Il canto del male – Éric Fouassier

Titolo: Il canto del male
Data di pubbl.: 2025
Traduttore: Maddalena Togliani
Pagine: 368
Prezzo: € 20,00

Con la quarta avventura di Valentin Verne, capo dell’Ufficio Affari Occulti in prefettura, Éric Fouassier ci porta in una Parigi del 1832 afflitta da una violenta epidemia di colera. Tanto che persino Casimir Périer, presidente del consiglio, ne è stato colpito e giace in fin di vita nel suo letto. Come se questo non bastasse, i legittimisti, seguaci di Carlo X – che dopo aver abdicato si è rifugiato in Scozia – preparano l’ennesima insurrezione contro l’attuale re Luigi Filippo, l’usurpatore. Capitanati dalla duchessa di Berry, Maria Carolina di Borbone-Due Sicilie, reggente e madre di quello che viene considerato il vero sovrano di Francia, Enrico V, i legittimisti si stanno organizzando nella regioni occidentali contando su un capitale che gli permetterà di pagare armi e soldati e sostenere l’insurrezione fino alla vittoria. Purtroppo, però, nella Vandea e in particolare nei pressi della cittadina di Legé, prima il proprietario di un mulino e poi un notaio vengono strangolati in una singolare sequenza di suoni e inseguimenti. Entrambi erano tesorieri di una parte del capitale dei legittimisti. Capitale che, con la loro morte, sparisce.

È a questo punto che Valentin Verne viene convocato d’urgenza a tarda ora al Ministero degli Interni. Qui Côme de Chancy, che sostituisce Casimir Périer malato, gli ordina di recarsi a Legé sotto falsa identità. Valentin diventerà il barone de Cozes, ufficialmente incaricato dal Comitato Legittimista parigino a indagare sui due omicidi. In realtà, dovrà scoprire le intenzioni dei legittimisti in merito a luoghi, date e organizzazione delle annunciate insurrezioni. Ad affiancarlo e proteggerlo nell’ombra il cupo e deturpato ispettore Alcide Bernet con cui Valentin ha qualche iniziale problema di comunicazione. Dopo un viaggio lungo e faticoso, i due arrivano a poche leghe dal castello-fattoria dei Mesliers quando la carrozza ha un guasto. Mentre attendono aiuti, odono uno strano suono e Valentin si mette in caccia. Troverà così il modo di salvare il terzo tesoriere dei legittimisti, il chirurgo Vanvoeuvres inseguito da sconosciute entità. Solo al suo arrivo al castello dei Mesliers, Valentin scoprirà di cosa si tratta e come sono morti gli altri due tesorieri. A spiegarglielo sarà l’ingegnere ed esperto di elettromagnetismo Lord Balckburne il quale, insieme al padrone dei Mesliers, il signor de La Roche Saint-André, a Louis de Beauvoir e alla fidanzata Alix d’Aigrefeuille, e al sacerdote de la Neuille fa parte del gruppo di legittimisti in attesa della duchessa di Berry e di ordini per dare inizio all’insurrezione armata. 

Nel frattempo, a Parigi, la fidanzata di Valentin, Aglaé Marceau, ex attrice del boulevard du Crime, angosciata per l’improvvisa e misteriosa partenza del suo amato, avrà ben altri problemi da risolvere in seguito alla morte del facoltoso banchiere Honoré de Crayencourt a casa del quale, la sera in cui è stato ucciso, si trovava per un ballo mascherato insieme all’amica Marie-Reine Guindorf, biancherista, al ragazzo di lei Samson Deroches, fattorino, e al praticante notaio Félix Anvers. Samson, accusato del delitto e del relativo furto di favolosi gioielli, se la vedrà molto brutta e sarà Aglaé insieme al capo della Sûreté, l’ex galeotto Vidocq, a scagionarlo. Ma, nonostante questo, non mancheranno altri formidabili e inattesi colpi di scena. E lo stesso accadrà a Valentin in Vandea: ciascuno dei personaggi incontrati è davvero chi dice di essere? Le trappole, i voltafaccia e i pericoli mortali saranno presenti ad ogni passo per il nostro eroe che avrà però modo di conoscere a apprezzare la duchessa di Berry che viaggia sotto le mentite spoglie del contadinello Petit Pierre.

Basato su eventi realmente accaduti, Il canto del male è, come sempre, un’affascinante cavalcata in un lontano periodo storico e si avvale della presenza di personaggi che sono vissuti davvero in quei tempi difficili. Vicini a noi sono invece i caratteri e le umane nature degli attori di questo giallo accurato e avvincente che si legge con grande piacere, non solo per la trama, ma per i copiosi riferimenti storici legati all’epoca, alla sua cultura e persino alle sue stranezze.

Francesca Battistella

Francesca Battistella (Napoli, 1955) si è laureata in Antropologia Culturale nel 1979 alla Federico II di Napoli e ha conseguito un Master nella stessa materia presso la Auckland University, Nuova Zelanda, nel 1982. Ha lavorato come Lettrice d’Italiano e Storia Contemporanea nella stessa università nel 1983 e nel 1984. Tornata in Italia è stata traduttrice dal francese e dall’inglese per l’Istituto di Studi Filosofici di Napoli e in seguito per dieci anni segretaria di alta direzione, promoter, editor e organizzatrice di eventi presso la società INNOVARE, gruppo Banco di Napoli. Dal 2008 vive e lavora a Lugano, Svizzera. Negli anni ha pubblicato il romanzo storico Gli esuli (2004), un giallo Il parco delle meraviglie (2006), un noir Re di bastoni, in piedi, una trilogia gialla ambientata sul lago d’Orta che comprende La stretta del lupo (2012), Il messaggero dell’alba (2014), La bellezza non ti salverà (2016) e ancora un noir La verità dell’acqua (2019). Gli ultimi cinque libri per la casa editrice Scrittura&Scritture. Scrive recensioni per Gli amanti dei libri, la rivista Airone (Cairo editore) e Luoghi di libri.

Ti potrebbero interessare...

Per continuare a navigare su questo sito, accetta l'informativa sui cookies maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi