
Data di pubbl.: 2025
Traduttore: Gabriella Diverio
Pagine: 400
Prezzo: € 22,00
Ambientato in Svezia nella cittadina di Kalmar e sull’isola di Öland, collegata alla terra ferma da un ponte stradale, La cura del fuoco è il terzo capitolo di una serie gialla di cui attendiamo con trepidazione il seguito.
Protagonisti principali i poliziotti Hanna Duncker e il collega Erik Lindgren con caratteri e storie di vita che più diverse non si potrebbe. Hanna viene da una famiglia un tempo unita e rispettata, disgregatasi alla morte per malattia della madre, assistente sociale, avvenuta anni prima. Il padre Lars è diventato un alcolista, il fratello Kristoffer uno sbandato. Il colpo di grazia, sedici anni prima, è stato l’omicidio di Ester Jensen per il quale è finito in prigione il padre di Hanna. Era davvero lui il colpevole? Di questo Hanna era sicura, finché il fratello Kris – che vive da tempo all’estero – non ha deciso di confessarle la verità: quel giorno a casa di Ester erano in tre e a uccidere la donna per soldi è stato Axel Sandsten, oggi uno dei maggiorenti di Kalmar. Lars Duncker, convocato dal figlio Kris spaventato e disperato, si è limitato a dar fuoco alla casa della morta per coprire gli indizi e poi ad accusarsi dell’omicidio. Una rivelazione che ribalta completamente la vita di Hanna e dà inizio a una sua indagine privata che mette a repentaglio la sua vita. Qualcuno, infatti, proprio il 13 dicembre – giorno in cui la vicenda narrata ha inizio – incendia la sua vecchia casa di Kleva e Hanna si salva a stento, rifugiandosi poi dal compagno Isak.
Diversa, invece, la vita di Erik. Fratelli, sorelle, genitori amorevoli, una moglie indiana Subriya e una figlia piccola, Nila. Erik è un uomo protettivo, gentile, comprensivo, in questi giorni angosciato dalla rivelazione dell’Alzheimer che ha colpito suo padre. Su Erik, Hanna e il resto della squadra veglia il capo Ove Hultmark. Ma la vera indagine che stanno seguendo è, a tutti gli effetti, un cold case. Quasi vent’anni prima, la notte del diploma, un gruppetto di studenti aveva deciso, dopo i festeggiamenti del caso, di trascorrere la notte nella foresta di Mittland. Da allora si sono perse le tracce di uno di loro, Mikael Fransson. Lo aspettano ancora la madre Birgitta e la sorella Therese, meno convinta, quest’ultima, che sia ancora vivo. E infatti, proprio nella foresta, ecco spuntare dei resti umani e sono quelli di Mikael. Cos’è successo in quella tragica notte visto che il ragazzo è stato ucciso? Ma allora com’è possibile che, il giorno dopo, abbia mandato un messaggio alla madre con il suo telefonino dalla Germania dove intendeva recarsi? Hanna ed Erik avranno un bel da fare nel ricostruire eventi accaduti in un’epoca remota e che, come in tutte le piccole comunità, coinvolgono persone che si conoscono bene e la cui memoria traballa, non solo per il tempo trascorso, ma per la paura di danneggiare amici e parenti.
Due indagini corrono, dunque, parallele, come sotto i nostri occhi di lettori scorrono le vite di protagonisti e comprimari nei giorni che precedono il Natale, festa molto sentita nella comunità, ottenebrata però dal dolore e dall’angoscia, da ricordi che in molti vorrebbero dimenticare o seppellire per sempre. E non è solo la tragedia familiare di Hanna, incapace di affrontare fino in fondo il suo passato per risolverlo, e persino il suo presente – una nuova vita con un compagno amorevole -, ma quella di Birgitta e Therese Fransson, dei segreti mai confessati, delle scelte di vita sbagliate, di un’onestà di parole e pensieri difficile da ricostruire.
Un giallo denso, da leggere con attenzione perché sono molti i messaggi e gli spunti che ci comunica e del quale, come si diceva all’inizio, aspettiamo con ansia il seguito.