L’AIE (Associazione Italiana Editori), con l’obiettivo di porre fine alla discriminazione nei confronti dell’editoria digitale, aveva lanciato qualche tempo fa la campagna di protesta #unlibroèunlibro.
L’obiettivo era, e rimane, semplice e propositivo: equiparare ebook e libro cartaceo in termini fiscali, in quanto sul primo si paga il 22% di Iva, mentre sul secondo un più modesto 4%.
Dopo la diffusione delle notizie di stampa che riportano le difficoltà di Bruxelles nella mediazione europea, Marco Pollini, presidente dell’ AIE, ha ribadito la sua posizione e il pensiero di tutti i sostenitori di questa campagna: “Andiamo avanti: siamo certi e fiduciosi dell’impegno del Ministro Franceschini e dell’Italia in sede europea per la battaglia contro la discriminazione dell’iva degli ebook rispetto a quella dei libri di carta. La campagna #unlibroéunlibro non solo continua ma sarà rafforzata”.
Ha aggiunto poi Polillo: “Questa è una campagna di buonsenso. Siamo a oltre 25mila interazioni: l’intero mondo del libro, dei lettori, degli autori – di cui ci siamo fatti portavoce – è davvero vicino al Governo e al Ministro Franceschini in questa battaglia contro gli egoismi nazionali e contro una visione dell’Europa assolutamente burocratica. Insieme chiediamo di dire NO alla discriminazione dell’ebook e di riconoscere qualcosa che per noi è ovvio, ma non scontato: un libro è un libro, al di là del supporto di lettura. Per questo confidiamo, allo stesso tempo, che il consenso parlamentare sia di aiuto al Governo anche in sede nazionale e che il Parlamento italiano possa trovare una soluzione per la cultura del nostro paese. Noi, per la nostra parte, andiamo avanti con convinzione”.
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