Incubatore, gufi rotti e altre storie

La seconda giornata dell’Incubatore del Salone Internazionale del libro di Torino si è aperta con la presentazione del libro “MB-339A/PAN/CD/MLU”. Durante  la presentazione l’autore Marco Tommasoni, dopo una breve storia della sua carriera nell’aereonautica, ci racconta del suo libro ricco di storie e di immagini di questo velivolo che ha compiuto il suo primo volo nel lontano ’66.

All’ora di pranzo la consueta striscia business dove l’editoria indipendente si racconta. Antonella Mariotti de La Stampa racconta l’editoria indipendente in un contesto a trecentosessanta gradi. “Viviamo in un momento di narrazioni molto potenti”, dice Mariotti, “poche persone leggono, ma la responsabilità non è dei lettori, quanto della produzione editoriale che ha assuefatto il pubblico con un certo tipo di contenuti. I lettori non vanno presi in giro, sono pretenziosi e vogliono leggere qualcosa di profondo. Serve far appassionare il pubblico all’argomento, creare un appealing: se dici a un ragazzo che deve leggere il libro, lui lo legge male o legge un riassunto e poi non leggerà più libri: se, invece, invogli il ragazzo a cercare il contenuto perchè interessante, lui sarà invogliato a leggere ancora.

A seguire tre presentazioni di libri presenti nell’incubatore di quest’anno, di tre giovani scrittori molto promettenti.  Il primo è della casa editrice Gorilla Sapiens: “Alcuni stupefacenti casi tra cui un gufo rotto” libro di Davide Predosin. Alla presentazione era presente l’autore, Davide, e Carlo Sperduti organizzatore del Premio Sperduti a cui Davide partecipa senza una motivazione precisa e a cui arriva ultimo. Nonostante questo flop Carlo vede un grosso potenziale in Davide e continua a coinvolgerlo in varie iniziative tra cui il cantiere di letteratura notturna di Roma, nel frattempo Carlo conosce Gorilla Sapiens e tutto è venuto da sé.
Nasce così “Alcuni stupefacenti casi tra cui un gufo rotto”, una raccolta di racconti assurdi fatti però di immagini, il cui centro è l’imbarazzo o meglio l’ironia che si cela dietro.

Il secondo è “Tradiscimi se hai coraggio!” libro di Deborah Fasola edito da Libro Aperto International Publishing. L’autrice ci presenta Olivia Smith, giovane detective privata specializzata nello smascheramento di tradimenti, e di come un giorno si sia trovata dall’altra parte della storia.
Il tradimento, in tutte le sue forme, è il tema centrale insieme alla presa di coscienza e al cambiamento radicale che ne consegue.  Il libro è indirizzato a un target femminile, anche se la presenza di forti personaggi maschili lo rende adatto anche agli uomini soprattutto a coloro che cercano una lettura leggera e divertente che tratti però tematiche proprie della vita.

In seguito, Giovanni Pilastro presenta il libro “Moderato Cantabile”, edito da Nonostante Edizioni, per festeggiare il centenario dalla morte della scrittrice di Margueritte Duras. Marguerite Duras non è moderata nei toni e nella scelta dei termini: l’atmosfera è molto impalpabile e annebbiata, quasi non riesce a cogliere di preciso a cosa ci si riferisce. È un romanzo meta-letterario: una parabola sulla storia di due amanti che spiega l’arte del raccontare, costruito come una partitura musicale: 7 capitoli più un ottavo che è un do di tono più alto.

Infine abbiamo assistito alla presentazione del magazine ME-MO a cura di Libre Edizioni Digitali. Fabio Bucciarelli, reporter di guerra in Ucraina, si è collegato con noi via skype. Il magazine nasce per pubblicare reportage, foto e video in maniera più libera rispetto ad altri media. Per ragioni di spazio e, a volte, politiche, i media mainstream spesso omettono o non parlano abbastanza di alcuni eventi internazionali. Da oggi è lanciata una campagna di raccolta fondi, in modo tale da non essere indipendenti da agenzie che potrebbero avere interessi in questione. Libre è una cooperativa editoriale che ha scelto di dare un supporto tecnico, ma formalmente gli editori sono i reporter e la rivista sarà no-profit.

 

 

 

 

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