Data di pubbl.: 2025
Traduttore: Lorenzo Flabbi
Pagine: 159
Prezzo: € 18,00
Per Annie Ernaux la scrittura è sospensione di ogni sensazione diversa da quelle che essa stessa fa nasce, che essa stessa lavora.
Da L’Orma editore esce L’uso della foto, un libro pubblicato in Francia venti anni fa e scritto con il giornalista Marc Marie, con il quale la scrittrice ha avuto un’intensa storia d’amore.
Libro curioso e originale che alterna fotografie e parole. I due autori – amanti decidono di raccontarsi commentando quattordici scatti che raffigurano oggetti e dettagli della loro vita intima: quattordici fotografie scattate tra il 2003 e il 2004, anni cruciali per la scrittrice che si trova a combattere contro un tumore al seno, e che testimoniano quello che resta dell’amore dopo la sua passionale consumazione.
Come se fare l’amore non bastasse. Era necessario conservarne una rappresentazione materiale, cosi Annie e Marc continuano a scattare foto dopo i loro incontri passionali e nel libro con le parole a supporto degli scatti ricostruiscono i loro personali frammenti di un discorso amoroso.
«Mi sembra che non ci sia niente di meglio di questo da fare insieme, un atto di scrittura al tempo stesso unito e disgiunto. Volte, però mi spaventa. Aprire il proprio spazio di scrittura è più violento che aprire il proprio sesso».
Stanze d’albergo, abiti abbandonati sul pavimento, ristoranti, case disordinate in cui l’amore si accende. Marc e Annie su quelle immagini scrivono dopo aver praticato carnalmente il gesto dell’amore. Scrivono e fotografano per avere l’illusione di cogliere una totalità.
Le foto resteranno delle testimonianze e le parole che scrivono nascono dall’urgenza di catturare il presente che gli amanti vivono.
Alle quattordici fotografie troveremo un commento di entrambi: sulla medesima scena d’amore si consuma un dialogo a due voci, i racconti si contaminano e dall’osservazione della foto nasce il paradosso della scrittura che rivela e allo stesso tempo nasconde.
Dalla scena precaria dell’esistenza ne L’uso della foto Annie Ernaux ancora una volta ci regala l’esperienza diretta della sua scrittura, anche in queste pagine afferma di voler scrivere soltanto ciò che è realmente. Anche questo libro emerge dalla vita che incontra la scrittura.
Annie coglie per l’ennesima volta l’occasione di una minima messa in racconto della realtà.
La verità non viene mai tradita, anzi viene immortalata dai due amanti in fotogrammi e poi arriva la scrittura che scava nei dettagli e quello che loro vedono è proprio ciò che non appare: quello che è accaduto appena prima, durante e subito dopo.
«Non so definire il valore e l’interesse della nostra impresa. In un certo senso rientra nella frenetica tendenza, che sempre più caratterizza il nostro tempo, a mettere l’esistenza in immagini. Fotografia, scrittura: ogni volta si è trattato per noi, di conferire maggiore realtà a momenti di godimento irrappresentabili e fugaci»
L’uso della foto è un libro che coglie il più alto grado di realtà. Quello di due persone che si amano senza sovrastrutture e siglano un patto per raccontarlo attraverso le parole e la schiettezza di fotografie mostrate senza alcun pudore nella loro nudità intima.

