
Data di pubbl.: 2024
Traduttore: Marina Di Leo
Pagine: 171
Prezzo: € 12,00
Anche quando scrive racconti, Georges Simenon è uno scrittore perfetto.
Adelphi, che da diversi anni sta pubblicando tutta l’opera dello scrittore belga, ha pensato bene di riscoprire i centosettantotto racconti che l’inventore di Maigret ha scritto nel corso della sua vita.
È da poco arrivato in libreria La Cantante di Pigalle e altri racconti, un volume che raccoglie quattro piccoli gioielli narrativi.
Tranne il primo, Sette crocette su un taccuino, uno dei più bei racconti lunghi di Simenon, pubblicato nel 1951 e vincitore del Premio Edgar Allan Poe, gli altri sono apparsi postumi nel 1990 e vengono tradotti per la prima volta in italiano.
Una scoperta avvincente: quattro storie poliziesche che si tingono di nero in una Parigi suggestiva e misteriosa. Simenon quando inventa queste storie è fedele a metodo Maigret anche se qui il commissario è assente.
Leggendo questi quattro racconti carichi di suspense e tensione non si può non condividere quello che Leonardo Sciascia sostiene sulla grandezza di Simenon.
Sciascia è d’accordo con Henry Miller che in un articolo definì Georges Simenon un miracolo quotidiano.
Sì è vero, l’opera immensa di Simenon è un miracolo. Ancora oggi la leggiamo con grande interesse. La tecnica narrativa di Simenon, come sostiene Sciascia, il suo modo di ordinare la realtà, di dare un senso, di collegare le cause e gli effetti, di far scaturire il mistero della verità è senza ombra di dubbio una grande lezione di scrittura e di letteratura.
Nelle quattro storie raccolte in questo libro Simenon si tuffa in un Parigi torbida e racconta i bassifondi dell’anima nera dei personaggi che egli stesso inventa e che fanno sempre pendant con quella malinconia esistenziale che fotografa sempre una caduta dell’animo umano negli abissi della perdizione e del crimine.
Anche nei racconti troveremo la grandezza di Simenon, uno scrittore che come pochi è riuscito a entrare dentro l’uomo, cogliendone l’oscurità, il dramma, la fragilità.