebbero potuto trovare nella libreria della loro università.
Il progetto di scannerizzare le pagine dei 65.000 volumi è partito cinque anni fa, con la collaborazione di Microsoft, che si è occupata della scansione dei libri.