
Data di pubbl.: 2023
Pagine: 326
Prezzo: € 18,00
“Arriveranno, perché i tuoni arrivano sempre, anche se il cielo è azzurro e inondato di sole. Arriveranno perché la quiete appartiene solo a certi periodi dell’infanzia, quando sentivi il calore dell’estate sulla pelle e le foglie verdi mosse dal vento…” (pag. 126)
Ci sono bambini destinati a non godere della propria giovane età, predestinati a un futuro di dolore, violenza e morte. Predestinati ai tuoni e alla tempesta. Questo è quello che accade in un paese della Puglia governato da uomini della Sacra Corona Unita in questo formidabile e nerissimo romanzo di Alessandro Morbidelli che narra, muovendosi fra il 1989 e il 2018, l’ascesa al trono di sangue di Cosimo Campano, figlio di don Vito, potente boss locale. Libro narrato a più voci: quella di Mina, sorella di Cosimo, da bambina, quella di Cosimo stesso ormai adulto e quella di Sandra, sposata a Domenico Delvasco figlio di Mariano, un tempo braccio destro di don Vito e, per una serie di motivi che i lettori scopriranno, ora residente a Milano dove gestisce un albergo.
I racconti si alternano, muovendosi fra passato e presente. Fra un piccolo e polveroso paese del Sud, dove l’acqua scende a malapena dai rubinetti e dove cinque ragazzini credono ancora nell’amicizia e nella possibilità di un qualche remoto riscatto. Ma la vita, e soprattutto l’appartenenza al clan, presenta loro un conto assai salato: la morte della giovanissima amica di Mina, l’avvenente Rosa, prima avviata alla prostituzione e poi barbaramente uccisa perché ribelle; la presenza spaventosa del Drago, l’orribile scagnozzo di don Vito; i chiodi che ciascuno di loro riceverà a testimonianza del loro essere parte della cosca di don Vito dalla quale fuggire è impossibile; la dolente e inquietante figura della Madre nonché moglie del boss, le cui parole e azioni si comprenderanno solo alla fine.
Poi c’è il capitolo milanese dove ascoltiamo la voce di Cosimo narrare il perché di quella trasferta e lo vediamo agire, ormai lui stesso capo clan, con crudeltà efferata in compagnia dell’inseparabile amico d’infanzia Sergio. Eppure, da qualche parte nel profondo, un Cosimo bambino ‘dagli occhi buoni’ esiste ancora, come esiste una possibilità che non tutto sia perduto.
Morbidelli, che ha alle spalle diversi romanzi, si avvale di una prosa ricca e profonda e ha una straordinaria capacità e una rara sensibilità nel dare una voce vera e congruente ai suoi personaggi, sia maschili che femminili. E come tutti i buoni libri anche questo ci lascia con più domande che risposte.