Data di pubbl.: 2025
Pagine: 451
Prezzo: € 19,80
Lorenzo Mazzoni è uno scrittore estremo e tutte le storie che inventa nei suoi romanzi sono sempre destinate a far discutere e soprattutto a disturbare.
Mazzoni è anche uno dei più brillanti e originali autori del noir italiano.
Ogni volta che mi trovo davanti a un suo libro non mi resta altro da fare che apprezzare nella scrittura di Lorenzo un’originalità narrativa e anticonformista perché il suo modo di scrivere sfida i canoni, è sempre anarchico e non appartiene a nessuna scuola.
La medesima impressione ho avuto leggendo 81280JL Lennon, l’lilk e i topi salterini, il nuovo romanzo dello scrittore ferrarese dal 9 ottobre in libreria peri tipi di Edizioni Spartaco.
Romanzo che già dal titolo stravagante conferma l’originalità eclettica e anticonformista di Mazzoni.
Libro difficile da definire e soprattutto da raccontare: l’autore ha costruito per quasi cinquecento pagine un affresco complesso arricchito da personaggi memorabili e indimenticabili, ha mescolato cronaca e finzione. Nella trama troveremo una serie di intrighi internazionali realmente accaduti nel 1980 e che riguardano i fatti politici di Iran e Afghanistan. Mazzoni nel fuoco globale di questi eventi costruisce un intrico internazionale che coinvolge la CIA e riguarda il tentativo di esportare l’lik, una cannabis geneticamente modificata proveniente dall’Afghanistan.
Jason Burdon, eminenza grigia delle spie, intende immettere su mercato amaricano la pericolosa droga per destabilizzare l’ordine istituzionale e creare un caos enorme.
Le vicende si complicano e Mazzoni è abile nel costruire per il lettore un intrigo avvincente.
A questo punto subentrano i personaggi originali che sono i punti di forra dell’intero romanzo.
Mazzoni ce li fa conoscere tratteggiandoli magistralmente con la sua scrittura che genialmente si spinge oltre inventando colpi di scena e cambi di passo irresistibili.
Il lettore resterà affascinato dalla galleria di personaggi: Asher Lehman, un assaggiatore di sostanze stupefacenti per conto della Cia nell’Afghanistan occupato dai sovietici, Marc Chapman, un agente segreto di professione agronomo, da non confondere con l’assassino di John Lennon o forse sì? Rafael King, un simpatico ottuagenario che scrive poesie, esperto di telepatia.
Questi sono alcuni dei personaggi eccentrici che popolalo l’intrigo internazionale raccontato nel romanzo da Lorenzo Mazzoni, ai quali si affiancano killer spietati, idealisti rivoluzionari. Tutti personaggi sorprendenti senza i quali non ci sarebbe stata nessuna storia.
Lorenzo Mazzoni ha impiegato sette anni per scrivere questo romanzo, si è documentato, ha raccolto molto materiale sul periodo storico, ma soprattutto ha sputo ancora una volta stupirci con la sua brillante originalità.
Mazzoni ancora una volta con la sua scrittura ipnotica ci ha convolto con forti emozioni catapultandoci senza paracadute in una storia ricca di imprevisti avvenimenti di cui i personaggi straordinari costituiscono l’ossatura.
Nei titoli di coda il romanzo lascerà i lettori a bocca aperta con un finale sorprendente che riguarda una domanda: perché l’8 dicembre 1980 John Lennon fu ucciso?
Mazzoni, che si definisce un professionista nell’arte di cazzeggiare con la fantasia, in questo romanzo pirotecnico si supera regalando al lettore una visione immaginifica che in ogni pagina ha sempre qualcosa di geniale.

