Data di pubbl.: 2025
Pagine: 214
Prezzo: € 18,00
Como, autunno 1975. Il quotidiano La Provincia riporta la brutale aggressione, avvenuta in via Volpi in una notte fra la domenica e il lunedì, di una quindicenne, una povera ragazza che stava consegnando biancheria pulita al civico n. 7, un tempo sede de Il Dollaro, la casa di tolleranza più prestigiosa della città murata e poi chiusa in seguito alla legge Merlin del 1958. In realtà Il Dollaro funziona ancora, nel connivente silenzio di autorità e forze dell’ordine cittadine. Sconosciuti gli autori del crimine – o troppo conosciuti tanto da essere ben protetti nelle loro identità dalle alte sfere – ma la giovane rimane incinta e mesi dopo dà alla luce due gemelli, uno in ottima salute, l’altro, come la madre, moribondo. Subito adottato dalla famiglia Bernasconi il primo. Nascosti in convento madre e gemello moribondi. Sopravviveranno?
Como 2012. La psicologa Maria Pires abita nel vecchio palazzo di via Volpi 7 acquistato dal marito Gianni, mercante d’arte, per una cifra assai conveniente e velocemente ristrutturato creando magazzini a piano terra e abitazione e studi ai piani alti. Dopo tanti anni di abbandono, la vecchia sede de Il Dollaro è tornata a vivere e a ospitare una coppia che, dopo diversi anni di matrimonio, comincia a scricchiolare. Gianni è a New York per lavoro, Maria in studio a ricevere i pazienti. Quando è da sola si reca sovente a colazione o a pranzo nel bar gastronomia sotto casa. Con le proprietarie napoletane Lina e la figlia Nella ha stabilito un bel rapporto, un rapporto tutto al femminile fatto di complicità e racconti condivisi. E poi le arriva una strana telefonata da Lisbona. È l’ispettrice di polizia Rosa Carvalho a chiamarla. Sul corpo di una donna trovata in fin di vita nel Jardim de Estrella, e poi deceduta in ospedale, c’era scritto un numero e una breve frase e la Carvalho ha immaginato che quel numero corrispondesse a un telefono. Ha visto giusto e ora annuncia a Maria che la morta è Anna Zaspi, un tempo paziente della psicologa. Maria è profondamente addolorata. Con Anna aveva stabilito una particolare sintonia, quasi un’amicizia, contravvenendo a quanto prescritto nel codice di condotta professionale. Anna, più che parlare con lei durante le sedute, le scriveva lunghe lettere usando un inchiostro azzurro pallido. Provetta musicista, spesso in tournée, il 7 era il suo numero favorito. E 7, a suo parere dovevano essere gli uomini nella vita di una donna. Perché è morta? E come mai proprio a Lisbona?
Intanto Gianni torna dall’America dopo aver ricevuto una concitata telefonata dall’amico Beppe. Loro due, insieme al medico Giordano Poli e al giovane aiutante di Gianni, Nic, da tempo hanno inventato un perverso gioco di ruolo che coinvolge giovani donne sconosciute. Tutto è nato dal ritrovamento di un vecchio mazzo di carte legato a Il Dollaro…
Di questo giallo, che a tratti sconfina nel thriller, ammantato di mistero, seducente e avvolgente, non possiamo dire molto di più per ovvi motivi, ma vogliamo lodare la bravura dell’autrice, l’alta qualità della sua scrittura, l’attenzione ai dettagli e a temi, ahimè, ancora di grande attualità: quelli del femminicidio e della violenza contro le donne. Come difendersi? Ma soprattutto, come reagire di fronte all’arroganza e alla certezza di restare impuniti di alcuni uomini? Ai lettori scoprirlo, ma state sicuri che neppure un rigo o una pagina di questo libro riuscirà a deludervi e vi dispiacerà averlo finito.


