I sei delitti di Daphne St Clair – Mackenzie Common

Titolo: I sei delitti di Daphne St Clair
Data di pubbl.: 2025
Traduttore: Elena Cantoni
Pagine: 336
Prezzo: € 18,60

«Oggi un uomo di nome Warren Ackerman è stato trovato morto nella residenza per anziani Coconut Grove. Danno tutti per scontato che sia morto di vecchiaia, ma in realtà è stato assassinato. L’ho ucciso io. E non è stato il primo…». (pag. 11)

Daphne St. Clair ha novant’anni, vive nell’esclusivo ricovero per anziani di Coconut Grove in Florida ed è difficile credere che sia stata una serial killer. Ma, allora, a quale scopo autodenunciarsi per la morte dell’anziano Warren? A che scopo attirare su di sé l’odio dell’intero ricovero, quello delle figlie gemelle Diane e Rose, sessantenni ed egregiamente sposate a uomini di successo, dei nipoti – a parte la piccola Harper che non smette di amarla -? 

A occuparsi di questo inusitato evento è la giornalista trentenne Ruth Robinson con un podcast nel quale ricostruisce, grazie a un seguito di interviste a Daphne e a suoi parenti e amici, la vita avventurosa della donna. Un rapporto, quello fra Ruth e Daphne, di sconvolgente complessità, venato da un qualcosa di oscuro che solo verso la fine del libro i lettori scopriranno: un legame, un segreto condiviso, forse.

Prima di molti figli di poveri contadini di Lucan nel Saskatchewan meridionale, Canada, Loretta Cowell scappa di casa a sedici anni dopo le violenze subite dal padre alcolizzato e dal locale predicatore. Scappa dalla miseria e dall’orrore, dalla violenza e dalla sporcizia per approdare nella città di Winnipeg dove incontra l’orribile Ted che si approfitta di lei e che, durante un litigio, morirà cadendo dalle scale del vecchio palazzo dove la ragazza vive. Inizia così, per caso, la sequenza dei delitti di colei che un giorno diventerà la rispettabile Daphne St. Clair. Alla morte di Ted seguirà quella di tale Flanagan, vicino di appartamento di Loretta/Daphne, picchiatore e sfruttatore di moglie e figli. Una spintarella verso i binari della metro fra la folla ignara. Da quel momento in poi, la vita di Daphne, ora a New York, sarà costellata da incontri con uomini ricchi grazie alla sua straordinaria bellezza e capacità seduttiva, uomini che le daranno a turno un figlio maschio James e le gemelle, e che moriranno per sua mano lasciandola erede di cospicui patrimoni. Saranno gli unici a morire per spianarle la strada verso la ricchezza? Ed è vero che Daphne ha fatto tutto questo per assicurare ai figli un futuro di benessere e non per soddisfare il suo narcisismo o la noia verso relazioni che non la interessavano più? 

Resta il fatto che il podcast di Ruth, figlia di madre sigle, nata da una relazione con un ricchissimo medico morto da poco – morte per la quale Ruth è stata ingiustamente sospettata – e che da anni combatte per ottenere visibilità, ottiene un successo travolgente che Daphne spiega così :

“Chi segue questo podcast vorrebbe che avessi ucciso più gente, e in modi più efferati. Perché adesso persino il delitto gli è venuto a noia. E tu sei qui per trarre profitto dagli impulsi peggiori delle persone, così come ho fatto io dai miei.” (pag. 288)

Una morale molto amara e spietata, e neppure l’unica di questo tipo enunciata dalla ineffabile Daphne in questo libro dove è difficile non provare, insieme al raccapriccio, una profonda empatia nei confronti di una donna vissuta in un’epoca e in un contesto sociale in cui dalle donne ci si aspettava che fossero belle, facessero figli, si occupassero della casa e tenessero la bocca chiusa. E Daphne chiosa:

“…non c’è niente di codardo a crescere femmina, sapendo che la terra intera (che diavolo, persino la tua stessa casa!) è piena di maschi che di punto in bianco potrebbero decidere di stuprarti e ucciderti. Vivere ogni giorno con questa consapevolezza senza perdere la ragione: è questo il vero coraggio.” (pag. 141)

Un romanzo nero, intrigante e particolare, che ci lascia spiazzati ma che ci costringe anche a meditare e a porci non poche domande spesso senza risposta.

Francesca Battistella

Francesca Battistella (Napoli, 1955) si è laureata in Antropologia Culturale nel 1979 alla Federico II di Napoli e ha conseguito un Master nella stessa materia presso la Auckland University, Nuova Zelanda, nel 1982. Ha lavorato come Lettrice d’Italiano e Storia Contemporanea nella stessa università nel 1983 e nel 1984. Tornata in Italia è stata traduttrice dal francese e dall’inglese per l’Istituto di Studi Filosofici di Napoli e in seguito per dieci anni segretaria di alta direzione, promoter, editor e organizzatrice di eventi presso la società INNOVARE, gruppo Banco di Napoli. Dal 2008 vive e lavora a Lugano, Svizzera. Negli anni ha pubblicato il romanzo storico Gli esuli (2004), un giallo Il parco delle meraviglie (2006), un noir Re di bastoni, in piedi, una trilogia gialla ambientata sul lago d’Orta che comprende La stretta del lupo (2012), Il messaggero dell’alba (2014), La bellezza non ti salverà (2016) e ancora un noir La verità dell’acqua (2019). Gli ultimi cinque libri per la casa editrice Scrittura&Scritture. Scrive recensioni per Gli amanti dei libri, la rivista Airone (Cairo editore) e Luoghi di libri.

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