Data di pubbl.: 2025
Traduttore: Federico Bertolazzi
Pagine: 544
Prezzo: € 22,00
La poesia di Pessoa è l’analisi più complessa, dolente e tragica ma insieme lucida e impietosa dell’uomo del Novecento. Queste sono parole di Antonio Tabucchi che ha trascorso la sua vita a scavare nel baule pieno di gente del grande poeta portoghese.
Parole che condividiamo e che teniamo sempre a mente quando ci avventuriamo nel mistero della poesia di Pessoa, fra le più rivoluzionarie del secolo scorso.
Da Garzanti esce Poesie, un volume antologico del grande poeta portoghese nella traduzione di Federico Bertolazzi, che ha deciso di occuparsi della poesia che Pessoa ha pubblicato in vita.
«Tuttavia, la parte dell’opera che Pessoa pubblicò in vita non è poi così esigua quanto si sarebbe portati a pensare, e sarà a questa parte che qui
faremo riferimento».
Troveremo in questo volume tutta l’opera molteplice di Pessoa, sarà un viaggio nelle suggestioni che provocano l’esplorazione del suo mondo complesso.
Tabucchi giustamente definisce Pessoa il poeta più complesso e vasto del Ventesimo secolo. Con tutto il suo baule pieno di gente, lo scrittore portoghese ha attraversato il proprio tempo, elaborando formidabili intuizioni razionali, sentimentali e soprattutto epifaniche.
In queste pagine c’è l’anima del poeta che scruta attraverso la divina irrealtà delle cose. Nei suoi versi c’è sempre la capacità di percepire il mistero del tutto. Ogni personaggio che viene fuori dalla sua immaginazione è un sognatore ironico, un testimone infedele alle promesse segrete, ma soprattutto un’incognita metafisica che si dona con il suo carico di rivelazioni.
Pessoa ortonimo è la voce essenziale dei suoi amici immaginari, la summa di quella sua sola moltitudine in cui i suoi stessi eteronimi si ritrovano, fianco a fianco, a redigere quel libro dell’inquietudine dove l’anima è il fondamento di tutto.
Quello eteronimo è un vero e proprio zibaldone metafisico in cui Pessoa sente tutto quello che vive e nelle parole si mette a nudo fino a scoprire il fianco, a mostrarsi plurale con tutti i suoi eteronimi, confessando che sin da piccolo egli ha sempre avuto la necessità di aumentare il mondo con personalità fittizie che stanno tutte nel forte tratto di isteria che si portava dentro.
Si leggono e si ascoltano volentieri le parole di Tabucchi che ci fanno capire davvero la grandezza di questa voce immensa della letteratura: «Quello che fu forse, in origine, l’oscuro grumo del bambino Fernando, è diventato il superbo peccato d’intelligenza del poeta Pessoa la perversione di abdicare al reale per possedere l’essenza del reale. Una radicale quasi disgustata rimozione che fa di Pessoa il più sublime poeta del rovescio, dell’assenza e del Negativo di tutto il Novecento».
La vita singolare di Fernando e le sue molteplici vite plurali: una sola moltitudine in cui è meraviglioso perdersi perché nella sua poesia veniamo in contatto con universi straordinari e unici che contengono sistemi nebulosi, riconducibili sempre all’inquietudine e alle contraddizioni di un grande poeta superiore, uno di quei pochi che ha sempre scritto e detto quello che effettivamente ha sentito. Quello di Pessoa è un mondo affascinante che ammalia.
Dentro scopriamo sempre un genio che in ogni sua intuizione ci dice che la letteratura, come tutta l’arte, è la dimostrazione che la vita non basta.
È naturalmente essenziale conoscere anche la parte inedita dell’opera di Pessoa, scrive il curatore di questa nuova antologia,, ma è altrettanto essenziale che non venga confusa con quella pubblicata in vita per non incorrere nella costruzione falsata di una fragile architettura senza fondamenta.
Vale la pena leggere questo nuovo volume garzantiano dedicato al grande poeta portoghese. Poesie ci consente di leggere con occhi nuovi l’opera di Pessoa.

