
Data di pubbl.: 2025
Pagine: 368
Prezzo: € 17,90
Personaggio seriale nei thriller di Gigi Paoli, Piero Montecchi, neuroscienziato e professore universitario, ex paracadutista del battaglione Tuscania, figlio di una francese e di un italiano che da tempo sono mancati, fratello della splendida Caterina, vive con il cane lupo Winston fra Verona, dove insegna, e Saint Paul de Vence, nel Sud della Francia, dove tempo prima è morta di tumore il grande amore della sua vita: Cinzia.
A richiamarlo in azione stavolta è la morte del suo mentore e amico carissimo, il professor Giancarlo Grassi, Presidente del consiglio di amministrazione dell’Area Science Park di Trieste, gigantesco parco tecnologico per la ricerca scientifica aperto a tutte quelle imprese – start up e consolidate – che vogliano innovare o portare avanti nuovi progetti. Una morte, quella di Grassi, davvero strana: freddato con un colpo di pistola alla testa nella sua suite del Grand Hotel Duchi d’Aosta, albergo affacciato sul quadrato perfetto di piazza Unità d’Italia. A indagare in prima battuta il vicequestore a capo della squadra mobile di Trieste Roberto Platanìa coadiuvato dal vicequestore aggiunto Paolo Ferliga, reati contro la persona. Quella notte, però, Grassi non è stato l’unico a morire. Infatti, di lì a poco, si scopre che anche un cameriere dell’hotel, il giovane Alex Babic, sloveno, è stato trovato sgozzato nella vasca da bagno della sua abitazione. Chiaro dunque che si tratta di un killer organizzato, di fascia alta, che ha ucciso anche il ragazzo per impossessarsi della tessera magnetica, entrare in albergo dalla porta di servizio e compiere l’omicidio. Unico indizio sul luogo del crimine, una lente a contatto il cui DNA è però incomprensibile nonché impossibile, in quanto mostra un incrocio fra uomo e lepidottero, una chimera, come si dice nel gergo della genetica.
Informato della morte di Grassi, Piero Montecchi entra in azione aiutato da Roma, nella sua indagine, dal vicequestore Anna Orsini, capo dell’Unità Delitti Insoluti della polizia, una donna della quale Piero potrebbe e dovrebbe innamorarsi. Ma i misteri con i quali confrontarsi sono tanti e difficili da comprendere. Perché, ad esempio, il prof. Grassi voleva fuori dal Parco la società Polymer? Una società già di suo misteriosa di cui pochissimo si conosce e i cui soci/padroni non sono rintracciabili. Una società alla ricerca dell’arma perfetta e di un materiale indistruttibile. Come mai Claudio Salvadori, brillante ex studente di Piero e ricercatore nel Parco, l’unico che sembra conoscere qualcosa della Polymer, muore uscendo di strada con la sua auto poco dopo aver parlato con Montecchi? Le ricerche di Piero lo porteranno in Slovenia a incontrare la professoressa Marija Novak, grande amica di Grassi, grazie alla quale scoprirà l’esistenza di una congregazione vecchia di seicento anni, l’Ordine del drago, il cui scopo è proteggere il mondo dagli abomini della Scienza e in cui il prof. Grassi rivestiva un ruolo di primo piano. Da lì, con Anna Orsini, volerà in Transilvania, nella città di Sibiu. Stavolta sarà l’anziano professor Tiberiu Foris ad aprirgli gli occhi su quanto veramente accaduto fra Romania e Unione Sovietica ai tempi della Guerra Fredda e della caduta di Ceausescu, su antiche e profondissime miniere di sale e su storie vere dal sapore di orribili leggende.
Il thriller di Gigi Paoli si legge con vero piacere per l’ottima qualità della scrittura, i dialoghi efficaci ed essenziali, la ricchezza e la precisione del lavoro di ricerca evidente per costruirne la trama, l’inquietudine che pervade l’intero racconto. Siamo proprio sicuri che sia tutto frutto della fantasia dell’autore?